….AIRE SI, AIRE NO????

Come ogni mattina, dopo aver letto La Repubblica on Line, faccio un salto a leggere il sito Italians di Beppe Severgnini e mi ha colpito quest’oggi la mail di una lettrice a riguardo degli italiani residenti all’estero.

Credo possa essere interessante riportarla per chiunque stia pensando di iscriversi a questa strana associazione o per chi come me lo ha fatto ma e’ ancora in attesa di responso.

Aire: ci sono cascata


«Sei cittadino italiano e risiedi all’estero?,
Vuoi avere un migliore rapporto con lo Stato italiano e le sue istituzioni? Desideri dallo Stato italiano servizi efficienti e puntuali? Vuoi che i tuoi diritti politici e sociali siano realizzati? Allora, iscriviti all’Aire. Ricorda che iscriversi all’Aire è un diritto-dovere di tutti i cittadini italiani che risiedono permanentemente all’estero».
Io ci sono cascata, e arrivata all’estero, mi ci sono iscritta. Credo si possa definire pubblicità ingannevole, poiché di servizi efficienti e puntuali non ne ho visti. Un italiano all’estero, in caso di necessità deve: farsi rilasciare il passaporto dalla propria sede consolare, la carta di identità dal Comune di origine (in Italia) e la patente guida nel Paese in cui risiede. Da non trascurare che in nessuno dei documenti rilasciati dallo Stato italiano, viene trascritto l’indirizzo del domicilio, soltanto la città, se quindi la polizia locale dovesse chiedermi i documenti, potrei dire che dormo sotto un ponte. Il tutto è complicato se poi la sede consolare è stata recentemente chiusa. La mia era tra la lista delle fortunate a chiudere bottega. Ciò significa che in caso di necessità devo rivolgermi all’ambasciata, alla quale devono avere, causa tagli spese, aver tagliato anche la linea telefonica, in quanto non rispondono al telefono né tanto meno alle email. Quando ancora il consolato esisteva, aperto ben sei ore a settimana, non mi ha aiutato a risolvere un mio grave problema di assistenza sanitaria, liquidandomi graziosamente con il consiglio di fare ritorno in patria.
A chi intende recarsi permanentemente all’estero, consiglio vivamente di non iscriversi all’Aire, poiché più che semplificarle, complica le cose. In compenso però ora potrò votare: che magra consolazione.

Giulia Camarda

Inizio a temere che l’Italia sia anche capace di esportare la sua cronica incapacita’ burocratica! 😉

Cheers.

Filippo

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33 risposte a ….AIRE SI, AIRE NO????