sono viva (dice)

ma buonasera cittini!!!! dove sono i bamboccioni della mamma??? dove sono?? eccoli qua i miei bamboccioni amorosiiiii…su da bravi ora, fate pernacchione a zio padoaschioppa?belli di mamma…
sono quasi imbarazzata nel giustificare la mia latitanza, che ultimamente ha raggiunto i massimi storici. ma a mo’ di giustificazione, posso solo dirvi che il london project è entrato nella sua fase più delicata e saliente…come saliente (nel senso che sale) sono la mia angoscia e la mia ansia da prestazione. a proposito di ansia da prestazione…quello che vi racconta simone naturalmente è tutto vero…oh, da quando ho avuto la malaugurata idea di scrivergli per complimentarmi dell’abilitazione, e mi è apparsa la finestrella “simone.nozzi desidera chattare con te”….la sventurata rispose, e da quel giorno la produttività è stata pari a quella di un buco nero. oh…poi naturalmente è evidente che si vola alto…vi lascio solo immaginare di cosa parlino due giovani architetti di belle speranze, a cavallo dei trent’anni, quali i sogni, l’impegno, l’entusiasmo, le ambizioni, i progetti. discorsi che trasudano cultura, per intendersi. e più dir non vo’.

ma iniziamo a sviscerare l’argomento che vi avrà tenuto col fiato sospeso…la e+p london project è lieta di annunciarvi che l’architettessa con la cappellessa partirà alla volta di londra in avanscoperta martedì 23 ottobre mattina, con un volo, che rasenta il fantozziano, che parte alle 6.40 da pisa. con un comodo autobus che parte da firenze smn alle 3.35, verrà scaricata a pisa aeroporto dopo un’oretta. seguirà deboscia incontrollata sulle poltroncine di attesa per un paio d’ore, volo, atterraggio previsto alle 8.00 ora locale. dopodichè, se ancora si ricorda chi è e come si chiama e ha una vaga idea di dove sia (eventualmente ricordatemelo: London Stansted), l’architettessa recupererà veloce il bagaglio e si trascinerà al terminal dove un altro autobus la condurrà a londra city. arrivo previsto 10.30. e qui comincia il bello. siore e siori, alle ore 11.30 l’architettessa si sottoporrà alla prima interview…la prima di cinque, snocciolate tra il 23 ed il 25. una sorta di viaggio-corso di sopravvivenza, di isola dei famosi, ma senza telecamere (non che io sappia almeno ). mentre nella mia testa risuona greve il vecchio adagio “né di venere né di marte né si sposa né si parte né si pone inizio all’arte” (assieme a “non ti mettere in cammino se la bocca un sa di vino“), tante le domande: mi dovrò fare i capelli? quanto ci metterò a recuperare il bagaglio e trovare il terminal del bus per london city? sarà più figo lo zaino nero o la borsa di pelle da dottoressa? dove dormirò la notte tra 25-26 dato che riparto da stansted alle 6.40? per fortuna ho chi si preoccupa (e sono almeno in due) di eventuali problemi intestinali, dovuti allo sballottamento, alla strizza, al cibo sconosciuto, al freddo eccetera.
l’effetto collaterale del london project, aggravato da una forma acuta di secchioneria, ha determinato: la creazione di una presentazione in power point con tutti o quasi i lavori a cui ho partecipato (una cosa di una pallosità mostruosa, ringraziate la madonna di non essere gli “intervistatori”), la creazione di un pdffone che altro non è che la stampa della presentazione, la realizzazione di un cd contenente tutto ciò che mi riguarda, la creazione di un vademecum-vocabolarietto da studiare come l’avemmaria, la stampa delle pagine web degli studi per capire con chi mi dovrò interfacciare. e non è finita: già che c’ero, ho anche ultimato (si fa per dire…reso dignitoso per la pubblicazione) il mio sito web: www.eleonorapiniarchitetto.com … e meno male che la mia dolce metà è un ingegnere delle telecomunicazioni sennò io da sola ero ancora a caro babbo. ma non solo: volete sapere quanto costa da tesco una confezione di broccoli surgelati? o un barilotto di yogurt con lo 0,01% di grassi? quanto costa l’abbonamento mensile alla tube per le zone 1-3? e quello annuale? bene, sarei in grado di esprimermi.
finisco con un’ultima amara considerazione, che con londra non ha molto a che fare. ce lo ricordiamo l’abusivista? ebbene questa mina vagante armata di cazzuola, tavelloni e longherine ha preso la lodevole iniziativa di cominciare a fare l’abusivista anche con noi, e dopo averci inchiodato fino alle otto e mezzo di sera poche settimane fa a discutere del progetto ha fatto serenamente come stracazzo gli pareva senza avvertire la controparte (noi nella fattispecie), che eravamo stati incaricati della consulenza per levarlo dalle guazze…detto altrimenti, per aiutarlo a sanare il sanabile. nel corso di un sopralluogo avvenuto nella giornata di sabato (pomeriggio, alle 16), abbiamo constatato che erano spuntati come funghetti un ballatoio, un novello corpo scala esterno e rivoluzionate la entrate. il file .dwg contenente il suo lavoro pullula di riquadri contenenti: rilievo, rilievo def, rilievo vero, rilievo vero 1, rilievo vero2, rilievo vero 16ottobre (stamattina), stato concessionato 1, stato concessionato vero, stato concessionato def.

maggiore soddisfazione ha procurato il progettino di maquillage della sciura-che-non-voleva-cambiare-niente: abbiamo dato un retino ai muri in pianta e in sezione (solo nel progetto), messo l’arredo in pianta e in sezione (slo nel progetto), aperto un paio di porte, fatto un conto dei mq…et voilà, sembra quasi un progetto vero.
alò cittini! per oggi vi saluto 🙂 spero di riaggiornarvi prima di londra…incrociate le dita per l’architettessa con la cappellessa blu…
vi abbraccio forte!!!!!!!!

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