DOPO 45 GIORNI A DUBAI ARRIVA IL
PRIMO RELAX…
probabilmente ancora non sono riuscita a dare una definizione al mio lavoro all’interno del DUBAI METRO PROJECT. In effetti io mi trovo sll’interno di un team di supervisori, il cuo compito e’ quello di controllare l’operato delle sub-contract. mentre si controlla minuziosamente un progetto esecutivo si apprende tantissimo, sia per il metodo usato, per le tecniche, per l’aspetto concettuale e formale. Personalmente trovo anche affascinate, lavorare in un’altra lingua esporre i problemi, fare le riunioni ( le battutine), correggere dei dettagli e prima cercare il significato di qualche parola sul dizionario. per la prima volta dopo 45 giorni ho trovato una dimensione di relax, dettata dal conseguimento di vari obiettivi.
primo in assoluto : liberarmi del mio primo team leader, ci sono riuscita senza chiederlo, infatti per virtu’ del destino ci hanno trasferiti in un altro ufficio e cambiato di gruppo.
seconda questione da risolvere l’autista: ne ho cambiati vari e nelle settimane in cui non ne avevo uno, lo stress mi corrodeva. Non so chi abbia la facolta’ di approvare le assunzioni nella compagnia emiratina ufficiale dei taxi, fatto sta che non spiccicano una parola di inglese, il che e’ sufficiente per farli restare a casa al calduccio. da due giorni lo stesso impiegato della security del Compaund dove vivo, che mi aveva trovato la stanza nella quale vivo, mi ha anche trovato un autista. Educato quasi alla maniera occidentale oserei dire, inglese parlante, distinto con un auto bella, spaziosa e pulita e ha anche gli stessi occhi di Antony Delon. Non ci credo di aver trovato un autista. ieri ci siamo accordati sul mitico prezzo settimanale di 80 euritos! Il mio stress se la cosa dovesse durare potrebbe, non dico azzerarsi, ma “bajar el liston muchisimo!”
terza situazione da risolvere, con il mio io. Dopo un duro lavoro di introspezione e una lacrimosa consulta con il partner, finalmente ho deciso la mia permanenza in terra araba quanto durera’. Ma non lo sveliamo…perche’ non si sa mai. (SUPERSTIZIONE NAPOLETANA)
il quarto punto ahime’, rimane irrisolto e riguarda la delicata questione della mia salute, circolazione, peso e cc…. Trovare il tempo per dedicarmici e’ davvero una cosa ardua.
Il quinto non e’ un obiettivo da perdere di vista, ma non e’ nemmeno primordiale, e riguarda le scritture dei miei due libri, la raccolta delle interviste e il resoconto del viaggio RTW. Con una accurata scaletta e un po di impegno dovrei riuscire a dare una base ad entrambi gli scritti.
Oggi ho scoperto che qui esistono le minipringles. Era gia da tempo che volevo scrivere un post sugli snack al lavoro. ‘e un aspetto da non trascurare.
Che snack mangiate?
uno yogurtino? a che gusto? solo caffe’ e sigarette? Un kitkat? una mela-pera-banana?
oppure sgranocchiate il mitico pacchettino di creackers? Biscotti o gallette di riso?
Qui esistono anche le minibustine di m&M, le noccioline ricoperte di cioccolato che sono state quasi quotidianamente con me, durante viaggio dell’anno scorso. ma non le compro perche fanno ingrassare. adesso ho un fidanzato…devo badare alla linea per mantenerlo!! hihihihi
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