“Immaginiamoci un uomo in

“Immaginiamoci un uomo in un periodo particolarmente tormentato, seduto nella sala d’attesa di una in stile georgiano, prima di un appuntamento. Siccome le riviste che ha a disposizione non gli interessano, alza lo sguardo verso il soffitto e vede che a un certo punto del diciottesimo secolo qualcuno si è preso la briga di disegnare una cornice complicata ma armoniosa, fatta di ghirlande di fiori che s’intrecciano, e poi l’ha dipinta di bianco, azzurro carta da zucchero e giallo. Il soffitto è un ricettacolo delle qualità che l’uomo vorrebbe possedere: riesce a essere serio e giocoso, sottile ed esplicito, formale e modesto. Anche se dev’essere stato commissionato da gente con un senso pratico simile a quello del nostro personaggio, ha una dolcezza profonda e priva di sentimentalismo, come quella di un sorriso che si apre all’improvviso sul volto di un bambino. L’uomo è consapevole che il soffitto contiene tutto ciò che a lui manca. E’ invischiato in problemi di lavoro da cui non riesce a districarsi, è sempre stanco, sul viso ha dipinta un’espressione ostile e ha cominciato a urlare senza ritegno contro gli sconosciuti, mentre vorrebbe soltanto spiegare che sta soffrendo. Il soffitto è la vera casa dell’uomo ma lui non riesce a entrarvi. Quando un assistente entra nella stanza per chiamarlo all’appuntamento, lui ha le lacrime agli occhi.”

“Architettura e felicità”

Alain de Botton

Due del pomeriggio, seduto sul divano.

Ho letto e riletto queste righe di de Botton molte volte. Ho cercato di capire quali parole comprese in esse avessero sortito in me un effetto simile ad un pugno sullo stomaco. Quel tipo di colpo che toglie il respiro, che ti piega su te stesso….e nel cercare di far entrare un po’ d’aria nei tuoi polmoni ti concede quei secondi preziosi per pensare….pensare al perché di un tale dolore.

Ho capito che Londra con la sua vastità, i suoi tempi e la sua frenesia mi porta ogni giorno ad amare le piccole cose….non con un significato di rifiuto per tutto ciò che rappresenta la metropoli, ma con una consapevolezza di rispetto e di attaccamento ai brevi momenti di tranquillità e solitudine.

Londra mi ha fatto alzare lo sguardo al soffitto. Ho capito quali valori tenere stretti a me senza che il mondo del lavoro possa cancellare il bisogno di spazi per me stesso e per chi sta con me.


A Londra ci si puo’ svegliare anche nel silenzio……


Tuttavia, quella che prima sembrava una vita di sicurezze sospese (casa, conto in banca, trasporti e lavoro) si è trasformata in breve in una vera e propria vita. Istintivamente io e Rosy cerchiamo giorno dopo giorno di ricostruire quella rete di abitudini che aiutano a sentirti a casa, che aiutano ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà che ci troviamo ad affrontare!

Camminare per Londra ci rende ogni giorno di più orgogliosi di noi stessi, di riuscire ad andare avanti non a stenti….ma con il sorriso sulla faccia. Sorridenti di fronte ad una richiesta di una birra al Pub dopo il lavoro, sorridenti nello spiegare ad un turista come deve fare per andare a Liverpool Street, sorridenti nello spiegare concetti difficili in una lingua non nostra. Sorridenti. Punto.

E così, alla ricerca di una “normalità” abbiamo anche avuto la possibilità di festeggiare il nostro primo anniversario a Londra…a casa nostra, senza grandi pretese….sorridendo nel comprendere quante cose siano cambiate in un solo breve anno. Venezia, Firenze, Locri, Parigi, Modena…..i luoghi che hanno ascoltato le nostre paure e le nostre speranze.


Casa….


Questa città e soprattutto questo studio mi hanno restituito un qualcosa di prezioso che credevo ormai perso….un qualcosa che in Italia avevo imparato a vedere come un “modo di pensare da rivista”…..quel meraviglioso legame tra arte e architettura è qui reale e palpabile. Ore passate a chiacchierare e confrontarsi sulla nuova architettura della Hadid (a mio parere bellissima: http://www.kultureflash.net/archive/191/AbuDhabi_SaadiyatIsland.html) sul tipo di rappresentazione e sul significato di quel tipo di struttura….una ricchezza da valorizzare.


Prima o poi ci si doveva andare……


….e ne e’ valsa la pena!


P.s.: Per Daniel……io per saltare la BT ho attivato l’abbonamento con la Virgin….broadband via cavo + tv canali satellitari….20 pounds al mese……

P.s.: Io e Rosy aspettiamo per un incontro!

Ciao a tutti!

Filippo

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