La teoria dello scaffale

Mi sembra di ricordare bene.. sì .. esattamente un mese fa, più o meno a quest’ora nell’aula F dell’ex cotonificio S.Marta a Venezia un signore in giacca e cravatta pronunciava con tono solenne rivolto verso di me questa frase:
“..e con i poteri da me conferiti, la dichiaro Dottore in Architettura”
e con questa frase non si sono conclusi solamente gli anni di esperienza universitaria, ma anche tutti i ricordi lucidi di quella giornata di festa e vino passata in compagnia della mia famiglia e dei miei migliori amici!
Dopo qualche giorno di convalescenza, dopo avere smaltito la quantità di alcool ingurgitata, dopo essere tornato sobrio e vigile e dopo essermi più o meno reso conto degli eventi accaduti durante la notte della laurea (!!!), ho dato inizio alla realizzazione di un progetto: il viaggio in Cina.

“La teoria dello scaffale”
Mentre guardo una rivista di architettura, leggo un numero di “Le Scienze”, navigo in internet, indosso un vestito o cucino un piatto mi trovo a pensare frasi al condizionale come “Chissà cosa succederebbe se..” oppure “Sarebbe bello se..”. Di tutte queste idee ipotetiche, molte sono effimere e scompaiono quasi all’istante, altre sono un poco più persistenti, ma poi soccombono, altre ancora sono ridondanti e ricorrono più o meno frequentemente nel tempo, esse sono le idee che trovano posto sullo “scaffale”.
Lo scaffale è una raccolta mentale di progetti che di tanto in tanto riprendo in mano, per poi riporli con un dettaglio in più. Di tutti questi numerosi progetti (o anche sogni se si vuole) alcuni vengono mi capitano tra le dita più frequentemente di altri fino al punto in cui mi dico “e se lo facessi veramente?”
Così è stato per l’idea di questo viaggio in Cina, idea che affonda le radici nei discorsi scherzosi fatti durante l’erasmus in Germania tre anni fa, davanti ad una dunklehefeweizenbier con Matteo, Giovanni e gli altri amici di Studentenstadt.
In questo mese dopo la laurea ho avuto tempo di organizzare sommariamente il viaggio, litigando con il consolato cinese a Milano,
spedendo mail e facendo qualche lezione privata di cinese (grazie Valeria!).
Oggi mi ritrovo a conoscere qualche parola in mandarino, ad avere in mano una manciata di contatti con studi di architettura, con studenti trasferitesi in Cina e in valigia due biglietti aerei: uno di andata per Pechino (dopodomani!!!) e uno aperto di ritorno da Shangai (per il momento fissato al 29 Settembre).
Il viaggio si articolerà partendo dalla caotica Pechino (Beijing in cinese che significa capitale del Nord), con il primo approccio ai modi di vita, alla cucina e alla lingua che approfondirò sul luogo grazie alla pratica e a corsi presso una scuola privata(sono ancora in trattativa). Mi fermerò qui quasi un mese e mi metterò in contatto con le associazioni ambientaliste e gli studi di architettura locali per capire come la politica cinese si sta muovendo sul piano del risparmio energetico.
Dalla megalopoli intermedia tra terra, acqua e aria, punto di incontro tra le vette dei monti mongoli, il mare giallo e le sterminate campagne coltivate mi sposterò probabilmente in aereo verso il sud-occidente per intraprendere una ricerca delle tradizioni risalendo forse da Chengdu l’altopiano che corona l’Himalaya con mezzi di trasporto locali. Il percorso passerà dalla vita nelle metropoli sovraffollate ai modi di vita tradizionale.
Alla fine di queste settimane sulle montagne verso il Tibet concluderò il viaggio nella capitale del boom economico: Shangai, la città che attualmente si espande ad una velocità del 10% annuo senza previsioni di rallentamento. Qui ho già dei buoni contatti tra professionisti italiani e tedeschi che si sono trasferiti; da loro spero di potere ottenere testimonianze dirette di vita e di lavoro.
Desidero in questi due mesi avvicinarmi alla millenaria cultura cinese, cercare di descrivere una visione dell’attuale boom economico con le sue implicazioni a livello architettonico, urbanistico, infrastrutturale e quindi culturale.
Inoltre desidero capire come potrebbe essere la PROFESSIONE ARCHITETTO in Cina.. per ora mi limito ad un blog.. domani.. vedremo!
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