Diatribe

Appena tornato fresco fresco da un viaggio in Italia. “Natale con i tuoi…che se no si incazzano”. Son contento di passare lì a casa mia le vacanze, ma come sempre mi trovo a dover essere una trottola, su e giù per i dintorni, a vedere persone care…

Parlando con un amico che si trova in una situazione simile alla mia si è detta questa frase: “…è come vivere due vite.”, in cui l’aereo fa da filtro fra un “Luca” e l’altro. Il fatto più strano è che in questa doppia vita il tornare in Italia è paragonabile al riprendere un cammino lasciato stare 3 anni fa, un salto non solo spaziale, ma anche temporale.

Negli spostamenti (numerosi) in treno durante queste vacanze natalizie (buonannoatutti) mi sono chiesto dove sto; ovviamente non ne capivo niente…sono più in Spagna o sono maggiormente presente in Italia? La via da seguire è quella spagnola o no? Da che parte sto? Dove meglio mi rappresento? Un dubbio, una diatriba, un pensiero difficile da prendere, paragonabile ai grandi quesiti come quale fosse la differenza fra un banjo e un mandolino, se si mangia meglio in Italia o Spagna, se è meglio il succo alla pera o alla pesca, se la terra si scalda o si raffredda o la differenza fra coreani e giapponesi.

Perso in questi quesiti un po’ assurdi e spesso senza conclusione certa mi sono preso i miei tempi…ho preferito godere degli incontri, delle parole, dei biondi sguardi e incerti sorrisi, delle risate e delle battute conosciute…tutto ciò che a me permette ricaricare le pile come niente altro al mondo…se poi ci aggiungiamo un inizio d’anno speciale al suono di “Festival” dei Sigur Ros, allora il ritorno a casa ha meritato una lode.

Il resto poi si vedrà, si deciderà.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

5 risposte a Diatribe

  1. Pingback: Diatribe | i blog di professione Architetto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *