Da non credere!!!monto e smonto, cucio e scucio, coloro e biancheggio, plasmo e modello la mia vita in un modo così incredibile che io stessa non mi rendo conto come sia possibile….canta il Liga a tutta birra nel mio salotto, illuminato da una magica luce primaverile gialla e rosa allo stesso tempo e io non sto nella pelle a credermi tutte le novità degli ultimi giorni…..iuuuu!!!!
Fino ad oggi non mi era mai capitato di disfare una valigia e rifarne un’altra nello stesso istante. Il mio prossimo aereo parte da Barcellona direzione Bilbao, venerdi. Sono in vacanza!!! Al seguente invito non si può dire no: è scritto con una netta inclinazione gergale, però un pò si capisce…
Le composizioni rocciose naturali, bagnate dalle acque zampillanti e la conchiglia di Nettuno, grande e rocaille, della Fontana di Trevi, maestosamente unite tra loro grazie alla volontà di Salvi, e l’imponenza di sant’Agnese, dove cupola e torri formano una grande unità, perfettamente equilibrate nelle proporzioni e fanno da scenario alla bella piazza Navona, sono ancora così nitide nella mia mente, che nella stessa settimana, l’aereoporto di Sondica di Calatrava e il Guggenheim di Gehry e il metro di Foster, mi scombussoleranno le passioni…..manco da Bilbao da cinque anni, e chi mi aspetta lì, nella attraente ciudad nordica, mi ha assicurato, che lo scenario di città-cantiere-aperto, già non c’è più…
L’avvenimento del giorno, ve lo devo raccontare per forza.
Sono arrivata alle 14.20 dalla dottoressa pur sapendo che le sue visite terminavano un’ora prima, l’ambulatorio dove lei presta servizio sta in Ramblas, perché vivevo lì, giusto nel casino più totale di Barcellona, di fronte al teatro Liceu, e visto che stavo da quelle parti e mi serviva urgentemente il certificato di chi sta bene e può tornare sulla terra, ho tentato la suerte!!ancora non era andata via, prima botta di……fortuna. Col pezzetto di carta nella borsa, esco e attraverso la Rambla per infilarmi in un internet point e controllare un attimo la posta al volo…..Il caso vuole che più che uno scambio di mails rapido, sembrava che stessi facendo una scazzottata gentile con il mio interlocutore, all’improvviso si oscura il monitor:tempo scaduto, uff che nervi, che nervi per il tono delle mails e per l’assenza di segnale che mi piombava addosso….stavo dimenticando qualche oggetto personale accanto al pc…..
Esco, senza pensare neanche per un minuto di mettere un’altra moneta nel distribuitore dei codici, sigaretta di rigore e dritto verso il metro. Arrivo a casa e comincio a cercare il cellulare, non lo trovo e non trovo neanche il portamonete, brutta storia, mi chiamo con il fisso di casa, per vedere se squillava, mi risponde la voce di un ragazzo, inflessione inequivocabilmente araba, alternava al castellano parole italiane, in quegli istanti sono stata: gentile, simpatica, disperata , scoraggiata, vivace fino al punto in cui anche io alternavo italiano e spagnolo come un idiota…. Il tipo mi dice che glielo hanno appena venduto per 20 euro, gli dico che glielo ricompro e prendiamo appuntamento, alle 16.35 davanti al teatro Liceu. Scendo e Dolores mi accompagna. Su Passeig Maragall mentre mi accorgo che una delle mie banche era sparita (nel vero senso della parola), (volevo prelevare, ero senza un soldo, il mio portamonete del Barça come già detto, era sparito) noto un ragazzo che si avvicina con le chiavi in mano ad un taxi parcheggiato, sul quale noto l’adesivo della Visa.
“estas libre?”, montiamo su e comincio a raccontargli dove sto andando, e che lo devo pagare con la Visa, mi dice che non ha mai usato l’apparecchio…cominciamo a ridere e a chiacchierare, ironizzando su sti fatti strani della vita….
Traffico a Barcellona..uffiiiii…..arriviamo in Ramblas, il tassista ha sperimentato per la prima volta il pagamento con carta di credito, con me e tra l’altro a 4-5- semafori prima di lasciarci, per cui l’importo era più basso di quello che in realtà sarebbe stato, vabbè è uguale. Uno sconticino ci sta sempre bene….
Siamo sul luogo dell’appuntamento, non si vede nessuno per 10 minuti, chiamo col cellulare di Dolores e mi conferma che sta venendo. Eccolo, si avvicina, felpa gialla canarino, pantalone nero di quelli che si portano adesso con tasche e fronzoli vari, e infradito di plastica arancioni, occhiali nerissimi e due cicatrici sugli zigomi, di 10 centimetri ognuna. Insomma uno di quei personaggi usciti da un film di Pedro Almodovar tendente all’horror. Mi fa in italiano: “vieni c’e l’ho in un posto qui vicino”, dico “ no guarda, ho fretta, vai tu a prenderlo, noi aspettiamo qui”.
Seconda attesa della serie “verrà o no?”. All’improvviso sbuca da calle San Pau, adiacente al teatro, mi porge il telefono, gli do i soldi e chi si è visto si è visto.
Somma: taxi, costo del mio ritrovato telefono, credito messo stamani e chiaramente finito = mi è andata bene, sono strafelice!!! E ancora non ci credo. Resta il portamonete, a parte i soldi, pochi, da brava napoletana giro sempre con il minimo indispensabile, c’era la scheda del telefono italiano!!! Madonna se mi leggesse mia madre!!! L’avevo appena comprata
a Roma venerdì, perché la settimana scorsa avevo perso l’altra!!! E c’era tuttoooooo il credito quasi intatto!!!
Lei dice che è sciattezza per questo perdo le cose!!!se mi chiedono che cos’è la cosa che perdo più spesso in un anno,devo rispondere “la scheda italiana del cellulare!!!” da quando vivo qui ne ho perse 6!!!
Appello ai miei amici italiani, cancellate il numero italiano che vi ho dato sto finesettimana!!!
vi saluto appuntamento con il napoletano che sta qui a lato…tale Carmine per una birretta nel quartiere Gracia e sono chiaramente in ritardo!!
me l’ero chiamamto il bel giorno ieri sera e…così è stato!!
a tutti…..proprio tutti!!
3 risposte a Da non credere!!!monto e