Ieri sera sono tornata a mezzanotte circa, a casa. L’unica che ho. quella qui a Barcellona. Da Napoli. specifico perchè dopo 7 anni di permaneza, la gente continua a chiedermi sei a casa? parlando della casa dei miei…
È stato un ritorno difficile, triste.
Non ho pensato che gli orologi non avevano ancora l’ora legale, e quindi , stamattina, alle 6.30 ero già docciata e con caffè nelle vene. Per questo sono qui a scrivere. Mi avanza un’ora, accipicchia, comincio bene.
Dicevo Napoli = triste.
I titoli dei giornali, li avete letti tutti no?potrei astenermi dal commentare. Ma come si fa a tacere? Come si fa a non urlare?
“Violenza nelle strade. Ragazzini che sognano di diventare killer. Boss che si fanno imprenditori. Coca a ogni angolo. Rifiuti ovunque. E la politica non ha risposte per una città senza più speranza.”…..
E indulto o non indulto, voti presi dai parenti dei carcerati o no, amministratori locali che sbadigliano su tutto, e politici da quattro soldi, forse l’esercito in città, non sarebbe solo una vergogna, ma anche una soluzione, almeno alla paura della brava gente, che vuoi o no, rappresenta una percentuale importante. Si, stavolta a Napoli, ho avuto paura perfino io. L’emergenza rifiuti non aiuta certo a stare allegri. Non capisco che hanno in più rispetto ai napoletani, sti cazzi di catalani, che sempre sono così ben organizzati., vertederos, recojida de basura neumatica, riciclaje total. A che servono le buone esperienze altrui se non a prenderne spunto? Comunque, tra una occhiata amara e l’altra, ero troppo impegnata al fronte di sguardi amici, diviso in cenni di approvazione e sorrisi semplici, dovuti all’ascolto, di qualche racconto australiano e qualche aneddoto barcellonese.
Mani da stringere, abbracci e sfregamenti di stoffe, attriti di guance e guance, un sole tutto napoletano, e il Vesuvio lì…a via Caracciolo, ben incorniciato e immutabile.
Ormai tornare a Napoli, e vedere amici, mi porta stress, vorrei quadruplicarmi pèr stare con tutti. Ma soprattutto stavolta, mi pento di non essere stata abbastanza con i miei. Poi salgo sull’aereo a Fiumicino, appoggio la testa oblò, e mi sento in colpa, per aver avuto, magari una cattiva gestione della mia presenza.
comunque..per chi non avesse perso il filo del blog, oggi, ci sono tre grandi novità:
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inizio a lavorare in CLAR.
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inizia il primo di 4 mesi, con una nuova compagna di casa: Francesca
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in queste ore, inizia il viaggio di Alessandro, dall’Australia, verso l’Europa, e anche verso me.
vorrei essere felice, son tutte cose pòsitive, ma le preoccupazioni di differente natura, prendono il sopravvento.
magari è la stanchezza.
3 risposte a Ieri sera sono tornata