sono passati 9 anni

sono passati 9 anni dalla mia laurea, il 23 luglio del 1999.

in realtà non ho mai avuto in questi 9 anni la copia originale. è incorniciata in doppio vetro a casa dei miei. ed è giusto così.

quel giorno presi la mia unica e più importante lode della carriera universitaria. bei ricordi. un’emozione forte, senza dubbio.

ero bianca cadaverica, avevo lisciato i capelli, come sempre lunghi, avevo un vestito-tuta beige giromaniche e 10 kili in meno…e un anello di diamanti appena ricevuto.

la mattina piovve. probabilmente discussi la tesi, mentre diluviava. non ricordo.

Dopo tutte le esposizioni, il presidente ci fece mettere tutti in fila, spiegò che prima avrebbe letto le votazioni e dopo ci sarebbe stato un unico applauso generale, ma quando proclamò il mio 110 e lode, ci fu un boato, anche perchè come c’era da aspettarselo, forse un 40% degli uditori in aula, erano miei invitati.

e alla fine della proclamazione, mentre ormai non ci vedevo più perchè le lacrime mi avevano appannato la vista, mi resi conto che piangevano tutti.

Dio santo tutti, parenti, amiche, colleghi, piansero anche i miei vicini. abbracciai i miei e andai immediatamente a ringraziare il professore della tesi, paride caputi, colui che mi ha insegnato a camminare con la fronte verso il cielo e a lottare come una leonessa, SEMPRE.

insomma oggi giornata di ricordi… e mi va di mettere questa canzone, affinchè l’ascoltiate un pò…. se potete beninteso.

stralcio, ovviamente, perchè non è permesso metterla tutta…

LUCIO BATTISITI…

Gelosa cara amica mia
è proprio un tarlo una malattia
quella di non saper scordare
ciò che da me non puoi sapere.
tutti i miei amori precedenti
fanno più male del mal di denti
tutti quei baci che ho già dato
non vanno via con un bucato
Gelosa cara amica mia
io ti capisco veramente
tanto che ho detto una bugia
pur non essendo uno che mente
in confidenza amore mio
qualche problema ce l’ho anch’io
per non parlare dell’effetto delle tue ex cose di letto
L’odio feroce l’odio ruggente
fa male dentro e brucia la mente
io ti capisco ne so qualcosa
esser civile come pesa
Andiamo via, via dai fantasmi
in fretta via da questi inutili spasmi
lasciando qui i tormentosi masochismi
che inventano alla fine una tristezza che non c’è

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