è da più di una settimana che volevo fare il punto della situazione , su come mi sento dopo il viaggio, ma non ci riesco.
probabilmente, DANTE sa spiegarlo meglio di me.
DANTE ALIGHIERI
DIVINA COMMEDIA
INFERNO CANTO XXIV
si leva, e guarda, e vede la campagna
biancheggiar tutta; ond’ ei si batte l’anca,
ritorna in casa, e qua e là si lagna,10
come ’l tapin che non sa che si faccia;
poi riede, e la speranza ringavagna,
veggendo ’l mondo aver cangiata faccia
in poco d’ora, e prende suo vincastro
e fuor le pecorelle a pascer caccia.
ESTATE
tra una manciata di ore, avverrà il solstizio d’estate, la stagione degli amori e dei divertimenti, quella stagione che ho inseguito attraverso 4 continenti negli ultimi 8 mesi.
quella stagione in cui i raggi del sole ci cambiano il colore della pelle e gli occhi chiari risaltano ancor di più.
Oggi un aereo della easy jet, mi porterà a BASILEA, nella fresca e precisa Svizzera. la settimana scorsa ero ad Hamburg e a fine mese sarò a Torino.
Sembra che la trafila degli aerei e delle valigie fatte in fretta come sempre ,non ha tregua.
eppure sono stanca, se vado e vengo è solo perchè mi sono prefissa di dare importanza ad una storia che ha ottimi presupposti .
….Ancora un’altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi…..
la stagione dell’amore BATTIATO
in certe notti in cui sono sola, e ho voglia di vedere qualcosa, giacchè la mia antenna parabolica non dà più segni di vita e la televisione spagnola va vista solo in certe sere come questa quando c’è un buon calcio, (già sento odore di germania-italia in finale), guardo you tube.
guardo in fin dei conti quello di cui ho più voglia.
qualche stralcio delle commedie del grande Eduardo, qualche documentario di architettura o come stasera video musicali.
STRANI GIORNI
FRANCO BATTIATO E CARMEN CONSOLI
http://www.youtube.com/watch?v=dnjkGtnmCjg
In nineteen forty five I came to this planet
Ascoltavo ieri sera un cantante, uno dei tanti,
e avevo gli occhi gonfi di stupore nel sentire:
“Il cielo azzurro appare limpido e regale”
(il cielo a volte, invece, ha qualche cosa di infernale).
Strani giorni, viviamo strani giorni.
Cantava: sento rumori di swing provenire dal
neolitico, dall’Olocene.
Sento il suono di un violino e mi circondano
l’alba e il mattino.
Chi sa com’erano allora il Rio delle Amazzoni
ed Alessandria la grande e le preghiere e
l’amore? Chi sa com’era il colore?
Mi lambivano suoni che coprirono rabbie
e vendette di uomini con clave.
Ma anche battaglie e massacri di uomini civili.
L’uomo neozoico dell’era quaternaria.
Strani giorni, viviamo strani giorni.
Nella voce di un cantante,
si rispecchia il sole,
ogni amata ogni amante.
Strani giorni, viviamo strani giorni.
E logicamente mi viene in mente il mio viaggio, non ci vuole il libretto di istruzioni per capirlo. A parte che non mi si leva di dosso.
penso a come mai guardando machu picchu, viene in mente solo la fantastica dinastia che lavora e produce in un continuo divenire florido.
penso al perchè osservando i templi di Ankor wat, immaginavo solo le celebrazioni a cui accorrevano numerosi fedeli, con lo strascico di eleganti abiti orientali.
penso che forse siamo noi quelli che vivono strani giorni, dove il cielo si colora di fumo e a volte non si sa bene perchè.
Sento il suono di un violino e mi circondano
l’alba e il mattino.
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