Poema XI:
Molta follia è il più divino senno
A un occhio perspicace;
Molto senno, la più assoluta follia,
È la maggioranza
In questo, come in tutto, a prevalere
Approva e sei sano;
Obietta – sei subito pericoloso
E trattato con catene.
Emily Dickinson.
finalmente un post scritto, come tanti anni fa scrivevo veloci mail….in un internet point. Quello di Dressanes, sulla Rambla, per essere precisi, il ticket si fa automaticamente nella macchinetta, adesso. Tela marinera, come cambiano le cose. E per dirla tutta, il 50% dei tasti di questa tastiera non esiste, non si leggono le lettere. troppe pigiatine.
Che faccio io in un internet point? aspetto che si facciano le 18.15 per andare dalla dottoressa a farmi trascrivere un farmaco che unao specialista mi ha dato ieri. 4 visite in 3 settimane. lei che m vede in genere 4-5 volte l’anno.
un post scritto in internet point, è adatto a sfatare, quell’aureola di grande chica, che affettuosamente, molti dei miei amici e qualche lettore mi dà.
ma si. abbandoniamoci, in questo luogo così anonimo, affacciato alla fine di una rambla così affollatta in questo pomeriggio estivo di giugno. Chi se ne frega, tanto se non mi hanno cacciato fino ad ora, da PA per la scarsezza (scarsità???) di argomenti di architettura, dubito che lo faranno proprio adesso.
Ho molto rispetto per la parola depresso, che deriva dalla parola depressione. ho sofferto di questa cosa,in maniera seria nel lontano 98 per un mese, fu un freddo gennaio. E mi curai per altri 4.Quando andavo in farmacia con la ricetta per i medicinali e il farmacista gurdava il cerchietto in alto a destra con l’età, 23 anni, mi guardava e mi chiedeva, con un’aria turbatissima, è per te? , il si, non mi usciva, annuivo solo muovendo la testa. Mi capitava in tutte le farmacie in cui andavo…chissà che botta doveva essere…. quel farmaco. Poi la mia famiglia nella quale siamo tutti un pò squinternati, chi più chi meno, (si salva solo Zena) e la laurea mi tennero troppo accupata per ammalarmi nuovamente e in realtà non ce ne furono motivi. Poi 7 anni a BCN, che figata ragazzi, vivere qui. quanti colori, persone, studi, lavori, cantieri, mattoni, e candeline e primavere e ospiti e ballate, risate.poi…….. un giorno…
Irene, la mia dolce psicologa, (che frequento da marzo) che fa slittare su e giù il pomo di adamo, quando le racconto cose particolarmente tristi o vede che davvero sto male, mi ha consigliato di parlare con Cristina, la mia psichiatra, da ieri alle 6.30, per farmi prescrivere qualche farmaco.
Ma si buttiamo nel cesso altri euritos, invece di risparmiare per il viaggio, ognuno si diverte come può…
gli scompensi del sonno, mi hanno alterato i circuiti celebrali. sembra che non ci stia con la testa. non ho concentrazione, sono lenta, nervosa e soprattutto, piango dappertutto, per strada, in metro. senza vergogna alcuna.
Giordana deve rientrare e rapidamente, non ha senso stare così. nessuno. Ho un sogno da realizzare alle porte, tra circa una novantina di gg dovrei partire per vedere il mondo com’è…sto lavorando a progetti interessanti con amici, stressati anche loro a dir la verità…ho un mucchio di cose belle da fare qui a Barcellona e qualche persona interessante con cui chiacchierare. ho un sacco di Ribera del Duero da bere, e musiche esotiche da ballare, libri da leggere, spiagge da consumare, 3 finesettimana in Italia in 30 gg. L’unico ragazzo che possiede i miei pensieri, ha appena fatto una piccola pazzia per me, ed era tanto che non ne facevano, ma che succede allora? una delle analisi fatte, dice che la mia iperattività miscelata alla mancanza di sonno, può provocare disturbi dell’umore.
non posso perdermi per motivi che non esistono. non mi manca Nulla. cazzo ho un blog, in cui mi leggono 400 persone al giorno.
Insomma mi piacerebbe rientrare nella mia vita come Celin Dion entra in that’s the way it is, yeahhhh!
2 risposte a finalmente un post scritto,