data stellare 28.03.2007

Ci sono volta che scegliamo le persone sbagliate. Agli albori della mia navigazione su internet, quando giravo con un guscio di noce, mi piaceva entrare in chat col caro vecchio mirc e parlare. Mi piaceva parlare un po di tutto (logorroico fottuto). Dipendeva dall’umore, ma potevo spaziare dal cazzeggio, al serio, dalla vita, al calcio. Trovavo sempre persone a condividere con me questi pensieri, queste gioie, questi dolori. Anche perchè spesso e volentieri si cazzeggiava in allegria. E una di queste sere, preda di una mezza crisi depressiva, avevo attaccato bottone con una ragazza, cui, mentre parlavo dell’obbligato passaggio delle nostre vite nel dolore, nell’incomprensibile e inafferrabile condanna che la nostra razza ha, cioè imparare e capire per poi morire, questa mi stronca la filosofia con un “parli come quelli di Dawson’s Creek“. Dopo una manciata di secondi appresi che i miei sentimenti verso questa ragazza erano poco originali e non facevo altro che ricalcare qualcosa di già fatto… dal mostro di Rostov. Chiusi rapidamente la conversazione per rendermi conto per la prima vera volta di cosa significasse “dare le perle ai porci“. Anche questo è “scegliere le persone sbagliate“.
Beh, devo dare atto ai selezionatori del Grande Fratello di aver scelto le persone giuste. Se il loro scopo era mettere su uno spettacolo ignobile, da cerebrolesi (con tutto il rispetto), sostanzialmente per guardoni, frustrati, imbecilli e inetti, che non comunicasse altro che la poverà di idee e di contenuti di cui è ricca questa società dell’immagine, costruita dai cialtroni per evitarci di portare il nostro sguardo sui problemi reali e concreti, hanno scelto le persone giuste. Ricordo di aver posato il mio occhio benevolo su questa trasmissione qualche anno fa (mi pare fosse la prima edizione), più che altro per comprenderne il fenomeno. Mi bastarano 2 puntate per intuire la cialtronata. Ma ricordo anche con quale veemenza la stampa si avventò contro ‘sta monnezza perchè “quei due” (uno dei quali era l’oggi rivirginato Taricone) avevano fatto sesso in TV. Dopo aver preso visione delle immagini incriminate, mi sembrò tutto sommato una cosa decisamente poco oscena: si erano costruiti una capanna di lenzuola e cuscini e in orario assolutamente non protetto avevano fatto quello che ogni coppia di esseri umani sani, maggiorenni e consenzienti dovrebbe sentirsi libera di fare quando più gli pare. Giusto un po di tristezza per la rapidità e la dovizia di particolari con cui avevano comunicato agli altri inquilini la performance. Chiusi il caso, pensando ancora una volta di vivere in un paese sostanzialmente bigotto e un po stupido. E devo dire che oggi confermo. E mentre i vertici di un piccolo stato straniero ha ogni giorno qualcosa da dire sui sacrosanti diritti di due persone che si vogliono bene, in base alla personalissima interpretazione di un libro che, per quanto possa essere giusto, ha subito 2000 anni di traduzioni e comunque non ci è stato mandato per fax (e quindi non esente da errori), mi sembra che gli stessi lascino passare tutto sommato impuniti (facendo un semplicissimo rapporto di cose dette su un versante e cose dette su un altro), impuniti, dicevo, i fenomeni da baraccone che ieri sera mi sono visto con la bocca aperta per lo stupore attraverso il filtro di Mai dire Martedì. Ormai i Gialappi non fanno nemmeno più show: sarebbe sufficiente lasciar scorrere le immagini senza commento. Ragazze e ragazzi che sono lì con un’idea: ho 10 minuti di celebrità, li sfrutto. Completamente. Senza alcun ritegno. E via in un’insalata di chiappe, rutti, esempi di ignoranza DEVASTANTI, con dialoghi talmente stupidi da far passare un film di Rocco Siffredi, per una rappresentazione in un unico atto del Macbeth Shakespeariano. E Rocco, bontà sua, non ha mai recitato un granchè bene… Anche io mi son comportato da idiota! Dio solo sa se non mi sono comportato da goldone in tantissime occasioni. Ma ormai quello che ci fanno vedere, non è più il frutto di qualche sano istante di euforia, bensì il semplicemente frutto della voglia di quelle bestioline di farsi vedere a ogni costo. Ovviamente la tribù ha reagito malissimo a quelle immagini. Dovete sapere che nella mia tribù c’è un tasso notevolmente alto di persone con titoli di studio superiori, di persone altamente qualificate, di master. Persone che lavorano come capita, che perdono il lavoro come cambia il vento, persone che dopo anni di università non hanno mai visto un contratto. Si sbattono dalla mattina alla sera e vengono saltuariamente sfruttati da cialtroni di ogni risma in ritenuta d’acconto, con partita iva per 700 euro al mese, in nero etc etc. La reazione che dipinge meglio lo stupore, dinanzi a quelle immagini è stata la primissa frase: “Certo che è facile la vita per le pomp..are” (breve censura che però non rovina il senso della frase).
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare… navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire…
Ciccio, io ho visto il Grande Fratello ultima edizione, e ucciderei perchè quelle immagini andassero disperse assieme ai neuroni che le hanno incamerate e alle sinapsi che le hanno trasmesse! E il bello è che si incazzano se passano per “molto idioti”, gli uni, e “un po maiale” le altre.
Ma la televisione è indubbiamente fonte inesauribile di ispirazione: basta fare una serata di zapping… e salto a degli improbabili premi sulla rai. So una sega che roba era… e non mi interessa. Poteva essere la consegna del nobel, per quello che so, non è questo il punto. Il punto è che è stato consegnato il premio per il miglior telegiornale a sky news 24. E chi se ne frega, direte voi. NO. E’QUI CHE CASCA L’ASINO! Il direttore, al momento di ringraziare, fa presente che la redazione è giovanissima: età media 30 anni.
Cosa posso dire io a questo punto? Come posso rivolgermi ai cialtroni, senza essere volgare? Cosa dovrei dire al mondo, di polically correct, dopo che il direttore di un giornale premiato come “il migliore” dichiara “l’età media della mia redazione è di 30 anni”?
PRENDETE ESEMPIO, STRONZI!
A lavoro anche stamattina… un abbraccio grande ragazzuoli, buon proseguimento!

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3 risposte a data stellare 28.03.2007

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