Da un angolo di

Da un angolo di un’Africa che non è Africa, in una città che non è una città, oggi pomeriggio mi sono imbattutto negli scritti di Tiziano Terzani, che ha lasciato questo mondo da pochi giorni. Per un attimo ho lasciato il mio lavoro abituale e ho cominciato a leggere i suoi scritti. Consiglio a tutti di ricercare in rete le sue Lettere. Parafrasando i suoi scritti mi viene da scrivere:

16 giugno ore 11:00 Aeroporto di Milano Malpensa Italia – 4 Agosto ore18:30 quartiere di Eugenio Lima Praia capitale dello stato di Capo Verde, arcipelago al largo delle coste del Senegal.

Da Milano a Praia il salto stavolta è molto grande.

Già lo intravedevo, già lo immaginavo, già dentro di me nasceva qualcosa…

…ma ancora più…

…oggi posso dire che il mondo è cambiato.

Dobbiamo cambiare noi!

Innanzitutto non facendo più finta che…

…tutto è come prima…

…che possiamo continuare a vivere vigliaccamente una vita normale…

…con quel che sta succedendo nel mondo la nostra vita non può…

…non deve…

…essere nornale!

Di questa normalità dovremmo avere vergogna!

In questo blog, racconto degli ultimi mesi della mia vita, apro una finestra su un mondo che a volte dimentichiamo. Un mondo fatto di povertà e di estrema agiatezza, un mondo che vive di stenti e un mondo che a stento riesce a nascondere i propri privilegi dimenticandosi molto spesso la fratellanza che dovrebbe unire questo unico popolo capoverdiano.

Di storie come questa in giro per il mondo ne stiamo osservando tante.

26 giovani partiti alla spicciolata verso i 4 angoli della Terra…

…26 storie differenti…

…26 obiettivi puntati sul mondo alla ricerca di chissà cosa…

…forse un sogno, o più semplicemente 26 giovani alla ricerca esclusivamente di se stessi e del posto che occupiamo su questa Terra.

26 sguardi sul mondo…

…26 desideri di vedere un mattino più azzurro…

…26 speranze di provare a dire la nostra…

…l’occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all’oggi e potrebbe domani portarci al nulla.

Partiti con uno zaino leggero da Venezia, ognuno con in mano un biglietto aereo…

…senza data di ritorno, per quello che ad aggi è solo il nostro sogno. Partire come “cooperanti in prova”, quegli esperti internazionali in cooperazione allo sviluppo quali non siamo e forse non saremo…

…ma questo non è un mestiere…

…è una missione…

…che spero abbia radici profonde e che per strada metta in luce ciò che veramente cerchiamo.

«Dove andate, Maharaj?» gli chiesi.

«A cercare dio», rispose, come fosse stata la cosa più ovvia del mondo.

Credere in un mondo complesso e avere paura di non poterlo cambiare….

un mondo in cui non si può mettere le mani, un mondo che non si può cambiare.

Ma non è così!

Riportare ogni problema all’essenziale. Se si pongono le domande di fondo, le risposte saranno più facili.

Il mondo è un arcobaleno di intenzioni.

Eppure bisogna sapere da che parte stare!

Citazione da un breve editoriale sul sito www.peacelink.it

Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’ingordigia, l’orgoglio, la vanità…
Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse.
Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi. È il momento di uscire allo scoperto; è il momento d’impegnarsi per valori in cui si crede.
Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi.

(Da Lettere contro la guerra, Tiziano Terzani, 29 luglio 2004)

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