Terzo. Scrivere per esistere. e quarto

Terzo. Scrivere per esistere.

Non abbiamo più bisogno della carta stampata per far circolare i pensieri fuori dalla nostra sfera privata.

La rivoluzione di internet è la sua immensità. Un oceano infinito di pianeti finiti. Quindi localizzabili, rintracciabili, fissi.

Come questo.

Questo pianeta virtuale è anche il vostro. Scrivete commenti, opinioni su qualunque argomento.

Quelli esposti dal sottoscritto sono solo spunti per avviare discussioni su tematiche che ci interessano, le più varie.

Sono pesci catturati che nuotano in un acquario, che fanno il giro, impazienti di ritornare ad agganciarsi ad altri e poi ad altri, per riprodursi, rincorrersi, relazionarsi.

Perchè, esattamente come esseri viventi, anche i nostri pensieri vivono, cambiano, si incontrano e ne generano di nuovi.

In un costante, fluido, movimento sommerso.

Quarto. “Se son rotti i c*j**i! “ Sintetico, ma non sufficiente. Come mai,

oggi tutte queste barche sul canal-grande? Il chiarimento arriva ma in dialetto: l’incomprensione aumenta. Nel blaterare di questo anziano veneziano si riesce solo a distinguere una versione più sibillina della classica imprecazione all’italiana “E ghe gaso!”..

Risentimento dei commercianti per l’ordinanza municipale: “Limitare il commercio lungo le acque della città”. Un incubo per la categoria, saldata per secoli al trasporto fluviale.

Intanto il moto ondoso, corrode lentamente le fondamenta veneziane.

Strombazzando, per ora, si cerca la concertazione.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

7 risposte a Terzo. Scrivere per esistere. e quarto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *