Orizzonte azzurro davanti a me. Un’immagine, una foto , il mare che si confonde col cielo. Se guardo l’orizzonte mi perdo nell’infinito e rischio di non riuscire a guardare dove cammino.
Si susseguono questi orizzonti. Vite inespresse… immaginari desiderabili eppure nulla ancora si materializza davanti a me… ungo quella linea che unisce gli orizzonti infiniti alla mia esistenza. Eppure corro in avanti, corro in esplorazione. Desiderare il futuro e…cercare di farlo reale con le scelte del presente. Oggi non è come trenta anni fa. La rincorsa ad un posto sicuro non esiste più. Per il semplice fatto che non esistono più i posti sicuri. Forse esistono porti sicuri.
Tre possibilità lavorative per tre possibili orizzonti. Napoli: niente da fare…questa terra sembra proprio non volermi tenere a se.
Milano: sembra nulla di buono ma poi d’altra parte non è certo una città che fa per me. Rimane per adesso ancora in piedi l’ipostesi Sri Lanka. Tra qualche giorno una risposta. Certo fra i tre è la più stimolante…ma è un salto quasi nel vuoto. Ma andrei a fare l’architetto che è quello che cerco di fare da tempo. Chissà…
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