é tanto che non ve lo ricordavo: oggi mi sembra un buon momento per postare un parziale della quarta di copertina del mio libro.
Per comprarlo basta fare un clic qui a lato e vi verrá inviato con la dedica se lo specificate!
ArchitecTour è il frutto di un lungo viaggio effettuato dall’ autrice intorno al mondo nel durante l’ anno 2008 attraversando: Gippone, Cina, Vietnam, Thailandia, Cambogia, Malesia, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Polinesia Francese, Cile, Argentina, Uruguay, Perù, Bolivia, Guatemala, Messico e Cuba.
A parte la logica selezione di luoghi di interesse archeologico e architettonico da visitare, il piano di lavoro consisteva in una serie di interviste da rivolgere ad architetti di fama internazionale, ( Kengo Kuma, Tadao Ando, Francesco Gatti, Ma Yanson, Raffaele Orefice, Ken Yeang, Corbett Lyon, Ian McGilvray, Diane Jones, Enrique Browne e Victor Legorreta.) i cui progetti fossero parte integrante della crescente cultura ecosostenibile e la forza dei loro lavori si evidenziasse nella relazione, senza mediazioni, fra realtà virtuale e spazio urbano.
L’ insieme delle esperienze, dimostrazioni, idee, riflessioni, opinioni, valutazioni e le conseguenti soluzioni adottate per ridurre il consumo energetico, illustrate da 11 grandi architetti personalmente intervistati, sono ascrivibili al controllo delle radiazioni termiche e luminose dei nuovi manufatti architettonici e alla ricerca del punto di congiunzione tra estetica e sostenibilità architettonica; esse costituiscono l’ essenza di questo libro.
Un testo che mira soprattutto alla divulgazione, se possibile, delle preziose informazioni, che possono trasmettere le opere architettoniche descritte e illustrate, edificate nel totale rispetto dell’ambiente.
….. Il profumo delle piante rampicanti avvertito negli edifici di Yeang, lo scroscio dell’ acqua che tempra il calore negli edifici di Browne, l´odore crudo delle pietre naturali nelle architetture di Kuma, il recupero di spazi antichi e la bellezza della pietra nell´ultimo lavoro di Tadao Ando in Italia, la sensazione di forte protezione ambientale nelle opere architettoniche australiane e la naturalità coloristica nelle opere di Legorreta, rappresentano risultati efficienti sia a livello estetico che etico, alleanze imprescindibile nell’ architettura contemporanea.