Ammazza che Giotto!
<< caro connazionale,
ho il piacere di inviarLe l’invito per l’inaugurazione della mostra Giotto a Padova, gli affreschi della Cappella degli Scrovegni, che si svolgerà il prossimo Giovedì 26 di febbraio alle ore 1800, presso la Rettoria dell’Università di Porto.
L’inaugurazione sarà seguita, alle ore 18.30, da una conferenza dal titolo “Cor, luz e poesia numa obra cinematográfica do século XIV. Giotto em Pádua”, tenuta da una storica d’arte, l’italiana Barbara Aniello.
Con l’augurio di avere il piacere di incontrarLa nell’occasione,
cordiali saluti,
Angelo Arena
Console Onorario d’Italia >>
E là vado io, cavolo: Giotto a Padova, Giotto em Pádua! Lo scopo era quello di farmi un po’ di pubblicità, tipo: distribuire qualche biglietto da visita e cose così (…e che volete). Vado nella sala dove mi hanno ricostruito la Cappella degli Scrovegni in forma ridotta. Un modello visitabile con le pareti ed il soffitto “staccati” tra loro al fine di dare al visitatore la possibilità di muoversi liberamente all’interno della sala. Per farmi intendere meglio dagli amanti del mestiere: un 3d esploso, in scala. Il Console stesso mi aveva telefonato per sapere che cosa volevo da lui, l’altro giorno, quando sono passato al Consolato Onorario per chiedere un appuntamento. Oggetto della discussione: una “proposta per un progetto”. Con l’occasione mi ricordò di passare presso la Reitoria per quella tal esposizione. Pronto, e là io fui.
La prima cosa che fece quando mi ha visto è stato prendermi per mano e farmi conoscere due architetti italiani che vivono e lavorano qua. Insomma pare che i due tipi abbiano aperto uno studio proprio.
“Ciao, come va? Dove hai fatto il corso?….”.
Le solite cose, poi alla fine si va subito al dunque. “Hai una borsa di studio? Se hai una borsa di studio ti metto a lavorare da me sennò no, perché io non pago nessuno. Lavoro c’è ma soldi per pagare no. Se hai una borsa di studio…a meno che non vuoi andare a lavorare da Siza!”
….
Vabbè va. Intanto c’era anche dell’ottimo Porto Branco.