Giudizi universali

Oggi pomeriggio e’ arrivata questa canzone nel mio i-pod…. Fuori e’ nuvoloso…L’estate non vuole arrivare in questa Londra.

Tra 1 settimana finira’ anche questa mia esperienza di lavoro…Ogni volta mi dispiace un po’per un pezzo di strada insieme che finisce…ma so che devo continuare per trovare la via giusta per me…

Quanti colleghi che ho conosciuto in questi 5 anni…

A Firenze, a Venezia, a Londra…

Tutti giovani architetti, creativi, grafici, renderisti, studenti, ma anche qualche anomalo geometra…Da tutte le parti d’Italia e del mondo…

Qualcuno con piu’ farfalle in testa…qualcuno piu’ regolare…Qualcuno ha lasciato segni piu’ profondi, molti sono andati all’estero, ma tanti continuano a lottare in Italia…

Tutti innamorati dell’architettura..

Tutti pieni di sogni e di entusiasmo..

Per questo mi ritengo fortunata. Ho respirato entusiasmo e creativita’, energia e colori …tanta positivita’

E sono quello che sono anche grazie a tutte le meravigliose persone che ho conosciuto nelle mie esperienze di lavoro…

Rosy

Giudizi universali

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza

complicare il pane

ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate

Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo

taglia bene l’aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami

sognare in pace

Liberi com’eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi

per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni

anni fa,

come la voce guida la pubblicità

ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza

calpestare il cuore

ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole

Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini

per scivolare meglio sopra l’odio

Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio

Potrei ma non voglio fidarmi di te

io non ti conosco e in fondo non c’è

in quello che dici qualcosa che pensi

sei solo la copia di mille riassunti

Leggera leggera si bagna la fiamma

rimane la cera e non ci sei più

Vuoti di memoria, non c’è posto per tenere insieme tutte le

puntate di una storia

piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria

Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo

taglia bene l’aquilone

togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace

Libero com’ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi

adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori

come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà

e non c’è niente che mi sposta o vento che mi sposterà

Potrei ma non voglio fidarmi di te

io non ti conosco e in fondo non c’è

in quello che dici qualcosa che pensi

sei solo la copia di mille riassunti

Leggera leggera si bagna la fiamma

rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei…

Samuele Bersani

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

31 risposte a Giudizi universali