Ieri in risposta alla mia volontà di imparare i programmi di simulazione sono stata spedita a Londra.
Sveglia ore 5.30; arrivo nella capitale ore 11.20! Primo appuntamento a casa di un architetto italiano per una chiarificazione di idee (… mi ha fatto trovare la bolognese per la pausa pranzo….avrà la mia eterna gratitudine…); il secondo, nel pomeriggio, dopo una affannata corsa per giungere in orario all’appuntamento dovuta al classico errore di uscire dalla metro dalla parte sbagliata ( mi sono accorta che qlc non andava quando mi son trovata di fronte l’entrata di Holborn station ed io ero uscita a Chancery lane!), è stato alquanto… how can I put it? …diciamo ..emblematico.
Una lunga presentazione dei compiti e dei doveri della società (di cui ero ospite) e si e no ¾ d’ora di spiegazione di un software di simulazione con la promessa di ricevere a casa un bel fardello da studiare. E dulcis in fundo l’architetto che mi ha spiegato il programma mi ha anche posto la domanda scatena paranoie “ ma tu che intenzioni (future) hai?”.
Chiudo gli occhi, li riapro e mi accorgo d’un tratto che tre mesi sono volati senza che avessi il tempo di rendermi razionalmente conto del loro passare. Ma come non era la settimana scorsa che mi lamentavo con voi dei letamai di case viste? Non ho rotto ieri il vetro della mia stanza ? Letteralmente volati….‘Buon segno’ potrei pensare…vuol dire che il percorso, nonostante le difficoltà incontrate, non è stato così tortuoso come magari ci si immagina quando si è in procinto di iniziarlo. La verità è che il capolinea è vicino e non ho ancora le idee chiare se è effettivamente il momento giusto di andar via o se è il caso di spendere ancora qlc mese o qlc anno qui. Sicuramente, salvo cataclismi improvvisi, non voglio vivere tutta la vita in Inghilterra per quanto alcuni aspetti dello stile di vita inglese mi calzino a pennello! E’ strano soffermarsi a pensare alla vita come ad un susseguirsi di situazioni in cui ti ritrovi invischiato a volte per caso, per la convinzione di un attimo; come quando inizi una relazione per gioco e poi d’un tratto il tempo passa e all’improvviso arriva il giorno in cui non sei pienamente convinto della cosa e ti ritrovi davanti all’aut aut di investire del tempo per cercare di caverne qlc altro di magari + costruttivo o di mettere il punto e voltare pagina.
Non so….proprio non so…. meno male che almeno Nottingham è piena di fiori e le margherite non mancano.
Buon week end a tutti …il mio sarà di meditazione….
Baci
Paola