a’ bello! sei arrivato secondo!!!!

Eboli, 7 giugno 2003

Ad eboli non c’è il sole in questi giorni, anzi piove spesso. Ma oggi mi sono divertito un mondo a suonare la chitarra con gli amici, pizza a volontà e partitone a bowling!!! Domani si ritorno nella cara vecchia facoltà di Napoli…per un seminario su Istituzioni e territori “intelligenti”
per le “politiche della fiducia”.
Credo sarà utile per il progetto di capo verde.

Intanto ho letto un articolo su Venerdì di Repubblica che mi ha dato un po fastidio. Un certo proff. Della facoltà di architettura di Napoli si crede di essere stato il primo ad aver avuto l’idea di progettare un luogo di culto per cristiani e musulmani io gli direi: A’ bello! Stai calmo che sei arrivato secondo!!!!

fabrizio


Era tantissimo tempo che non andavo a Napoli, cose sempre uguali, altre estremamente diverse.

Cosa è cambiato? Monastero di Santa Chiara, unoasi di silenzio e riflessione, quanti momenti passati tra quelle mura in un luogo sacro come pochi.

ORRORE!!!! Cosa scopro? Per entrare nel chiostro del ‘700 si deve pagare il biglietto di ingresso. La prima cosa che mi è venuta in mente è che …. il tempio di Dio è tornato ad essere un luogo di mercanti. Negli anni ’90 era uno dei luoghi preferiti per fermarsi un attimo a riflettere. Era un oasi, una sorgente nel centro di Napoli dove tutti potevano avvicinarsi per dissetarsi.

Adesso bisogna pagare.

Qualche giorno fa leggevo di lacune riflessione sul sacro fatte nella mia cara e vecchia facoltà. Ed essendomi laureato proprio studiando queste cose mi chiedevo come mai non ne sapevo niente pur se penso di aver contribuito a questo dibattito a suo tempo nel dipartimento di progettazione urbana. (e quando avevano bisogno di me il mio numero di telefono se lo ricordavano bene)

Ho ceduto che una riflessione del genere non potesse che passare dali stili di vita individuali e dai linguaggi propri dell’utopia.

Ebbene la mia riflessione di questi mesi è su quanto è giusto inseguire le strade dell’utopia e quanto sia giusto scendere a compromessi con la propria coscienza (ammesso che ci sia ancora gente ad averla).

O forse oggi conta solo l’onorario di architetto. falsi credenti che si interrogano sul sacro!

Questo blog è su un sito di architetti e allora chiedo quali sono i limiti di questa professione?

È giusto dire no, per un architetto che nn è in sintonia con un tema o ci si può avvicinare a qualsiasi sfida progettuale?

Un vecchio prof. Di restauro napoletano mi ricordava anni fa che un architetto viene pagato in un restauro per quanto fa ma nell’arte del restauro bisognerebbe sempre cercare di astenersi dal fare. Che dilemma tra ricerca della “Verita e del bello” e le esigenze di “portafoglio”!

“Dio è l’architetto del mondo, l’architetto è un secondo Dio” diceva Ludovico Quaroni, purtroppo, secondo me, c’è che ancora ci crede!

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