È di nuovo Natale. Di prima mattina Lisbona è appestata da una nebbia orribile. Ma sappiamo, che presto scomparirà. L’Italia, al contrario, sembra destinata a brancolare nella cecità per molti anni a venire. Un fortunale carico d’odio imperversa su tutto il Paese. È gelido, come le bufere di neve riemerse dalle memorie scritte di Mario Rigoni Stern. Alcuni esseri umani vengono letteralmente abbattuti dalle sferzate del Male, ma si tratta di persone accusate (da “altri”) di essere gli architetti di quell’Odio che sta annebbiando lo spirito delle italiche genti. L’augurio di un “Sereno” Natale sembra quindi essere più urgente ora che in passato, pur sapendo che un singolo giorno di pace e bontà non potrà mai soppiantarne altri 364, vissuti perpetrando cattiverie e nefandezze. Per quanto riguarda l’Architettura, non possiamo che augurarci di continuare a tenerla sempre ben stretta a noi, “a portata di mano e di cuore”, pur con tutti i difetti che abbiamo saputo costruirle attorno.
Buon Natale, puccettoni!
"Ed", neolaureato. Per andare al lavoro devo girare all'altezza della stazione della metropolitana progettata da Souto de Moura. Dal bar dove faccio una pausa mi tocca scrutare la Casa da Música di OMA/Rem Koolhaas. E stasera c'è pure la grigliata alla Facoltà di Architettura. No, Álvaro Siza Vieira non sarà il cuoco. Questa è Porto, con alcune sue cronache.