Tokyo ora locale 21.03
In realtà non posso descrivere ancora per benino la città, in quanto l’ho vista veramente poco. Cosa ho fatto in questi giorni? Innanzitutto il fuso mi ha scombussolata alla grande, quindi mi sa che ho dormito quando c’era da dormire per l’orologio europeo e anche per quello giapponese. Ieri mattina alla grande ho pattinato tutto Omote Sando e parte del quartiere di Ginza, dove sono concentrati gli edifici delle audaci firme giapponesi e strarniere. Oggi ho passato tutto il girno in ostello, preparando l’intervista per Kuma, che faremo domenica. Il mio interprete giapponese, col quale ho avuto un meeting oggi, mi ha dato prova del suo spettacolare dialetto napoletano e della sua dolcezza, nel dirmi che non vuole nessun compenso per le interviste e che lo fa per amicizia. ma si dai, sto viaggio sta sotto una buona stella.
Altra cosa importante, ci saranno 30 persone nell’hotel, tra italiani e spagnoli?Li conosco tutti e tutti sono al corrente di architecTour e anche loro chiedono le magliette! Ma si sembra di stare a casa, io al pc e la gente nella hall che passa e spassa e mi offre caffè e chicchiere. Stasera io e 4 milanesi abbiamo fatto addirittura una lavatrice mischiando i nostri indumenti. Ho deciso che deve essere un viaggio pulito niente a che vedere con i ritmi sciatti di Barcellona che ben mi contraddistinguono…scherzo.
Per cui il tempo per studiare intervallato più volte si è quadruplicato. anyway que le vamos a hacer?
Pietro travelbaila, me lo aveva detto:” passerai un sacco di tempo chicchierando con la gente, stando al pc per la tua pagina web e riposandoti e farai veramente poco la turista.il minimo indispensabile. TUTTO VERO. Dopo che tutto l’anno i romani hanno invaso la mia vita, qui a Tokyo, quando credevo di essermene finalmente liberata, tò n’artro romanaccio. abbiamo cenato insieme e tra poco andiamo a ballare con altri 5 spagnoletti mezclados, asturiani, valenziani e madrileni. Evvai!
per rispondere a Stefania, la foto con Takashi che mi abbraccia l’ho messa apposta, è bello mettere le cose con tenerezza dappertutto. E un abbraccio felice e sereno come è stato lui accogliendomi e tutti gli altri giapponesi, dei quali la mia idea se era buona adesso è ottima. E vero sono sola in viaggio, ma sono forte, audace e so badare benissimissimo a me stessa, puoi stare tranquilla!
il primo giorno sono stata da sola tutto il giorno senza proferire parola con nessuno, aspettando che Takashi uscisse dal lavoro, e lì cominci a capire che sarà senz’altro anche un viaggio all’insegna dell’introspezione….giuoco-forza.
ma perfino a questo mi sento preparata.
le foto degli edifici di Omotesando le metterò on line non appena avrò tempo, così come la descrizione di questo alloggio “reale” in cui mi trovo, e delle persone che sto conoscendo, e delle squisitezze che sto mangiando (sempre con le bacchette giuro!)
a presto people!
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