E un’altra esperienza è andata.
Mi sembra di vivere gli ultimi giorni di scuola prima della vacanze, quando le ultime ore di lezione le si impiegava a chiacchierare con i propri compagni. Sono giorni nei quali persone conosciute solo superficialmente si dichiarano a te dispiacendosi della tua dipartita nell’ultimo tentativo di guadagnare un aggancio strategico a Londra.
Passo così le ore a riorganizzare e pulire il computer che inesorabilmente passerà al tuo sostituto intervallando inviti ad alto grado di caffeina con altri ad alto grado di nicotina. Ma tutto serve a far passare queste ore….sempre più lunghe.
Manca solo un giorno…. il ragazzo che prenderà il mio posto è in gamba…quindi oggi saluterò tutti quanti e anche questa esperienza sarà archiviata.
A volte mi domando sotto quale aspetto, questo breve frammento di vita modenese sia stato utile. Una cosa è certa, mi ha aiutato a stare da solo e a distaccarmi da quel materasso contro le cadute che la famiglia rappresenta per chi, come me, ha scelto un lavoro che oggi in Italia non garantisce una completa indipendenza. Modena, nel suo tenermi emarginato da tutta quella sua ricchezza spavaldamente ostentata mi ha fatto capire quanto difficile sia per un giovane professionista essere completamente indipendente senza passare notti su notti lavorando. Mi sono reso conto di quanto umiliante sia, nonostante tutti i sacrifici, tovarsi a chiedere aiuto ai propri genitori per l’acquisto del proprio personal computer.
Modena insomma, è stata quella cartina tornasole capace di farmi codificare tutta quella massa di informazioni che Rosy e altri amici, da tempo ormai accatastavano nei miei pensieri.
Lo ammetto, fino ad un anno fa ero reticente su un eventuale trasferimento a Londra, anzi, la vedevo una soluzione talmente remota da non destare più di tanto la mia attenzione.
Avevo paura di fare un passo troppo lungo per la mia gamba, il problema della lingua aveva un peso enorme sui miei timori (non ho mai studiato inglese a scuola e se riesco a capire e a farmi capire lo devo solo all’utilizzo di software in lingua inglese e alla passione per la musica). Ammetto di essere molto legato alla mia famiglia e non nascondo di aver messo anche i miei genitori sul piatto della bilancia.
Una moltitudine di dubbi e paure quindi…..non del tutto scomparse.
Da sempre, la passione per Londra, mi ha portato a visitarla almeno una volta all’anno…..amo il sentirmi al centro del mondo passeggiando per le sue strade, quella consapevolezza e soprattutto quel muoversi frenetico che non si occupa di te……ma allo stesso tempo, giunto il momento di tornare a casa, dopo una o due settimane, ero felice perché tendevo ad essere annichilito dalla metropoli londinese. No….non avrei mai pensato un giorno che la mia vita avrebbe traslocato a Londra.
E allora? Perché lo faccio?
Per tantissimi motivi, molti dei quali, chi ha scritto messaggi su questo blog ha già spiegato. In particolare però…..lo faccio perché dal momento in cui ho avuto la conferma da parte dello studio che mi ha offerto il lavoro, la mia vita si è staccata autonomamente dall’Italia…iniziando a ragionare in funzione di Londra. Da quel momento è stato un entusiasmo continuo….ininterrotto e questo blog ne è soltanto una conseguenza.
Forse questa carica presto si scontrerà con tutte le difficoltà che sicuramente ci si pareranno davanti….ma contiamo sul fatto di essere in due, contiamo sul fatto di essere fortemente motivati soprattutto di non essere i soli a doverle affrontare!
Tra pochi giorni si torna a Londra. Mi è stato chiesto di andare in studio (fortunatamente con un volo pagato da loro) per prendere dimestichezza con il progetto che dovrò seguire da Gennaio. Negli stessi giorni dovrò quindi affrontare il nemico banchiere che sicuramente cercherà di rifilarmi qualche pacchetto assicurativo al quale non potrò dire no….non perché non lo voglia…ma perché non avrò capito nulla ed io, pur di non fare brutta figura….mi vestirò di un tipica faccia da Homer….e blatererò un qualcosa di incomprensibile che l’impiegato di banca inglese sicuramente interpreterà come un si! Fatta.
Ah…non vi dico che soddisfazione acquistare il mio primo biglietto per Londra. SOLO ANDATA!
A tutte le persone che hanno scritto: E’ un piacere enorme leggere i vostri messaggi di incoraggiamento!
A Franco, Daniel e Barbara, ho letto i vostri messaggi e sarei felicissimo se riusciste a creare qualcosa insieme….per quanto riguarda la mia personale esperienza con il 3d Surveing (ho lavorato per più di 3 anni con Callidus, Mensi e Cyrax) devo dire di non credere molto nella qualità del rilievo su scala architettonica. Ben altra considerazione ho invece per la scansione laser sul dettaglio….campo nel quale non ho mai avuto la possibilità di sperimentare. Sono curioso di sapere le evoluzioni del vostro progetto! ☺
Per Roberto Gerosa, grazie per il tuo messaggio….mi ha risollevato il morale! A presto!
A tutti i ragazzi già a Londra….c’è qualcuno che gioca a calcetto e ha bisogno di un giocatore? Eccomi…un po’ a corto di fiato ma con tanta voglia di giocare!
Un saluto a tutti
Filippo
5 risposte a Ultimo giorno di lavoro in Italia