1 giugno: tempo di casa.
La casa, lo spazio intimo di una persona, quel campo che accoglie il corpo, lo spirito e l’anima, dando loro sollievo e ristoro, è un concetto che con il tempo è stato annichilito, usurpato, umiliato da strozzini, costruttori, promotori immobiliari, architetti di contrabbando senza vena e qualità.
Vi racconto tre brevi storie, di tre persone che oggi hanno marcato un po’ la loro vita grazie alle loro nuove case….si proprio oggi che è l’anniversario di quella pasta asciutta che cucinai in una cucina vuota e che mangiai, seduta su di un cartone, poggiandomi su una cassetta della frutta rossa di plastica, che fungeva da tavolino, tra scatoloni, mobili smontati e valigie mezze aperte. (testimonianza fotografica esistente)
Era il 1 giugno del 2002 anno in cui entrai in questa casa vuota e piena di luce e che adesso straripa di vita, racconta sola tutto ciò che le i suoi tramezzi hanno visto e udito. Sfoggia una sovrapposizione imprevedibile d’oggetti con colori insoliti e giocoforza uniti tra loro.Sbandiera al vento le risate e le chiacchiere dei personaggi passati di qua e custodisce tra le pareti tanti segreti…
Le tre storie sono rispettivamente di tre persone di cui :
– una la conosco bene
– un’altra la conosco poco
– l’ultima la conosco di averla vista venerdi e oggi.
Finalmente casa!!!
M77 ha avuto un’infanzia felice, sana e colorata. Ultimo di tre figli, ha goduto di un’educazione obliqua, presente ma non assillante. Il figlio saggio, assennato e giudizioso, dove la prudenza e l’ostinata rifrazione, a volte superflua, rappresentavano i pilastri delle sue riflessioni. Pochi amori, per lui c’era spazio solo per quelle che valeva la pena e che inevitabilmente, avrebbero poi lasciato il segno.
Un cuore a riposo, senza affanni di coppia ma con le porte aperte all’amicizia. Tre-quattro amici, le stesse passioni, lo stesso codice, pronti a editarsi tra loro qualora fosse giusto.
Uno stipendio triplicato in due anni, da quella strana assunzione accettata, per non dare troppa tregua all’inoperosità (secondo i canoni della società), frutto dell’ideale musicale. Un campionatore, un microfono, un demo pseudo-artigiananle non ti danno da mangiare, (o per lo meno è difficile) duro da ammettere ma pur sempre vero.
Gli ossequi del datore di lavoro e l’arrivo improvviso di una segretaria personale. Cronaca di una carriera non annunciata eppure ben riuscita….
Il suo principale, dopo un anno di vana ricerca, gli ha trovato una casa. Bomboniera per un single, con camino e servizio da tè che non si sa mai… terrazza e giardino.
Conseguenze: aumento bizantino dello stipendio e vabbè questi sono per arredarti la casa, scivola con bella firma di penna stilografica, un assegno a quattro cifre con rotondità…da parte del capo che stravede per lui s’era già capito da un pezzo…è anche lui che si fa voler bene….
Domenica c’è stata una prima festa in quella casa, con carne e bruschette sul barbecue, tutti maschi, gli amici che lo hanno accompagnato anche tra le onde più agitate del mare della vita. E oggi primo giorno ufficiale di contratto. Chemical Brothers, Prince, Bjork, Morcheeba e Cure, i tuoi compagni di casa… Sarà il nido d’amore per quella storia importante che tarda da arrivare? Sarà scenario di opere buffe? O sarà il maxi schermo di un lento, intenso film?per la prima volta solo, con i suoi pensieri, le sue gioie, le sue perplessità, la rilassata ricerca della sagoma di una vita che sta prendendo forma….auguri.
cambio casa- cambio vita
A75 è nato, cresciuto e pasciuto in quella città italiana famosa per il suo cielo grigio come la canna di un fucile. Genitori provenienti dalle recondite campagne del sud, in cerca di equilibrio e stabilità, emigrano al nord, quel nord che trent’anni fa sembrava ai loro occhi l’america nostrana. Due figli: stop. Un padre con impiego statale e costanti errori lessicali nelle conversazioni in italiano mondato, la classica mamma-mamma de “ e figlie so piezz e core”, sempre pronta a togliere la forma del capo dai cuscini di tutti. Una scuola tecnica frequentata con svogliataggine e ben pochi risultati eclatanti. Donnine, tante, le più belle della città…40-50-60 ragazze a godere delle sue bellezze e la poderosa virilità campagnola ereditata…
I vent’anni non tardano ad arrivare, i sogni di arredatore durano il tempo di due-tre primavere, quando un contatto, si trasforma in telefonata-vitale, un regalo costoso a chi si è messo a disposizione e d’incanto entrambi i figli parcheggiano le menti e i deretani in una compagnia telefonica in espansione. Ambizioni esistite a metà e mai alimentate, lo mettono in condizione anche di sentirsi felice per quel posto mai desiderato, mai stato covo di pensieri di nessun genere.
I primi anni sono stati in salita, anche con riconoscimenti di livello, la novità tarda a cambiarsi d’abito e il lavoro va avanti. Fino a quando, la noia, dovuta ai profili slavati, le cornici pallide delle giornate tutte uguali, che camminano parallele a una vita sentimentale senza troppi entusiasmi, fa capolinea.Il percorso cambia inclinazione. A75 non tarda a captare i sensori negativi e decide di andar via. Destinazione: capitale. Lasciare quelle amicizie, ghirlande sfiorite di serate passate a bere e a fare concerti corporali, non è poi la fine del mondo. Anzi. E poi avvicinarsi ad un pezzetto in crescita di famiglia, dà sicurezza. Si può fare. Il trasferimento si fa
attendere tre anni, nei quali è in costruzione una casetta tutta per lui, nella periferia romana, commerciale e con tante scritte sui muri. Accetta compromessi tristi ma è obbligato, lo stipendio si abbassa e ricompaiono i turni..che scocciatura… stamattina la sua auto accalcava beni e materiali di vario genere, cinque ore di autostrada a pensare me ne sto andando, cambio città, e passano come flash davanti agli occhi le lacrime materne.
Questa di stasera è la prima notte ufficiale di un cambio di vita, che di mediocre aveva tanto e spera di non avere più molto. I lampioni di Roma con la loro luce gialla, riscaldano gli animi e accendono i sogni, illuminano gli occhi e nutrono sorrisi. Casa nuova di zecca con tanto di serratura cambiata al parking, che non si sa mai… canterai sotto la doccia? e sorriderai mentre ti vesti? Cerchi un centro di gravità permanente, che non ti faccia mai cambiare idea, sulle cose, sulla gente, avrai bisogno….
La casa dei sogni
AN70 è nato nel profondo sud della Spagna, e vive a Sabadell, ridente cittadina catalana a 30 km da Barcellona. Capelli lunghi neri, occhi scuri e sguardo profondo. Ha fatto da sempre il muratore, come suo padre. Due settimane fa per 50 mila euro ha comprato un ettaro di terra, nella frangia boscosa che circonda Manresa, altro paesino medievale a 30 km dalla ciudad condal. Venerdì avemmo la nostra prima riunione ufficiale per un eventuale progetto di casa unifamiliare per quei 10.000 metri quadrati alberati e rocciosi. Io interpretavo la filosofia dello studio in cui venerdì stavo compiendo il secondo giorno di lavoro. Concludemmo la riunione con rispettivo entusiasmo, generato da interessi completamente diversi, da architetto il mio e cliente il suo. Lunedì mi chiama alle 9.00 in punto, drammaticamente affranto. E mi spiega che si è reso conto per casualità, che vige sul suo terreno una legge del 2002, che gli proibirà di costruire, se non presenta un progetto firmato e timbrato entro il 20 Giugno, data in cui la sua proprietà diventerà RUSTICA. Ho chiamamto al comune per accertarmi dell’assurdità ed era vero, tutto vero. Tra venti giorni il terreno perderà completamente valore se non è accompagnato da un progetto ufficiale. Oggi pomeriggio alle 16, sono andata all’appuntamento con le topografe. Due biondine sorridenti mi aspettavano con un furgoncino bianco, jeans e magliettine scollate, C’erano 33 gradi di ola di calore. Siamo andate a fare il sopralluogo, lì sul quel terreno con un giovane proprietario e tanta storia tra gli alberi già….
il cliente, il padre ed io, abbiamo lasciato le topografe lavorare e siamo andati a studio. Poesia dei materiali, paesaggio favorevole, vaneggiamenti sul nord e il sud, provenienza del sole, dislivello complicato, movimenti di terra, sintesi di progetto possibili, schizzi, numeri, euro gialli e verdi, e una firma qua e una là. Il progetto è stato venduto per 22.000 euro. Ammazza ci so proprio fare……
1 giugno tempo di case…..
Una risposta a 1 giugno