La fotografa che diventò modella.
Maggio mese di compleanni, dei primi calori, delle gote rosse, delle creme fresche che proteggono, dei concerti all’aperto, dei fiori, dei primi bagni a mare, dei 36 gradi ieri ad Alghero.
Sta finendo maggio e che maggio italiano! Scandali, controscandali e risate al sapore di lacrime amare in un’Italia che fa pena veramente a tutti. Soprattutto a quella Catalogna che negli ultimi giorni utilizza il faccione del primo ministro italiano per una pubblicità negativa, che invita ad aprire gli occhi sulle possibilità anticrisi e suggerisce appunto di non votare chi l’ ha creata.
Quanto colore, quanti pettegolezzi, quante strisce d’inchiostro virtuale, quante domande senza risposte.
tutti a farsi domande, ma questo governo non si è certo creato da solo.
che succederà, e niente che può succedere più, i processi non si possono fare, ne diritto penale, nè niente.
ma non spreco altri digiti che riguardano l'”innominato”. bleahhhh.
Qui le giornate scorrono tra una frenesia e l’altra, oggi con una visita famigliare ho pubblicamente e ufficialmente chiuso con la mia presenza in meetings, BBQ, cenette, passeggiate e quant’altro. Le mie energie sono decisamente focalizzate alla stesura di questo libro che mi impegna 12 ore al giorno. O forse anche di più. Obiettivo finirlo per l’estate. Inoltrata.
Ieri ho conosciuto due fotografi, amici di un’amica, lui tedesco di mamma srirlankese e lei di Madrid.
Dopo 5 minuti all’interno del loro appartamento, ero seduta su di un letto, assaggiando un piatto a base di verdure e carne tritata. Una specie di salsa grossolana, per la pasta, una cosa che cercava di assomigliare ad una bolognese per intenderci, ma in ogni caso buonissima. Risulta che la ragazza per la sua tesi finale all’università, ha pensato ad un progetto eccentrico. Ha affittato un teatro, 40 costumi d’epoca e contatto altrettante persone ( che entrassero negli abiti, spesso stretti)una stratosferica macchina fotografica, luci e tutto il resto, per la ralizzazione di foto un pò speciali.
Il progetto è iniziato oggi e durerà 3 giorni. Ma loro ieri ancora non avevano provato la macchina fotografica e hanno cominciato a fare i primi scatti proprio quando io e M. siamo entrate in casa. Poi all’improvviso lei bellissima e altissima, si cambia velocemente e indossa uno di questi abiti d’epoca con la gonna pomposa e la scultura invitante, color rosa pesca e pieno di pizzi. Si alza i capelli con delle forcine, e mentre finiamo di mangiare lui si è già alzato e sta scattando. La spagnola ha i capelli neri e la pelle liscia, lo sfondo è costituito dal carrello a barra centrale dove sono appesi tutti gli abiti…lui le dice di accovacciarsi, sono le 21 e la luce che entra dalla finestra è bassa.
Non resisto e le chiedo:
Hai una macchina da prestarmi? lei prende la “sua” macchina di sempre, mi spiega come si usa e comincio a scattare verso lui che scatta guardando lei…
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