Stranezza elettorale: qui a Nottingham sperimentazione via posta.
Non so esattamente quante città dell’Inghilterra abbiano usato questo metodo ma pare che il fenomeno abbia interessato soprattutto quelle del centro-nord.
L’ufficiale giustificazione è stata la necessità di incoraggiare la popolazione al voto. Lo scoramento nei confronti di “entrambe” le fazioni ormai è tale che quasi nessuno sente il dovere di esprimere la propria preferenza nella scelta (della serie uno o l’altro poco cambia) e quindi si è tentato di superare il problema noia da voto richiedendo all’elettore solo lo sforzo di imbucare una lettera anziché l’essere costretti fisicamente a recarsi in un seggio.
L’assurdità della cosa non solo è evidente nella complessità del modulo da compilare (che in caso di errore invalida il voto stesso) ma nella necessità, affinché esso sia valido, di avere una altra firma, oltre alla propria, che in tal modo garantisca la sua autenticità (come se avessero alcuna possibilità di controllarle entrambe).
Divertente la campagna elettorale Respect:: immagine di Blair versione Pinocchio il cui naso, allungandosi per le bugie dette (Bliar! Bliar! = Liar= bugiardo) si trasforma in una aereo da combattimento.
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