Dopo quasi 20 giorni forse si può provare a fare il punto della situazione di questa esperienza fuori dal comune.
Capo verde è un paese con istituzione praticamente di tipo europeo, e di europeo ha vizi e virtù. Come tanti paesi in via di sviluppo (ma è uno di quelli dove si vive meglio in africa) ha grandi differenziali tra la popolazione. Noi abitiamo in un quartiere praticamente per l’elites, con standard di vita quasi a livello europeo, non ci manca quasi niente ( veramente pablo ha detto che ci manca una chitarra, cercheremo di risolvere anche questo problema, io dico che ci manca una macchinetta per fare il caffè, le mia aspettative in questo senso sono andate deluse.) e a dire il vero i prezzi sono anche quasi europei, tanto che abbiamo dovuto rivedere il nostro piano di spesa. Pur con tutto questo gli standard abitativi di questo quartiere sono davvero buoni. Non così per l’arredo urbano alquanto fatiscente. Il problema è che a poche centinai di metri in linea d’aria si incontrano quartieri davvero lontani. Dove l’uso dell’elettricità non è per tutti. Dove ci sono solo 3 fontane pubbliche (a pagamento) per l’approvvigionamento idrico. Dove la rete di fognatura non serve tutte quelle abitazioni, fatte di mattoni e il più delle volte composte da una sola stanza. Certo anche lì ci sono cose che stiamo scoprendo davvero interessanti. Dal condominio clandestino all’impiegato che si auto costruisce lì la casa per i minori costi (ovviamente dati i minori servizi) ecco il nostro prossimo tempo è cercare di capire perché. Perché migliaia di persone preferiscono vivere in quelle condizioni dove nell’aria si respira solo la puzza di urina. Dove gli animali vengono allevati in casa. Dove a volte sembra che queste persone siano state dimenticate da ogni tipo di servizio pubblico e collettivo. Dove una scuola un asilo nido sono mere apparizioni all’orizzonte. Eppure raggi di sole se ne intravedono all’orizzonte.
Un piacevole incontro
Sono appena tornato da una birra bevuta con un mio fratello africano. Tale RUI che giovanotto di 17 anni nei primi anni 70’ ha lottato per l’indipendenza di capo verde. Poi dopo varie vicissitudini dal 91’ , anno dell’inizio della democrazia in capo verde, è stato catapultato nella politica attiva. Ministro della salute, dello sport, degli esteri, ambasciatore a Parigi, delegato per l’unesco e varie…oggi leader parlamentare nell’assembla nazionale per il suo partito (MdP).
Una persona davvero interessante. Ci siamo soffermati a parlare dei problemi di capo verde, della politica e di cosa significa per un uomo di fede fare il politico.Delle difficoltà e di cosa dice la gente comune che vede un politico andare ad organizzare gli incontri di gruppi giovanili. Discussione davvero interessante. Sono molto soddisfatto di questo incontro. Anche perché ci ha invitato per la prossima settimana a casa a mangiare la cachupa, piatto tipico capoverdiano. E noi non possiamo che accettare. Alla prossima
Fabrizio
ciao a tutti. Oggi qui sta succedendo una cosa incredibile. Almeno per me. Alle 14 faceva un caldo pazzesco che si sudava anche a stare fermi. Adesso sono le 17 e la temperature sembra quasi sia crollata. Si sta benissimo in questo momento e si può lavorare con tranquillità. In genere comunque qui a capo verde ad agosto è il tempo delle piogge. Certo non piove tantissimo ma un po di acqua viene giù
ecco il palo della vergogna. qui i portoghesi mettevano in mostra i neri per venderli come schiavi.
5 risposte a Dopo quasi 20 giorni