MORE LONDON

Penso da dove vengo.

In questo periodo Venezia trasuda arte e sensazioni incomprensibili a chi non abbia mai vissuto la sua Biennale. Sensazione di qualcosa che accomuna tutte quelle menti attratte dall’esprimere ciò che si ha dentro….ciò che emoziona e fa rabbrividire.
Venezia diventa un luogo dove ogni angolo della città si trasforma in galleria d’arte…..l’arte è vera….la galleria a volte un “campo”, un’osteria o la corte di un palazzo.
Gruppi di giovani con bottiglie di plastica colme di vino rosso si aggirano tra le calli la sera sperando di scorgere le luci di una festa alla quale farsi invitare dalla finestra. Si conoscono mille persone in questi giorni a Venezia……persone che diventano amici fraterni fino a quando il bicchiere resterà pieno per poi tornare sconosciute con lo svanire del mal di testa la mattina dopo.
Questo è ciò che manca in questo momento…..il tuo passato bussa alla porta proprio quando ti rendi conto di poterne fare a meno, come in un ultimo tentativo di portare quella malinconia che fa male….una dolorosa Homesick.


Ma non c’è dolore nei miei pensieri
….solo consapevolezza che la vita, ognuno di noi, la vive non sempre capendo ciò che succede. Come fossimo tutti in balia del vento……si parte insieme, infanzia, scuole ed università, discoteca e pub per anni vissuti con gli amici….tanto che a volte ti convinci che sarà così per sempre. Ma poi arriva il vento, sotto forma di un carattere che cambia, un lavoro importante o semplicemente la noia. E’ un vento che ti spinge a volte con cambiamenti dolci e lenti…..altre volte con improvvisi e bruschi allontanamenti. Così ti guardi indietro…..rivedi le serate con gli amici…alle mille frasi del tipo “ci ritroveremo sempre qui”……alle botte sulla spalla ed un sorriso di comprensione per occhi lucidi. Ti guardi indietro e rivedi le figure che hai conosciuto nella tua vita sparse per il mondo, lontane da te e da tutto ciò che doveva essere “per sempre”. Non è triste questo pensiero……è triste non accettarne la realtà….

Ora tutto è quieto. Sono lontani i giorni tribolati di Landlord impazziti e mille difficoltà di comprensione. Londra potrebbe essere Venezia, Modena o Firenze…..ma fortunatamente non lo è! Non lo è nello svegliarmi la mattina con la voglia di andare a lavorare sapendo che l’illustrazione sulla quale lavorerò probabilmente verrà pubblicata da qualche rivista. Non lo è nel passare una domenica pomeriggio a Bricklane…..o passeggiare per Hyde Park. Non lo è nelle mille vite che ti puoi creare al suo interno.

Quindi nessun problema?
In verità un problema c’è.

Ho sempre pensato che i CallCenter siano una prova di una società ormai destinata al decadimento…..ed ho sempre pensato che i CallCenter italiani fossero i peggiori del mondo…….questo prima di provare quello della Virgin qui a Londra!
Allora…volete un consiglio? NON ABBIATE NESSUNO CONTATTO CON LA VIRGIN!!!!!
Questa società è un disastro…..tutti i servizi sono pessimi tanto che sto pensando seriamente di scindere il contratto fregandocene di eventuali penali.
L’altro giorno ho passato più di 3 ore al telefono (non è uno scherzo). Ho parlato con più di 30 operatori diversi…….per cercare di capire il perché di un addebito sul mio conto corrente di 146 pounds……credete che sia riuscito ad avere la motivazione? Assolutamente NO! Dopo 3 ore!
Quindi……state lontani da quel ginepraio Virgin.

Al VICTORIA AND ALBERT MUSEUM.….una bella mostra sul Surrealismo…..io e Rosy l’abbiamo trovata ben allestita e molto interessante soprattutto per chi ama questa corrente artistica. Nella foto…Rosy prova degli occhiali perfetti per lei! 🙂

Poche settimane fa si è festeggiato il compleanno di Daniel…..e minchia se ce n’era di gente……io ho deciso di chiedere a lui di curare le mie public relation!

Comunque….la prossima settimana si torna a Venezia per qualche giorno…..giusto il tempo di visitare la biennale, qualche amico, Torakiki e tirare due calci ad un pallone.
Quindi per la cena-blog…..la prossima settimana noi non ci saremmo. Che ne dite per la settimana dopo?
Un salutone a tutti quanti…..ai Londoners e a chi lo sarà presto! 😉
Filippo

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