300! Che botto ragazzi! Ieri siamo stati clikkati 300 volte! O i miei 4 lettori si son fatti prendere la mano dal mouse o il passaparola, le minacce, i sequestri di cari e cuccioli domestici stanno iniziando a funzionare! Come se non bastasse, la mia casella di posta è stata letteralmente SOMMERSA di mail di appoggio e supporto circa la questione “universitaria”. Questo vorrà dire che agli “alieni” toccherà leggere il seguito… mi spiace ragazzi, ma il principio della vox populi vale per tutti!
Detto questo… Oggi voglio postare alcuni brani che avevo scritto ieri e avevo successivamente tagliato dal post, perchè eccessivamente lungo. Dopo essermi andato a rileggere tali follie, ho deciso che DOVEVATE esserne messi a conoscenza…
Sentite qui che consigli sono capaci di darsi:
“Metti il camino d’angolo, perchè se lo metti in mezzo alla parete è tutto molto più difficile da arredare“
Ma tu pensa… arredare è difficile! E io che pensavo che bastasse riempirsi casa di cazzate a caso… Questa la voglio far leggere a mio padre, vecchio architetto che il camino se l’è messo al centro e ha disegnato la parete attrezzata. Vado lì, gli batto il piedino per terra e gli dico “Brutto ignorante, ma non lo sai che se lo mettevi d’angolo era più facile da arredare?“. Conoscendolo, mi finirà con l’attizzatoio…
“Fatti il progetto antisismico” e già solo questa… ma non finisce mica qui “perchè è meglio pensarci ora che rimetterci le mani dopo!“. Ok, finito di ridere? Tenete questo per asciugarvi le lacrime. Questa secondo me, anzichè farsi il progetto antisismico, dovrebbe farsi un nuovo spacciatore. Signora guardi, con tutto il rispetto, ma l’antisismica è una scienza ESATTA. E visti i recenti decreti, non è che poi quei cattivoni del comune le fanno “rimettere” le mani su casa… NON GLIELA FANNO PROPRIO COSTRUIRE. Ma speriamo non mi abbia letto: voglio vedere la faccia dell’impiegato dell’ufficio tecnico quando i progetti della struttura gli verranno presentati a mano sulla carta quadrettata di barbie
“Non chiamare l’architetto o l’ingeniere” beh certo… se lo chiami “ingeniere” non viene di sicuro “la Casa progettatela da solo!” Il bello è che questa gente ha case incredibili: 220 mq, 300 mq, 270 mq… ma un cretino qualsiasi come me, che vive in 70 mq scarsi? Ieri sera parlavo con Elisa del mio post e (dolcissima), era piuttosto curiosa circa la tendenza che ha certa gente quando si parla di soldi “Ma stai scherzando” mi domandava “Io affiderei tutto a un tecnico e così me ne sto tranquilla e beata! Non devo muovere un dito! Eh, si vede che quando non ci sono i soldi…” e qui l’ho interrotta e le ho spiegato. Il problema, miei cari, è proprio questo! Io ho lavorato per gente con i soldi (quelli VERI) e per gente con molti meno soldi. Col risultato che i meno “abbienti”, presi dall’entusiasmo di avere l’architetto (“come una vera signora” ho sentito dire una sera a una cliente che non si era accorta della mia presenza… sono diventato tutto rosso!) ti lasciano fare e si affidano a te (nella speranza di avere un professionista VERO e non un CIALTRONE), mentre quelli con i soldi, spesso e volentieri, proprio per noia, sono convinti di avere grrrrrrande sensibilità artistica e gusto sconfinato, e prendono l’architettura come un giocattolo loro e soltanto loro. Perchè vi chiamano? Ma è ovvio, per il timbro: in comune, tante cose, non si possono fare senza l’ok di un tecnico iscritto all’albo… Mio padre, mi raccontava una volta, aveva lavorato per una ricca signora. Ottimo lavoro, casa bellissima, splendide rifiniture. Al momento di ragionare sull’arredamento, lui ha chiuso il rapporto e se ne è andato sbattendo la porta, per l’incapacità di sopportare oltre i capriccioni della ricca e viziata cliente. Fece tutto da sola. Anni dopo, un’amica della signora, vedendo casa da FUORI, domandò entusiasta “Ma che meraviglia!” e lei di rimando “Me la sono fatta da sola!” “Allora ti devi occupare anche della mia“. E si mise a “giocare” all’arredatrice. Risultato? Non si sono mai più rivolte la parola. Ho perso il conto delle persone che sono venute a bussare a questa porta con la coda tra le gambe, per qualche guaio in cui si erano infilate da SOLE. Partendo dai ricchi e annoiati signori, passando per i condomini in causa con le ditte costruttrici (“Abbiamo pensato: che problema c’è? La direzione dei lavori ce la fanno loro!“… eccone un altro… Oste? Sempre bono il vino? Bene, altre 3 botti!)
Ultima della giornata… la migliore, secondo me: “Fatti casa su un piano solo! E’ più comodo e ti evita lo spreco di mettere la scala in un punto morto“. Eccone un altro con i criceti zoppi nel cervello… Esistono scale che hanno fatto la storia dell’architettura, caro il mio signore… qui l’unico punto morto, è quello che risiede nell’enorme bozzo che ha circa un metro sopra il culo e che si ostina a chiamare TESTA! Ma va anche contata la linea di inviluppo, principe degli imbecilli!
Mio padre ha sempre considerato la casa come un vestito su misura: dopo una seria di incontri col sarto, in cui scegliamo la stoffa, ci lasciamo prendere le misure e gli spieghiamo le nostre esigenze, lui si rinchiuderà nel suo laboratorio e cucirà non un abito, ma il NOSTRO abito.
Questi signori, evidentemente, hanno scambiato l’architettura col dolce forno halbert… Ma non dimentichiamo MAI:
LORO sanno
LORO hanno gusto
LORO non si lasciano “fregare” da un architetto o da in ingeniere (Dio mio…)
LORO vanno dal geometra perchè costa meno (ammiccamento) e si fanno mettere solo la firma e le misure
LORO fanno tutto col costruttore che è “tanto una brava persona”
…e ovviamente LORO pagano il triplo del preventivo, le spese processuali, i nuovi lavori, e la nostra parcella dopo che ci hanno chiamato per tirarli fuori dai casini e si beccano le prese per i fondelli nei blog come questo!
Anche per oggi abbiamo concluso ragazzuoli! Un abbraccio grandissimo a tutti!
4 risposte a data stellare 15.02.2007