ARCHITETTURA
Tadao Ando :Centro d’arte contemporanea Punta della Dogana – Francois Pinault Foundation
Aprono oggi e domani le porte della rinnovata Dogan de mar agli addetti ai lavori ed il giorno 6, ufficialmente al pubblico.
Nella strategica posizione che vede il congiungersi delle acque del Canal grande e della Giudecca, sorge oggi il nuovo museo che ospiterà la collezione Pinault.
Nuovo? Forse non è esattamente l’espressione adatta, le prime costruzioni risalgono al 1313 quando il Doge Raniero Zen dette il terreno in gestione ai frati per costruire un monastero. Successivamente è stato magazzino del sale e ancora nel 600 la sua destinazione d’uso passa ad essere magazzino di merci sdoganate. A metà del 1600, mentre a Venezia si costruisce la Basilica della salute, si effettuano i primi restauri affidati a Fedel Iseppo Benoni e ed è con lui che si avrà l’aspetto definitivo che arriva fino ai giorni, cioè quello di gradni magazzini, il cui complesso è coronato da una torre che sorregge una palla dorata. La sfera è costituita da bronzo dorato ed è sostenuta da due atlanti, raffigura il mondo e termina con la statua della fortuna che indica le direzioni dei venti. ( dovrebbe essere rotante se non erro) I successivi restauri con parziali ricostruzioni avverranno, secondo le fonti disponibili, solo dopo il 1800.
Con la sua purezza di stile, i suoi silenzi agghiaccianti in architettura, Tadao Ando pulisce l’edificio, eliminandone le stratificazioni passate, fino a giungere all’ ossatura originale, ed introduce come elementi nuovi, soltanto i muri in cemento armato che dividono gli spazi interni.
Altro elemento nuovo il design delle aperture, in acciao e vetro, che però rimane fedele all’artigianato veneziano.
Ancora una volta la maestria di Ando si articola attraverso una combinazione tra passato, presente e futuro.