LIFESTYLE

LIFESTYLE

HAMBURG:First impressions of Earth

Ieri mi sono svegliata verso le 8 e Stephan era già sceso da un’oretta. Attraverso la grande vetrata del salone ho sbirciato il giardino e le case circostanti, in cerca di non so cosa e mi si è disegnato un sorriso ambiguo sul viso, al vedere tutto bianco.

Sara meglio abituarsi a quel bordo di condensazione fatto di bollicine intorno ai vetri del balcone.

Sarà meglio abituarsi ad un cielo compunto, privo di sfumature e di personalità.

Sarà meglio abituarsi alle temperature amiche dello zero, ai guanti, agli scarponi e alla nuvoletta fumosa che ti esce da bocca, quando respiri appena messo il piede fuori dal treno metropolitano.

Ma…

Sarà anche bello abituarsi a scendere di casa 30 secondi prima che passi l’autobus, attraversare la strada e lanciarsi dentro e dire Guten Tag all’autista.

Sarà bello abituarsi a chiedere informazioni alle personcine incappucciate con le guance rosse che tergiversano perché hanno voglia di parlare, prima di dirti che devi andare a destra e poi subito a sinistra.

Sarà strano sentirsi osservata nel vagone, come viene guardata una tedesca nella metropolitana a Napoli. E stranamente tutti sorridono. Uguale.

Attraversando strade piene di spogli alberi neri, tetti spioventi e architettura ecclesiastica in stile gotico, mentre la mano che agguantava la guida stradale si gelava, sono finalmente arrivata al consolato. Mi devo abituare al fatto che le strade qui non sono immense come a Barcellona, dove attraversano quasi per intero il nucleo cittadino, qui sono molto più brevi.Non sapevo il numero del consolato e cercavo una grande bandiera bianca , rossa e verde che sventolava. Ed eccolo il grande tricolore esposto al freddo, moscio ma fedele al suo fine.

Non c’era fila. Non sapevo se esserne felice o meno. Un tipo egiziano con la pretesa di sentirsi italiano parlava correttamente con inflessioni inclassificabili, mentre il tipo tarchiato che c’era dietro il vetro a rispondergli, aveva un netto accento del sud, forse calabrese. Anche lui gote rosse stile tedesco accaldato.

Ho aspettato il mio turno, mentre guardavo i volantini del centro italiano di cultura, dove domani ad esempio proiettano Caos Calmo, sbirciavo altri quotidiani come il corriere italiano, il periodico straniero più venduto all’estero.

Nel dormi veglia, prima di andarsene Stephan mi aveva chiesto ” sai cosa devi chiedere al consolato?” ” si”

“mi raccomando, non ti sbagliare, devi chiedere quali sono i tuoi diritti e doveri come cittadina qui ad Hamburg…” frase che ha mi ha provocato una gran risata per il suo stile decisamente crucco.

Ho ripetuto la frase al calabresotto e come prima cosa mi ha detto di andare al comune a iscrivermi come residente e fornendo un indirizzo preciso di dove alloggio.

Stessa identica procedura che in genere si fa a Barcellona.

Nel pomeriggio mi sono iscritta alla scuola Colon. Per iniziare il corso di tedesco, lunedì prossimo. La signora con i capelli raccolti uno scignòn biondo-bianco mostrando degli eleganti orecchini di perle, che ci dava informazioni, non si è degnata di proferire nessuna parola in inglese, ma continuava a parlare in tedesco e Stephan traduceva, come il suo solito, solo il 15%, ad un certo punto ha cominciato ad elencare dei paesi e al volo ho capito che si trattava delle nazionalità dei miei compagni di classe.

Corea, Giappone, Ecuador, Turchia, Bangladesh e grazie a Dio un ventenne finlandese.

La Colon, è la migliore scuola della città, anche abbastanza cara, e per non essere totalmente impreparata, questa settimana mi sto studiando la prima lezione del libro di corso. I prossimi mesi sarò quindi impegnata a trascrivere e riordinare la raccolta di interviste ArchietcTour e la stesura dei capitoli del libro di viaggio RTW.

La vita a due: molte mie amiche mi hanno detto che la convivenza quando è fatta con la persona giusta è fantastica e ci voglio credere. È la prima esperienza per entrambi ed attualmente siamo nel tipico momento del come vuoi tu amore, ma no come vuoi tu, decidi tu, ok se ti fa piacere, cosa vorresti per cena ecc….. 😉

Abbiamo smaltito le 4 valigie e gli 8 scatoloni, provenienti da Dubai, da Roma, da Barcellona e al mettere in ordine, mi sono accorta, come tra le mie cose primeggiavano gli oggetti per la casa: tessuti per decorare, porcellane, oggetti di viaggio e pochissimi vestiti. In cambio l’intera collezione di sciarpe colorate e cappelli stravaganti.

Ieri con l’aiuto della mia amica Lara, cercavamo un centro estetico in internet, punto base di riferimento per qualsiasi che donna cambi città, e a pochi passi dalla scuola Colon, ne abbiamo scovato uno nuovo di zecca, almeno così si vedeva dalle foto.

È d’obbligo mettere il link di questo posto e guardare come spiegano i prezzi della ceretta inguinale ( passwre col vettore sulle bandierine) e imperdibile il click su rasur tortur. Cliccateci.

http://www.senzera.com/main/startseite/

First impressions of Earth

Non so cosa sentire esattamente, euforia, spavento, confusione.

Un miscuglio di sensazioni contrastanti e pure così logiche tutte. Ieri abbiamo visto ancora una volta IN THE WILD e la voglia di viaggiare selvaggiamente per il mondo è sempre lì costante:tramonti sfumati di rosa e viola, spiagge incantate e incastrate nell´ázzurro, paradisi acquatici in compagnia di squali, ripide nel kayak, montagne da scalare, glaciali da scoprire, sospette aquile reali e morbidi elefanti, cielli stellati, occhiali da sole, creme al cocco, sate con salsa di noccioline, deserti e cammelli, templi e preghiere, frati buddisti ed eleganti gheishe La paura di una vita stabile è di gran lunga superiore al cielo grigio di questa città romantica, ma la scrittura del mio libro mi salvera´ almeno per i primi tempi.

E poi Stephan è malato come me di viaggi, (solo che la sua malattia è affetta dalla prudenza) ed infatti già abbiamo in tasca i biglietti per mete europee come Vienna a marzo e Parigi ad aprile.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

22 risposte a LIFESTYLE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *