buenas noches!!! vorrei aprire questa pagina del blog con i ringraziamenti per le vostre letterine, sia quelle sul web che quelle in privato dirette alla mia posta elettronica.!!grazie veramente!! un kiss speciale a jotis e a gino!!
eccomi qui dopo parecchi giorni di silenzio, dovuti a molteplici impegni di varia natura.
“non ho tempo!” è la frase che ripetiamo tutti,sempre più spesso. L’angoscia del tempo che sfugge è quella che più ci colpisce e che, giorno dopo giorno, aumenta il livello di ansia e angoscia dentro di noi.
Ma Ottobre è mese di cambi e di prese di coscienza!!! Quando ti accorgi che la tua giornata si sviluppa prevalentemente in doveri e quasi nessun piacere, andare a lavoro, fare la spesa, rassettare casa, ti rendi conto che non avendo obblighi familiari è un vero peccato non organizzare al meglio le proprie giornate…e così mi sono data una svolta!!!iuuyuuu!!! Il mutamento deve iniziare dentro casa: detto fatto! ho rimescolato quasi tutto l’appartamento e fatto delle minuscole modifiche all’impianto elettrico e all’impero della televisione( come ben sapete divenuto tale da quando vedo quasi tutti i canali del mondo).Mi piace la mia casa, sa di sole, sa d’aria pulita, di stagioni al contrario, di profumi di piatti esotici e di caffè napoletano, sa di verde, sa di sacrifici ben fatti, sa di colori…tanti, come Barcellona, mantiene nelle sue pareti il suono dei passi, di tutti coloro che sono stati qua, sa di mamma e papà.
Per non spofondare in quella superficialità quotidiana, fatta di telefonate brevi, passi veloci, strette di mano e sorrisi cardinalizi,per evitare di farmi avvolgere da quella nuvola di odori e di polveri che poi si dissolgono nel nulla di speciale, a parte la ripresa dell’attività fisica (mens sana in corpore sano), mi sono iscritta a due corsi. uno di yoga e uno di scultura. L’accademia d’arte che si trova alla fine di Portal del anjel, senza dubbio una delle strade pedonali più belle di Barcellona, ha un’atmosfera diafana e allo stesso tempo un pò sciatta, si sente nell’aria quel non so che di trascurato-confuso-stravagante, testimone di tanto plasmare, schizzare, spruzzare, colorare. C’ è un patio, attiguo all’aula di scultura, che si divide in due parti: in una c’è la terrazza con sculture, tavolini, sedie e panchine; nella seconda le sculture sono accompagnate da una varietà di piante bellissime e sull’estremità destra, dove appunto si affaccia la nostra aula, ci sono macchinari di vario genere per sperimentare composizioni, con altri materiali differenti dalla creta. Esattamente due anni fa, quando in città c’era la settimana di “porte aperte ai tallers d’arte” fui rapita da quel patio dove il maestro, Pere, ci accolse, offrendoci un bicchiere di vino. Bhe ne è passato di tempo però l’importante è esserci arrivata! La mia insegnante di scultura si chiama Lola, è una donna che dimostra i suoi quaranta passati, capelli mossi, neri corvino di una tintura domestica e frettolosa,nei tratti l’aria di chi ha sempre pensato e fatto, l’aria di una persona molto pratica. Le prima cosa che mi ha spiegato, guarda caso è un concetto ben noto a noi architetti: la relazione pieni- vuoti, all’interno della quale, la nostra figura, deve, attraverso il movimento, parlare, suggerire,sussurrare. Nelle prime lezioni si cerca di raggiungere il concetto, elaborando modelli di dimensioni medio-piccole, successivamente il migliore di questi si svilupperà poi con lo studio dell’anatomia e delle proporzioni umane. Al termine della prima lezione, venne da me per revisare il lavoro di quelle due ore e l’ultima frase fu “que te parece si lo riciclamos?” Riciclò la creta tra le mani, mentre io vedevo il dissolversi di quella figurina nell’aria che respiravo a un palmo da lei… Miguel un medico paraguayano, che stava lavorando a una oscena testa di un vecchio secondo lui egiziano, per darmi animo mi disse che le prime lezioni terminano sempre con la stessa frase…mejor….
Alla seconda lezione il riciclaggio non c’è stato, già riposano sulle mensole dell’accademia, due probabili modelli di opere d’arte!!!!! hata pronto chicos!
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