mi sono appena svegliata..e sono le 13.21, raga che pacchia!!! ho riletto il post scritto ieri notte sotto l’effeto di simpatiche sostanze, e ci sono una barca di errori! però noto con piacere che ve lo siete sciroppato tutto. good!
tra una parmigiana e un taglio di capelli, i post del viaggio ecc… mi rendo conto che il blog non sa ancora esattamente come sono trascorsi gli ultimi mesi.
Inizio la pagina di oggi e sono le 22: 56, entre pitos y flautas, scrivendo quello che in mente tarderò almeno una ora…per cui il post cadrà nel 24 ottobre
Canzone in cuffia per iniziare a scrivere PRIDE, IN THE NAME OF LOVE.
Già so che verso l’una cambierò genere, anzi a questo punto oserei aprire un piccolo dibattito
Tipo: diteci che musica ascoltate la notte e così arricchiamo le nostre conoscenze musicali, vediamo se la parmigiana di melanzane veramente mantiene il primato dei commenti e della partecipazione al post…oppure no.
Stamattina mi è arrivato un mail che diceva riferendosi agli ultimi post e relativi commenti
“parmigiana 6 – biennale 0.” Troppo figo!!!
Any way.
Riepilogo professionale ultimi mesi:
da novembre 2005 ad agosto 2006
ho lavorato nella Vodafone come architetto. Disegnavamo i nuovi negozi e seguivamo tutti il procedimento dalle prime riunioni con i clienti, preventivi provvisori e definitivi, contrattazione delle imprese di costruzione. Sopralluoghi iniziali In tutta Spagna e direzione dei lavori in cantiere. Nello stesso tempo nell’inverno sono iniziati i lavori nel mio cantiere di restauro, un lavoro preso per aver vinto un concorso privato a 5, con un buon progetto di restauro. E nel free time ho fatto delle sculture che hanno avuto il loro esito, alcune vendute altre scambiate con altre opere di vari “artisti” della scuola. E mentre le mie esperienze di lavoro mi portavano su e giù per la Spagna, passavano e spassavano amici italiani in visita a Barcellona e mi dedicavo un po’ a fargliela scoprire nei suoi angoli più segreti… e a fargliela bere in pastosi bicchieri di sangria… A giugno visto che gli impegni lavorativi andavano scemando, mi iscrissì al BAC Barcelona Architecture Course, i cui docenti erano personificati da Nouvel, Tagliabue, Ferrater, Perrault, Chipperfield.
Nei mesi che vanno da gennaio a luglio, ho avuto un sovraccarico di lavoro incredibile, aiutata dal fatto che l’eliminazione del tabacco dalla mia vita, mi ha portato ad uscire meno le sere e quindi automaticamente mi ha fatto guadagnare mattine libere e non perse a dormire.
Poi arrivata l’estate viva, i lavori nel mio cantiere erano terminati e nella vodafone, campi direzionali da Barcellona a madrid, avevano procovato una interminabile pausa dei movimenti immobiliari e non entrando locali, nella VDF, non c’erano progetti.
Dopo aver passato gli ultimi 4 mesi, temporeggiando su internet e senza avere la benché minima soddisfazione professionale, a parte il corso di architettura, ho dato un calcio al lavoro che mi rendeva 2000 euro netti in busta paga. E mi piace scriverlo perché sono consapevole che è stato un atto di coraggio, pieno di ideali e con scarso accanimento verso i numeri economici.
Nel senso che ero pronta ad entrare a lavorare in uno studio di architettura e a prendere uno stipendio inferiore, perché quelle cifre, le raggiungi col tempo ma non in entrata, ti ci fanno arrivare ma moooolto lentamente.
Any way
A luglio dicevo, “lasciai la vodafone” un lascito lo voglio definire perché in definitiva su soft e non me ne accorsi nemmeno io…
Es decir: a fine giugno in una riunione importante con i nuovi capi di Madrid, feci presente che se non ci fosse un aumento del carico di lavoro, nei prossimi mesi, io ci avrei pensato prima di rimanere nell’impresa. Dopo la vittoria del mondiale mi misi in malattia, accogliendo con un mese di ritardo, la richiesta del mio medico (si, lei a me) “ ma perché non te cojes unos dias para ansiedad e stress? Rifutai e dopo un m
ese le chiesi se la proposta era ancora valida. (3 settimane in cui mi hanno visto da parte della VDF, in perfetta forma fisica nelle strade di Barcellona)
Al ritorno, il licenziamento, sostava sorridente sulla scrivania e con una dolce fanciulla a spiegarmelo.
Ci fu un momento di sbandamento da parte mia. Me l’aspettavo ma non così presto…
Avrei potuto avere pazienza e aspettare che arrivassero altri mesi in cui saltavo da un cantiere all’altro della VDF in giro per le belle città innevate del nord. E non tirare tanto la corda, ma tanto non mi aveva mai entusiasmato giocare con i mobili-Lego della VDF. Vedi post primi di novembre 2005
Ma no, ogni giorno pensavo che non potevo fare altrimenti…avevo appena concluso il BAC, e dopo quelle conferenze così spettacolari, la voglia di fare architettura tirava mas dello stipendio. Fosse anche solo gratis, facendo concorsi, avevo voglia di progettare.
Il giorno stesso del licenziamento me ne andai al mare con Irma. Fu una mattina stupenda!
Vedi post agosto 2006
I giorni che seguirono ad agosto tra i vespri del mattino con i video di Cannavaro & company, e ospiti vari in visita qui a Barna, riuscii ad organizzare con moltissimo entusiasmo, un meritato viaggio dall’altra parte del mondo: in Australia.
I 25 gg attraverso Cairns, Brisbane, whitsunday, ayers rock, Melbourne e Sydney, sono stati meravigliosi.
E al momento a parte che nella mia memoria, sono anche impressi nella pelle con un tatuaggio che li rappresenta, un piccolo squaletto, che mi ricorda quello che in un immersione, nella barriera corallina, mi passó a meno di un metro. Del viaggio se ne è parlato e se ne parlerà ancora, perché non ho finito il resoconto…quindi oz-stop.
Ci siamo quasi dai un ultimo sforzo e arrivo ai giorni nostri.
Il 14 settembre alle 5 del pomeriggio sono rientrata a casa dopo aver preso per una settantina di ore ben 12 voli in 25 gg. Il calcolo è approssimato ma mi sembra davvero di essere vicina ai numeri esatti.
Avendo speso nel verde continente una cifra di soldi, fuor di luogo , senza fare grandi cose..tra l’altro…
Dopo aver sbirciato in internet posizioni e estratti conti, per sollevarmi, L’idea che ebbi prima di ogni altra, fu quella di non vivere di rendita nemmeno un giorno, fare quello che si presentava, prima di incontrare un impiego che mi piacesse veramente.
lavori saltuari e colloqui salutari, che innalzano l’ego
alle 9 del mattino seguente chiamo all’agenzia di hostess, che negli primi anni qui a Barcellona, mi ha tolto da situazioni difficili economicamente. Mi danno un mese di promozione con la compagnia ONO, compagnia di telefonia e internet.
Senza sapere di che si tratta accetto. Nel briefing del primo giorno mi spiegano che ONO si presenta ai possibili utenti attraverso bottiglie d’acqua in vetro chiaro, per sottolineare la trasparenza dei suoi costi.
Per 13 giorni abbiamo scaricato camion e camion di bottiglie d’acqua citofonato a non so quante famiglie, lasciando nell’androne bottiglie con le etichette di ONO. la prima settimana ci dettero un solo uniforme, bianco. per cui dopo i primi giorni, il pantalone era lercio. la mattina con l’MP3 che mi sparavo in cuffia, guardavo gli altri tutti belli e profumati nel metro e osservavo i miei pantaloni da scaricatore di porto, con i risvolti neri, perchè essendo grandi toccavano la strada, e pensavo che fino a 3 mesi fa ero ben truccata, con uno stiratissimo taller accompagnato da camicia ben inamidata, tra l’altro non stirata da me, e gestivo lavori importanti. Pensavo e sorridevo, anzi, sghignazzavo, per la fortuna che ho, nel sapermi reinventare vite, situazioni senza annoiarmi mai ed essendo ogni volta fiera delle esperienze fatte.
Ma ONO c’è in Italia? E le fanno ste cazzate?? Il 13º giorno ho chiamato e rinunciato al resto dei giorni.
Con un sms ad un amico e due curriculum e una telefonata, sono riuscita a fare ben quattro colloqui e mi hanno preso in tutti.
· Uno studio di architettura, con un nome almeno qui in Sp
agna, 1400 euro da scaricare tasse, orario flessibile, ubicazione da favola, quasi sopra la scuola di scultura.
· Un altro studio pagava meglio, 1600 euro da scaricare tasse, ubicazione rambla cataluña, perfetta da casa, lavori mediocri. Soprattutto progetti esecutivi di altri studi.
· Minim, cercatelo su minim.es, bella impresa di architettura d’interni, stipendio medio tra i due precedenti, prospettive professionali, contratto a tempo indeterminato da subito, orario da incubo, fino alle 20 di sera compreso il venerdi.
· Dulcis in fundo CLAR, una impresa costruttrice che si occupa di restauro. Ed è qui che non avuto dubbio.
il mio nuovo lavoro
La mattina in cui vidi l’annuncio in internet, della Clar, stavo abbastanza male, con la gola ed ero raffreddatissima, reduce già da 4 gg di antibiotico.
Chiamai senza pensarci un attimo e impulsivamente sia io che lei, la tipa che mi rispose, prendemmo appuntamento per l’ora di pranzo, lì negli uffici della Clar, di fronte al mare.
Per una di quelle circostanze della vita, alle 14 negli uffici della clar, c’erano tutte le persone che decidono per una nuova assunzione e mi fecero il colloquio in 3. . All’ultimo colloquio, ci ero andata con le scarpe da ginnastica, mi si erano rotti i sandali e altre scarpe estive non ne avevo. Presentai il mio progetto di restauro appena concluso in luglio, parlai di me, dei miei entusiasmi professionali e dell’interesse sempre rivolto ai restauri e le reabilitazioni. All’improvviso durante il colloquio, avendo l’apparato nasale bloccatissimo, ho dovuto mettere la mano nella borsa prendere un fazzoletto e farmi una soffiatina di naso lì davanti a loro. Poi non vi dico, il cellulare non lo avevo spento e quindi nel mezzo del colloquio ha suonato, non vi dico la musichetta…. Ho chiesto scusa e pensavo di averlo spento quando ha risuonato una e un’altra volta ancora, quando poi l’ho spento per bene.
Insomma un colloquio fantozzzziano. La sera alle 8 mi hanno chiamata e mi hanno fatto l’offerta economica a parte telefono, (ragazzi dopo l’utilizzo del telefono della VDF, spesare le comunicazioni tra amici e i messaggi in Australia, col mio proprio credito, cominciava a farsi cosa cara….) pc portatile e auto (dovrò prendere la patente), e ticket restaurant, lo stipendio devo dire che non è male, superiore alla VDF, cosa che non avrei mai creduto.
Clar.es se volete sbirciare. Mi incorporo il giorno 2 novembre, ho dato 15 giorni di preavviso, a che cosa mi domando io? Vabbè c’è il viaggetto a Napoli di mezzo e poi devo far mente locale su certe cose.
il primo cantiere in Rambla
Quando andai a consegnare la documentazione per il contratto, negli uffici, visto che avevo un paio di mattine libere, chiesi di cominciare ad andare a vedere uno dei miei cantieri.
Venerdi sono andata a vedere i 500 metri quadrati che dovro restaurare e rehabilitare in 3 mesi e mezzo, per creare i nuovi uffici del comune di Barcellona, al numero 130 della Rambla.
Le parti dell’edificio antico da restaurare sono fantastiche, decorazioni in legno e in gesso, da recuperare un po’ ovunque, pavimenti dell’epoca modernista, con disegni floreali coloratissimi, e vetrate, mosaici.
Posso contrattare le imprese che voglio per lo svolgimento dei lavori!!! Stupendo!!! 450.000 euritos da gestire nel migliore dei modi, perché quello che avanza…..è dell’ impresa!
Quindi oggi fino al giorno 1 sono in vacanza! 27-1 nov Napoli. E dal 2 comincerò a lavorare.
questo è quanto.
il blog è anche questo dilungarsi….
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