Carissimi amici, amiche, conoscenti

Carissimi amici, amiche, conoscenti e affini.
magari vi disturbo con questa mia riflessione, con queste parole.
Ma sento il desiderio di condividere con quante piu persone il mio pensiero.

Nell’area mediorientale nelle ultime settimane l’utilizzo delle armi ha sostituito ogni forma di dialogo per la risoluzione delle controversie.
Atti irresponsabili che coinvolgono la popolazione civile sono messi in atto adesso, ma anche da troppo tempo, da parte di governi di stati sovrani, di guerriglieri, di fronti militari di (pseudo)-fazioni politiche e quanti altri.
tutto sotto gli occhi del mondo intero.

Per una terra martoriata dalla violenza, dalla povertà, dallo sfruttamento, nessuno, oltre i personaggi prima citati sta concretamente provando, legittimamente, a formulare una qualsiesi ipotesi, proposta, per la risoluzione dei conflitti nell’area mediorientale.

Nell’ inutile ricerca di vinti e vincitori, nel continuo affanno di dove sia il bene e dove il male c’è gente innocente, civile e non, che perde la vita per atti indiscriminati e fortemente opinabili di chi, avendo avuto la fiducia della propria parte di popolazione, orbitrariamente si chiama a difensore di diritti, di sicurezza, di rivendicaizione di qualsiesi genere.
Che questi si chiami Hamas, che si chiami Governo di Israele, fazioni Hezbollah o quanti altri possa io dimenticare in questo momento oramai ripetutamente siamo arrivati alla non curanza di eventi che rappresentano vere tragedie per l’umanità intera.

I governi stranieri, e quello italian compreso, le organizzazioni sovranazionali, ONU, UE, et simili “baracconi”, sono difatti impotenti a reaggire prontamente e in modo rapido a causa della loro vetustà, del loro coinvolgimento con alcune della parti in causa, e per quanto altro si può ripercorrere quantomeno nella storia degli ultimi 2 secoli.

Credo sia oggettivamente il momento di far sentire la nostra piccola voce in ogni modo.
Non si può rimanere indifferenti, addormentati!
Addormentati davanti alla incapacità e ristretteza di vedute di chi cerca soluzioni attraverso l’uso delle armi.

Invito tutti a discuterne, ad informarsi a portare solidarietà verso le popolazioni tutte dell’area mediorientale che soffrono l’insicurezza del vivere quotidiano per colpe altrui.

Metto a disposizione il mio blog per quanti volessero partecipare e condividere riflessioni su questo tema

invito inoltre fortemente e visitare il sito:
http://www.studiperlapace.it
sul quale è possibile documentari in modo opportuno sugli studi attuali sul terrorismo e il diritto internazionale.
Shalom!

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