Come ho detto piú volte, nell´ultimo anno per ovvi motivi abbiamo viaggiato poco o quasi nulla. Per appagare la costante voglia dell´Altrove, ci siamo concessi una serie di escursioni nei dintorni delle case di Napoli, Barcellona e Amburgo.e dopo esattamente 10 anni sono tornata a godere delle splendide opere presenti nel fantastico museo di SALVADOR DALI a Figueres.
Forse avremmo bisogno di un nuovo Dalí, ma poi penso sarebbe possibile? No i geni sono unici. Per evadere da una condizione spesso noiosa, prevedibile, a volte angosciosa, Dalí si riversa su una serie di opere fantastiche e surrealiste tanto da fare breccia nel conformismo culturale e trasmettere così tutto il potere della creatività.
Riesce a trasmettere perfettamente il sogno che è dentro se stesso e forse anche dentro di di noi attraverso l´alterazione delle forme della realtà e attraverso un desiderio di relazioni sconnesse e quindi imperdibili.
Probabilmente Dalí é stato in passato fonte di ispirazione per moltissimi poeti, artisti e architetti. Che ne pensate? Al museo l´estate scorsa mi sono piaciute particolarmente delle opere che non ricordavo assolutamente e che si distanziano tantissimo dai classici orologici liquidi e dai cassetti sul busto della Venere di Milo. Sono dei quadri dipinti sulla base di pietre pittoriche , attraverso le quali si individuano corpi di donne.