Dopo aver pagato il prezzo politico di 70 centesimi di euro, un ottimo caffè alla caffetteria dell’ordine degli architetti di Barcellona, sono scesa giù nella libreria. Luogo in cui dovrei entrare religiosamente senza carte di credito addosso.
mi dirigo verso la sezione guide di architettura, individuo subito le teNeues, prendo quella su Tokyo (città della quale ormai so tutto o quasi…:-)))) e quella su Shanghai, piccole e fatte bene, ideali.
poi a lato de la cassa, ci sono le riviste, mi fermo per sfogliarne qualcuna sui restauri e sento una voce molto famigliare!
Mi giro e vedo che c’è un architetto, che mi ha dato nei mesi scorsi un filo da torcere, in un cantiere, che neanche si può descrivere.
Lo saluto, que tal como estas e bla bla… gli mostro le guide accenno al viaggio, si incuriosisce, approfondisco la cosa (ho tempo e non mi dispiace affatto parlare del viaggio, come sempre, del resto), mi tempesta di domande e mi chiede la mail, per tenersi aggiornato sui miei spostamenti, ci scambiamo bigliettini da visita privati. (quando lavoravo in CLAR lui aveva il mio tel di impresa, non valido adesso chiaramente)
carina sta cosa.
ho organizzato, un aperitivo italiano con 10 persone in un posto italiano che nemmeno conosco, ma mi fido di Daniele.
alle 20.30, metro hospital clinic, che c’è c’è, e chi non c’è non c’è.
besotes
9 risposte a Dopo aver pagato il