Ieri eravamo a cena in un antico piso dell’ example modernista, all’ aria fresca di un’ estate che avanza nel suo splendore Barcellonese. Tra i vari temi toccati nell’ interessante chiacchierata, si era posto anche l’ accento sugli stipendi dei ricercatori, sia in Italia che in Spagna, praticamente derisori. Senza probabilmente nessun rispetto per le accurate conoscenze degli studiosi che, secondo me, potrebbero cambiare ancora di molto il mondo in cui viviamo.
In questi giorni ha fatto notizia il velivolo ad energia solare che ha volato per un certo numero di ore caricando i pannelli solari che sono poi serviti a dare energia all’ aereoplano per volare nelle ore notturne. il prototipo HB-SIA è decollato il 7 luglio mattina da Payerne, nella Svizzera occidentale, ha raggiunto gli 8.500 metri di quota alimentato dalle 12mila celle solari che ricoprono le ali ed è atterrato dopo 24 ore di volo ininterrotto.
Il Solar Impulse così si chiama il progetto che prevede il volo di questo veivolo ad energia solare ha le seguenti caratteristiche:
L’aeroplano ha un’apertura alare pari a quella di un Airbus A340. Sotto l’ala vi sono quattro navicelle, ciascuna delle quali contiene un insieme di accumulatori litio-polimero, un motore da 10HP e un’elica a due pale. Perché mantenere la sua caratteristica ultraleggera, si è utilizzata una struttura personalizzata a nido d’ape, realizzata con un sandwich di fibra di carbonio.
La generazione dell’energia occorrente al volo è affidata, durante il giorno, alle celle fotovoltaiche poste sulla superficie superiore dell’ala e sulla coda. L’energia così generata viene spesa in parte per far volare l’aereo e in parte per ricaricare le batterie in modo da permettere il volo anche di notte. Il vincolo di progetto più stringente del progetto è dato proprio la capacità degli accumulatori al litio polimero.
Nonostante oggi nel 2010 questa notizia ci sorprende c’ e da pensare che il 7 luglio 1981 il primo aeroplano interamente funzionante con energia solare ha attraversato il canale della Manica, da Parigi a Cantebury , 240 chilometri a 4000 metri di altezza. Fu la prova che si poteva volare con l’energia del Sole già 30 anni fa! Ma la ricerca non è andata avanti e si sono persi 30 anni di nuove manovre sostenibili a favore di un mondo più pulito.
Per quanto riguarda il risparmio del carburante anche senza energia solare, è stato sperimentato con il Boeing 787, inaugurato nell’ agosto del 2007, che usando più fibra di carbonio e meno alluminio, più materiali sintetici che metalli, poteva ridurre il consumo energetico di 30% in quanto il veicolo risultava ovviamente molto più leggero, una percentuale considerevole se consideriamo l’emissione di gas serra che un aereo rilascia nell’ambiente durante un volo.