È venuto il Papa a Porto e checché se ne dica ho pure fatto un tentativo per andare a vederlo. Vano purtroppo. A pochi metri dall’obiettivo, ho dovuto infilarmi in un bar che sanciva l’inizio delle transenne invalicabili. A pochi centimetri dai furgoni e dai cavi della tv di Stato, seguivo la Santa Messa su un piccolo monitor. Dentro il bar c’era un’atmosfera surreale. Nessuno era attento a quello che trasmetteva il piccolo monitor, poverino, sembravano solo un gruppo di passanti vociosi che avevano scoperto questo baruccio cercando riparo dalla piaggia. Se ci fosse stato Mourinho, pensavo io malignamente, eeeeee già: il tipo che è l’esatto contrario di Siza, ripensavo io GIUSTAMENTE, non avrebbero fatto così. Nossignore. Ho chiesto una Tosta Mista (un toast) e una Cola e ho ripreso a leggere il mio libro.
"Ed", neolaureato. Per andare al lavoro devo girare all'altezza della stazione della metropolitana progettata da Souto de Moura. Dal bar dove faccio una pausa mi tocca scrutare la Casa da Música di OMA/Rem Koolhaas. E stasera c'è pure la grigliata alla Facoltà di Architettura. No, Álvaro Siza Vieira non sarà il cuoco. Questa è Porto, con alcune sue cronache.