when the going gets

when the going gets tough, della serie. Questa elegante lampada di moooi (www.moooi.com) mi ricorda il disco che stavo ascoltando, amen dei baustelle. Elegante e orecchiabile, but with a sting on the tail, come dicono gli inglesi.

Mi ricorda anche il periodo che sto attraversando, i giorni e le cose. Cercando di stare rilassato con una guerra in corso. Quando sai che gli altri si approfittano di te non e’ mai un relax totale, per cui forse anche nei momenti di relax e’ bene avere un piccolo reminder del fatto che le cose hanno spesso il pungiglione nella coda.

La cosa piu’ difficile e’ farsi una ragione che la gente puo’ comportarsi deliberatamente male sul lavoro e considerarlo di prassi. Ma d’altronde siamo in Italia, cosa altro aspettarsi.

Gli architetti puttane dei media funzionano tutti allo stesso modo: trovato un facile concetto e fattane la tua etichetta, la parola d’ordine diventa esporsi esporsi esporsi ad ogni costo, farsi intervistare dal maggior numero possibile di programmi/giornali/riviste, e chi se ne frega se nel frattempo lo studio ed il lavoro che ivi viene prodotto fa schifo e la gente e’ incompetente o va fuori di testa dalla pressione e dal senso di precarieta’, che importa se alla fine non viene prodotto nulla di significativo e non esiste una memoria ed una cultura progettuale all’interno dello studio perche’ la gente non riesce a restare o viene buttata fuori col preavviso di un giorno (generalmente dopo una nottata o mentre e’ in vacanza, per evitare il confronto diretto che si sa e’ sempre fastidioso) solo perche’ si ha il potere di farlo, e chi se ne frega delle conseguenze.

Vorrei pensare che questo tipo di atteggiamento abbia i giorni contati: I media si stancano presto e cercano costantemente cose nuove per attirare l’attenzione della gente. E del resto la maggior parte di queste mediocri figure non sopravvive ad un esame piu’ attento.

A me rimane solo il compito di disintossicarmi e ripulirmi dalle brutte scorie che inevitabilmente mi restano appiccicate addosso e trovarmi un lavoro piu’ dignitoso.

cuore

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

6 risposte a when the going gets

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *