data stellare 23.05.2007

E’ già qualche volta che apro la casella di posta e trovo una mail di qualcuno di voi:
Simone, QUELLO è un cialtrone. Ho lavorato per lui. Ti assicuro che è una carogna. Come possiamo fare per farlo sapere a tutti ed evitar loro quello che ho passato anche io?
Questa è un’ottima domanda. Mario Silla inventò uno strumento che, secondo me, andrebbe ripristinano in tempi brevi: le liste di proscrizione.
Cosa sono, si domanderanno alcuni di voi?
Mettiamola così: dopo la guerra civile, alla presa del potere, il dittatore romano scrisse un elenco dei suoi nemici. Lo facciamo anche noi, quando magari, per un esame, scriviamo l’elenco dei capitoli che ci manca o il nome della materia, cechiandola una paio di migliaia di volta.
Ma perchè LUI lo fece?
Perchè voleva affiggerle al foro.
E perchè voleva affiggerle al foro?
Perchè alla lista aveva allegato una nota, non meno importante della lista stessa: chiunque figurasse nella lista, poteva essere ucciso in strada da chiunque, senza che questi fosse in alcun modo incriminabile. I beni del tipo potevano essere espropriati. Il suo nome infangato. E non era necessario un processo, delle prove… no… bastava il SOSPETTO.
AH, come funzionerebbe meglio il mercato del lavoro se si potesse redarre una lista di proscrizione dei datori di lavoro cialtroni…
Da questo punto di vista sarei un tradizionalista: niente riletture moderne, dovremmo applicarle nella formula Sillana…
MA, purtroppo, la legge non lo permette. Nell’attesa che qualcuno risolva il gap, noi come possiamo tutelarci da questi esseri vagamente umani, più simili a schifosi scafisti piuttosto che liberi professionisti (tié, senti che rima…)?
Il mio blog, quello di PierAndrea, gli Annunci Assurdi… hanno un punto in comune: denunciare i comportamenti ignobili che tanti datori di lavoro applicano. Perchè non esiste una versione PRO datore di lavoro, contro i lavoratore scorretti?
Per due validi motivi.

1. Perchè un lavoratore scorretto crea molte meno difficoltà e molti meno disagi di un datore di lavoro scorretto. Non è un discorso di fare o meno notizia, ma è semplicemente perchè un lavoratore è infinitamente più debole di un libero professionista che non paga gli stipendi e poi gira col BMW. Se qualcuno fa uno sgargo a un cialtrone… mettiamola così: tutti tifavamo Davide, no?

2. Non sanno usare il pc, quindi che blog se creano ‘sti ‘mbecilli?

Un rimedio VALIDISSIMO (e CONSIGLIATISSIMO) è il ricorso ai Sindacati. Sono temutissimi dai Cialtroni, proprio per la loro natura di essere scorretti e evasori.
Ma quando il sindacato mi risponde “Non possiamo aiutarti“? Quando sappiamo con certezza che Pinko Pallo è un cialtrone e non voglio che altri incappino nel trattamento disgraziato che è toccato a me?
Purtroppo la denuncia per diffamazione è dietro l’angolo.
Che mondo, eh? Uno ruba, si approfitta, è scorretto e se la vittima prova a urlare al mondo quanto questi sia un delinquente, si becca anche una denuncia…
Gli apache non hanno bisogno di prove, diceva Kit Karson. Quando sanno che uno è colpevole, lo infilano nella sabbia fino al collo e lo lasciano in pasto alle formiche rosse… QUELLO è un popolo civile!
Sottoscrivo
Saper leggere un annuncio di lavoro è FONDAMENTALE. Ma spesso e volentieri si cade comunque in trappola e si va a fare un colloquio. Ragazzi, è VITALE che ragioniate in questi termini:
FINCHE’ NON FIRMO QUALCOSA, IO NON TOCCO UN MOUSE. Voi NON DOVETE INIZIARE A LAVORARE PER NESSUN MOTIVO.

Sì, tranquillo, domani ti preparo tutto!

Ok, allora inizio domani
Ma no, vai tranquillo, inizia anche oggi! Domani ti preparo il contratto

Quante volte avete partecipato a questi scambi?

Ehhhh, sai, quel rincoglionito del consulente del lavoro ancora non mi ha fatto il pezzo di carta. Ma tu lavora tranquillo eh?!

Come è morto Tranquillo? …bravi!
Quello che vi dico è OLTRE quanto detto finoggi. E’ oltre la capacità di leggere l’annuncio, è oltre il colloquio, le mezzore di ritardo, gli incontri in luoghi poco raccomandabili etc etc.
E’ stato bravo a raccontarci le sue stronzate?
Ci ha ingannato sulle reali attività dello studio?
Chiedevano architetti ma cercavano caddisti ma tutto sommato… se po’ fa?
Ok. Il contetto è semplice: SENZA UN PEZZO DI CARTA, IO NON INIZIO NEMMENO A RESPIRARE QUI DENTRO.
Ragazzi, non facciamoci prendere in giro!
“Ma quando mai si applica un ragionamento come questo?” Vi obietteranno
Quando si va fare benzina? Prima il pieno E POI pago! Certo, ma è pieno di telecamere proprio perchè è finita la fiducia!
Al ristorante? Prima mangio e poi pago! Certo! Ma se provare a andarvene senza pagare, chiamano i carabinieri o no?
Da che mondo e mondo IL CONTRATTO è alla base del reciproco accordo.
Ma perchè il cialtrone non ve lo fa firmare? Perchè vi fa iniziare a lavorare, poi lo vediamo, poi facciamo, colpa del commercialista, ma domani, domani, domani…?
Allergia alla carta? Consulente del lavoro pigro? La sua religione glielo impedisce?
No signori. Per il più banale dei motivi: tracce.
Ciò che è scritto, è legge. Ciò che è legge, va rispettato. Ma perchè mi danno 1000 euro in nero? Non potrebbero darmele col contratto? Perchè evadono. Perchè non pagano le tasse e i contributi su quei mille euro…
Se un pezzo di carta testimonia che VOI avete lavorato per LORO, potete fare vertenza attraverso i sindacati.
Ma perchè dovrei fare vertenza? Se lui ha la coscienza pulita non avrei motivo, no?
Devo veramente rispondere?
Ragazzi, dobbiamo elaborare un prontuario… non possiamo realizzare un ebay dei datori di lavoro, con i feedback e via dicendo (almeno ufficialmente non possiamo farlo…), ma un piccolo vademecum anticialtrone possiamo tirarlo su! Ragioniamone insieme e iniziamo.

Regola ZERO: Non inizio a lavorare finchè non ho firmato QUALCOSA

Chiudo con una risposta in extremis…

Perchè bisogna dare il preavviso, quando ci si licenzia? E cosa mi succede se non lo rispetto?

Il contratto a progetto, lo stage, la ritenuta d’acconto, persino la collaborazione a partita IVA, più eclatante dei simboli del LIBERO PROFESSIONISTA SENZA VINCOLO D’ORARIO, sono vincolati dai cialtroni secondo una postilla in quegli stracci di contrattini schifosi: obbligo di essere presenti in
ufficio per 8 e più ore. Non si potrebbe fare, ma avete firmato… e adesso? Li freghiamo con le loro stesse mani… per darci POCO, ci inquadrano in basso, che più in basso non si può. Più il ruolo è di responsabilità, maggiore è il disagio creato dal licenziatario. Se siete dei mega dirigenti, non potete andarvene domani mattina. Come risolviamo i contatti? Le pratiche aperte? Gli appuntamenti? Serve almeno un mese di preavviso. Ma se sono il terzo shampista di riserva? Il mio ruolo può facilmente essere coperto da un nuovo assunto.
Sì, ma io ho un incarico di responsabilità!
Come sei stato inquadrato? Quanto vieni pagato? Non fidarti di quello che ti dice il capo… sei taaaaaanto importante, come faremmo senza di te? Sì certo, però poi siete un quarto livello, pagato 500 euro al mese… Il contratto prevede toto giorni? Si applicano QUELLI.
Ok, mi han fregato. Ho la collaborazione a partita iva o il contratto a progetto e benchè risulti stagista, devo dare un mese di preavviso. Che succede se vado via prima?
Come prima cosa consiglio SEMPRE una passeggiata al sindacato. Anche una telefonata, se trovate l’addetto gentile. Nella maggior parte dei contratti, andarsene via PRIMA comporta un “multa”, cioè la decurtazione di una parte dello stipendio. Cioè, se me ne vado domani invece che il primo giugno, mi levano i soldi? Esattamente. Ma la parte più bella qual è? …che pagandovi 400 euro al mese, ma quanto potranno togliervi MAI?! Chiamare uno dei sindacati per conferma! Con una della tribù l’abbiamo applicato (ridendo come bestie, vista la rabbia del cialtrone) e se ne è andata tranquilla e serena verso il lavoro che ha tutt’ora… Le han dovuto togliere (mi pare) il 50% dello stipendio per il mancato preavviso. Ora, facciamo due conti… 50% di 180 euro… Famo così: pagami le sigarette e siamo pari… anzi, ti devo pure il resto, CIALTRONE!

Detto questo, io vado a lavorare… mi tocca!
Buonagiornata ragazzuoli! Un abbraccio titanico!

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