DOMENICA, prima di Lunedì
È passato un (bel) po’ di tempo, ma adesso sono tornato. Ringrazio pa che mi da ancora la possibilità di sfruttare questo spazio …e a Dio piacendo, continuiamo.
Continuo con queste poche righe che ho spedito verso l’Italia. In questa breve sintassi spiego brevemente le ultime novità. Alcune interessanti… (penso).
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Da due settimane lavoro in questo studio di architettura nel centro storico. Lo studio si trova in una viuzza che ha uno stile architettonico alla francese perché pare che gli architetti del tempo si siano ispirati alle vie parigine …quelle piene di negozi. Questa via, rua Cândido dos Reis, ha una sua “gemella” (in pratica una parallela) chiamata appunto rua Galerias de Paris (Gallerie di Parigi, no?). I miei capi, qui in Portogallo il capo viene chiamato chef, sono tre ragazzi più o meno della mia età. Si tratta di un trio composto da due ragazzi e una ragazza il cui marito è anche lui architetto e lavora nello studio accanto al nostro. Ci sarebbe poi anche una cagna che va in giro per lo studio, pelosissima e super attiva, che è di proprietà della coppia di sposi. Lo studio è piccolissimo, un grosso salone ben fornito di tutto il materiale necessario. Addirittura in un angolo hanno messo pure un piccolo micro-onde, un frigorifero piccino e una macchina per il caffè (quella di George Clooney). A me e all’altra tipa che hanno assoldato, una certa Filomena …., ci hanno messo subito a lavorare duro perché abbiamo delle scadenze improrogabili: manca poco per consegnare almeno due o tre progetti “preliminari” (…..). Io per esempio sto disegnando dei saloni per autovetture che sorgeranno in una piccola città del nord chiamata Penafiel. E’ la città dei nuovi ricchi e tra i tanti stereotipi del nuovo ricco, il “tipo che ha fatto i soldi”, c’è anche quello di comprasi subito il “macchinone”, soprattutto Mer***es, per cui uno dei saloni sarà obbligatoriamente della Mer***es.
Il trio di chefs ha fatto il corso di architettura presso una facoltà privata chiamata Lusiada (io invece in Erasmus ero alla FAUP) e mi danno l’impressione di essere dei grandissimi lavoratori. Hanno già vinto diversi concorsi e in archivio lo studio vanta un buon numero di progetti. Io mi sto occupando del n. 23. Quello che mi sembra il più giovane insegna pure in Svizzera. Comunque in studio c’è sempre un buon ambiente …c’è anche dell’ottima musica che accompagna le faticosissime ore di disegno. Le cose dell’Architettura le conosciamo, non c’è bisogno di spiegare perché sono faticose… certo che mette spavento sapere che uno per ore fissa sempre lo stesso punto senza quasi mai battere le palpebre.
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