Venezia, ore 12.35….a casa.
Sono solo in camera mia…
Mi trovo in una di quelle situazioni in cui potrei uscire e vedere molti amici, ma questi istanti di tranquillità in quello che per tanti anni (forse troppi) è stato il tuo rifugio da tutto e da tutti, da delusioni e preoccupazioni, sono preziosi come l’oro. Ogni angolo della stanza mi riporta ad anni della mia vita nei quali Londra era lontana, ammirata ma tenuta a debita distanza….come per timore potesse farmi del male.
Osservo i tanti cd raccolti anno dopo anno ed è bello vedere come con il passare del tempo rimangano li, impolverati dall’arrivo di un piccolo aggeggio bianco. Restano fermi, a testimonianza di gusti e amori che cambiano, di passioni musicali che spingono forte per poi svanire poco alla volta, anno dopo anno…… Sono un segno della mia crescita e della continua ricerca del nuovo. Così i tanti cd dei Modena City Ramblers, Gang, Bandabardò e il Parto delle nuvole pesanti hanno lasciato spazio a De Andrè, Guccini e DeGregori, Pogues, Clash…..e questi a Nick Cave, Placebo e Radiohead, fino ai più recenti Franz Ferdinand e Strokes…….
Si possono tutti ripercorrere affiancandoli a facce di amici che ormai sono svaniti……tra famiglie, viaggi e contrasti. Chissà se anch’io per loro sono una delle tante figure apparse per un breve tratto di strada da affrontare insieme, per poi lasciarsi al primo bivio.
Chissà se qualcuno di loro si ritroverà mai nella sua camera alla ricerca del passato……..senza malinconia ma solo con serenità.
Proprio come me in questo istante.
I cd sono fermi e pieni di polvere. Nessuno più li ascolta più….in attesa forse che qualcuno li prenda con sè…..e magari li faccia volare oltre manica……chissà quando…..
Ma non sono i CD a scatenare in me i ricordi più forti…..ma i libri.
Li scorro uno ad uno e titoli e colori sono come scosse nella mente. Flashback rapidi di ore passate con un determinato testo in mano. Tanti romanzi, ma altrettanti libri dell’università. Tante le biografie dei personaggi della storia e non che in quegli anni mi entusiasmavano, da Che Guevara a Giulio cesare, da fabrizio DeAndrè all’imperatore Giuliano, da Manu Chao a Palladio.
Ma sono alcuni romanzi che fanno vibrare più degli altri il cuore e la mente. Il primo è un pesante volume, forse il primo vero libro letto spontaneamente. Il signore degli anelli di Tolkien.
Erano anni da sognatore……quando ancora sognavo un giorno di poter salvare il mondo con le mie capacità……era ancora l’età nella quale pensavo mai sarei cresciuto, mai sarei diventato “grande”.
Poi ti accompagnano i primi romanzi generazionali e allora ti scopri a sorridere davanti a “Due di due” di De Carlo, Centa’anni di solitudine di Marquez, Castelli di rabbia di Baricco e Fiesta di Hemingway.
Anche le letture raccontano della tua crescita….sono testimoni silenziosi di amicizie, passioni e sofferenze che avrebbero dovuto essere “per sempre” e che invece fanno ora parte di un passato che ti ha portato ad essere ciò che sei. Il regalo più bello è quello di accorgerti di essere felice di ciò che sei e di chi vive al tuo fianco…..
Tanti i libri regalati dagli amici…..e così non posso fare a meno di ricordare le serate al pub passate con i compagni di università nel giorni prima di Natale….quando tutti noi sapevamo che i regali sarebbero stati i libri…
Io ero famoso per beccare sempre uno o due libri che qualcuno aveva già….forse perché i miei amici leggevano sempre più di me. Francesco, Corrado, Andrea, Stefano, Nina e Cristina…..chissà cosa leggono in questo momento….chissà in quale posto e quale lingua.
Camera mia non è mai stata luogo di grandi feste e ritrovi tra amici……ho sempre cercato di renderla un rifugio solo per me stesso……mi rende pieno di gioia vedere che adesso, mio padre e mia madre, con il loro piccolo computer bianco…..la considerino ancora alla stessa maniera.
Un tranquillo e fresco luogo di rifugio.
In questo momento Londra è tanto lontana……mi godo la semplicità di vivere nel luogo dove sono cresciuto, tra profumi e colori noti, tra suoni e sensazioni che mi appartengono e non perdo occasione per maledire chiunque abbia portato l’Italia a questa situazione costringendo i giovani a lasciarla per poter vivere e lavorare dignitosamente con le proprie forze.
Buon fine settimana a tutti.
Filippo
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