Il cassetto con il portaposate

 

nel weekend normalmente ci ritroviamo a fare spesso le stesse cose in casa. Ordinare, rassettare, catalogare scartoffie, ordinare qualche cassetto, qualche scaffale dell´armadio. Ma ci ritroviamo anche a fare, molto raramente, cose impensabili.

Ieri una mia amica architetto ha comprato un oggetto di cartone, ultimo design, che corrispindeva ad un porta penne, matite ecc…

Era un rettangolo grande come una scatola standard per le scarpe con all´interno almeno 3 x 10 scomparti vuoti in cui depositare le penne.

Le ho chiesto “ma cosi tante penne e matite hai?”.

Stamane ho riordinato i 3 borselli con tutti gli stabilo softcolore che usai 11 anni fa per la tesi in urbanistica, altri pastelli corposi, porta micro-mine, penne stilo, evidenziatori, altri stabilo point, biro della banca spagnola di cui mi sono servita per tanti anni e ovviamente le intramontabili Bic, rosse, nere e blu. Dopo aver fatto la dovuta selezione, temperato le punte spezzate e secche, ho sistemato il tutto nel porta penne, regalatomi dal mio socio. Un oggetto di quelli che si arrotolano e si chiudono con un bottone, anche questo un oggetto di design comprato nell´affascinante negozio che si trova nel edificio del collegio degli architetti di Barcellona.

Ma non é di questo riassetto di cui voglio parlare.

Voglio parlare del riassetto del cassetto delle posate. Anche questo effettuato stamane.

 Voi l´ordine in questo prezioso scompartimento, lo mantenete sempre, non ci badate mai o non ci pensate spesso?

a quale di queste categorie appartiene il vostro?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inutile dire che se il vostro cassetto delle posate corrisponde a questo, avete tutta la mia piu grande invidia.

e vi pregherei di mandarci le foto che pubblicheró. 😉

 

 

 

 Oggi mio marito mi ha fatto notare che quando volevamo una posata concreta dovevamo fare lo slalom. Cucchiai per lo yogurt, per il thé, per il caffé, quelli che poggiano sulla tazza sempre di V&B  e poi coltelli per il formaggio, per la carne, per spalmare il burro, per spalmare la marmellata ecc..

 

In quanto architetto e donna che predilige le decorazione tanto nella casa quanto sulla tavola, non nascondo che ho una miriade di piccoli oggetti che credo completino le comoditá dei commensali e di chi si occupa della cucina in genere. Col passare dei mesi, distrattamente, gli oggettini piú piccoli andavano ad adagiarsi nel cassetto delle posate.

Oggetti tipo questi:

posate balinesi e cambogiane in legno da usare per cenette esotiche con altre stoviglie in tono. Usate solo 3-4 volte.

 

Porta tovaglioli a forma di teiera della Villeroy&Boch, comprati nell´outlet della stessa casa a Dubai. Usate per la cerimonia del thé 2-3 volte.

 

 

 

segna bicchieri in coralli colorati, comprati al Mall of Emirate di Dubai. Ogni volta che li uso sono oggetti di meraviglia da parte degli invitati. Usati molto spesso.

E poi inutile dire che c´erano le solite mollettine per chiudere un pacco di biscotti aperto, elasticini, cucchiaini di plastica dalla dubbia provenienza e altre cose di questo tipo.

Adesso l´ordine é questo:

 

Ebbene si é un cassettino piccolissimo. Ma anche la cucina lo é. In realtá é microscopico tutto l´appartamento e tra un pó saremo obbligati a trasferirci da un ´altra parte. I coltellini per spalmare il burro con la parte superiore a forma di palma esotica, sono stati comprati a ridosso di Bondi Beach a Sydney!

 😉 Andava detto!

Beh adesso, vuoi mettere che quando vuoi un cucchiaino subito lo trovi, oppure se ti serve il salva gocce per la bottiglia di vino non devi scavare?

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