Anzitutto, Anzitutto, un grazie a tutti per l’entusiasmo.
Secondo capitolo, o assunto…cara Daniela: Napoli? Meravigliosa città. Come uomo del nord, quando sono in Italia non sono molto propenso ad esaltare le virtù “partenopeiche” ma quando sono qui consiglio a tutti i portoghesi di andare a fare un salto a Napoli (e dintorni, ovviamente), Roma, Palermo ecc. soprattutto a quegli studenti che sono indecisi nello scegliere la loro meta Erasmus. Tra l’altro Napoli ospita una delle ultime opere italiane del Maestro.
E appunto, parlando di lui, passiamo al capitolo terzo: la “sizianità” o il “sizismo” della FAUP. È un fenomeno che merita una profonda analisi. Quando avevo più tempo passavo spesso in facoltà per dare un’occhiata ai lavori degli studenti.
E cosa c’è da dire?
Che un po’ si sono svegliati; che i professori, in alcuni lavori che danno da fare, cominciano a dare più valore alle idee degli studenti (e quindi lavorano di più nel far maturare e perfezionare queste idee) rispetto che al tentativo di fargli mantenere sempre il rigore della loro personalissima visione del “fare” architettura.
Ma l’impressione, soprattutto quando ho fatto qui l’Erasmus, era quella di vedere tanti buoni progetti fatti tutti da una stessa mano. Tante soluzioni diverse che sembravano partorite dallo stesso studio di architettura.
In sé non ci vedo nulla di male, almeno in principio. Certo però che la cosa fa pensare…
Vila Nova de Gaia, ultimo assunto. Non è affatto così bella come credi. O se te lo hanno fatto credere ti hanno rifilato un pacco (o contropaccotto…come è che si dice a Napoli?). L’unica cosa bella è solo la parte che si affaccia sul Douro assieme a tutta la parte antica, le cantine del vino e altre casette “alla portoghese” ecc. Ma quello che si nasconde dietro quelle collinette, è un “paesetto” con un’aera metropolitana densissima grande circa la metà di Porto che cresce in maniera incontrollata già a partire dagli anni 60/70 e che vede la nascita velocissima di nuovi quartieri alcuni dei quali, secondo me, anche di una certa qualità.
Bene, adesso vado. Non vi do appuntamenti ma mi rifarò vivo.
Ed
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