Buon natale!

Scrivere un blog comporta l’accettazione di un principio fondamentale: ti metti in piazza. Quindi diventi criticabile, attaccabile… ci sarà chi ti legge e ti approva, chi chiude a metà del post scuotendo la testa, chi addirittura ti scrive per farti i complimenti. Poi c’è chi non la vede come te e ci tiene a fartelo sapere.
Inutile dire che se lasci i post di congratulazioni, a meno di non voler instaurare un piccolo regime, così devi fare con le critiche. Ma sono anche dell’idea che chi non ti sopporta, può serenamente deambulare lontano dal tuo blog.
E’ quindi inutile anche dire come questo mio post di oggi sia rivolto in particolare a stefano, che ha pensato bene di lasciarmi un suo pensiero in bacheca.
Non volevo creare un caso diplomatico, preferisco smembrare il messaggio, al fine di chiarire bene ogni punto e snocciolare ogni problema:

mi spiace per come sono andate a finire le cose con il lavoro.

ti ringrazio. Ogni forma di appoggio è gradita

Certo è che sei veramente un lamentone. Per come scrivi e per quello che racconti. Ti lamenti di ogni cosa, ma sembra (dico sembra) che ti piaccia essere dipendente o subordinato.

Non so se l’hai notato, ma il taglio del mio blog, gentilmente ospitato da professionearchitetto, è volutamente… come dire… “lamentone”? Nei miei scritti, descrivo il mondo del lavoro esasperando le situazioni al fine di ottenere il riso. I toni sono volutamente ironici, sarcastici e scherzosi, così da ottenere, da una storia negativa, un sorriso. E’ come se entrassi a teatro per assistere ad uno spettacolo comico e sostenessi uscendo “eh ma qui si è solo riso e scherzato! Non si è parlato di cose serie!”. Mi limito a farti presente che sei nel posto sbagliato…

Chiarisciti il fatto che se tale sei (anche se solo temporaneamente) sei un costo che deve produrre qualcosa, e come tale perfettamente sostituibile.

Il blog non si intitola “LA MIA STORIA LAVORATIVA”, ne ho mai parlato di Simone come pezzo fondamentale del sistema Italia. Ho sempre parlato, CASOMAI, del LAVORATORE come elmento fondamentale. C’è modo e modo di vederla… io penso a PERSONE che meritano una giusta PAGA per poter VIVERE e contribuire a rimettere in moto l’economia. Altri come costi che producono e possono essere sostituiti al fine di arricchire un (già) ricco datore di lavoro che necessita solo di un altro bungalow alle barbados… son punti di vista

Se in più nell’ambiente lavorativo metti quella saccenza in terza persona che usi in queste pagine, devi essere realmente inospportabile.

Credo che tu sia estremamente contento di non avermi come collega… Io non mi pronuncio: tendo a non giudicare le persone solo dopo aver letto un loro scritto. Preferisco parlarci. Se può aiutare a completare il quadro, moltissimi dei miei ex colleghi sono ancora in contatto telefonico con me, andiamo spesso fuori insieme, usciamo… insomma, credo di risultare abbastanza simpatico. Ma se mai dovessimo finire a lavorare insieme, prometto di non rendermi troppo insopportabile con te. Promesso!

Tira fuori le palle, valuta bene le opportunità offerte e quelle che ti puoi creare tu, magari insieme ad altri,

…non so perchè ma per un attimo mi è sembrato di essere in campagna elettorale… c’è voglia di crescereeeeee…. che siamo tantissimiiiiiii…
Preferisco pensare alle cose vere e di tutti i giorni. E poi, scusami se te lo faccio notare, ma non credo che tu conosca molto la mia storia personale, quindi temo che non sia nella posizione per invitarmi a tirar fuori i miei attributi e, nel caso siano già fuori, di quanto… Insomma, non credi di aver un filino esagerato?

ed evita di ammorbarci (chiaro che possiamo non leggerti, ma non aggiungi nulla alle pagine delle esperienze professionali di questo sito) delle tue turbe tardo-adolescenziali.

Hai retto abbastanza bene fino a questo punto, poi hai preferito usare un altro “timbro”. Mi limiterò a sostenere che le uniche persone cui devo render conto di quello che scrivo, sono i ragazzi della redazione di professionearchitetto. E finchè nella mia casella non arriverà una mail con indicazioni circa i miei post, non credo che cambierò modo di vederla. Mmmmh… Quindi… Sì, credo proprio che ammorberò i miei lettori con le mie turbe tardo-adolescenziali. Il bello è proprio questo: posso farlo finchè voglio! E, cosa ancora più bella: non sei obbligato ad essere tra i miei lettori! Insomma: tutti felici!

Nessuno ti deve niente per natura, conquistati stima e “autorevolezza” nell’ambbiente professionale, anche guardando cosa vuol dire nell’ambiente che ben conosci tenere in piedi una struttura in uno studio professionale.

Nel momento in cui offro un servizio professionale, nel momento in cui da me è pretesa una prestazione professionale, PRETENDO di essere trattato come un professionista ed esser pagato come tale. Se mi offri paghe da saltimbanco, avrai un comportamento ed una professionalità da saltimbanco. E’ talmente lineare che non richiede ulteriori spiegazioni. Tu mi devi qualcosa nel momento in cui lavoro per te. Mi devi soldi, rispetto, correttezza… ed in base al contratto, mi devi tfr, ferie, permessi, malattia. Non vuoi darmeli? Ok, nessun problema… non lavorerò per te. Se poi era un “tu” rivolto a Simone e non narrativo… Sembra quasi che la cosa diventi un attacco personale! Sicuramente sto fraintendendo! Non mi conosci, come potresti volermi elargire perle di saggezza non richieste circa la stima e l’autorevolezza che suscito in colleghi e clienti? Sicuramente ho frainteso io

Prendi quello che ti è successo come pretesto per cambiare registro e rimboccati le maniche.

Cambiare registro? Rimboccarmi le maniche?! Scusa Stefano, ma… “cambiare registro”, in che senso? Che ne sai a che punto sono le mie maniche?! Smettere di chiedere cose che mi spettano di diritto, come una paga decente e iniziare finalmente a lavorare da schiavo sottopagato come impone oggi il comune costume? Francamente questa non l’ho capita davvero… La mia disoccupazione, fortunatamente, è durata meno di 3 settimane, quindi direi che il mio registro va abbastanza bene, così come l’altezza delle mie maniche…

C’è sicuramente bisogno più di gente per bene che di lamentoni, in ogni campo.

Questa la sottoscrivo. Ma ripeto: stai sbagliando teatro… E’ probabile che ora mi arrivi un bel post pieno di “come sei andato in acido”, “se te la sei presa così allora ho colpito nel vivo” eccetera eccetera… Sono serenissimo ma anche convinto che non sia il caso di riempire il blog e la posta del blog di una conversazione a due che abbia come centro il mio… com’era? “Registro”. Quindi se vuoi controbattere al fine di costruire un dialogo, ti lascio la mia mail privata: sim_too@hotmail.com
Sono sicuro che troveremo un punto d’accordo. Di sicuro non sei qui per “flammare”, provocare e cercare la rissa, vero?

Buon Natale, S.

Buon natale anche a te!
E, ovviamente, BUON NATALE A TUTTI RAGAZZUOLI!

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18 risposte a Buon natale!

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