Mettiamo in chiaro una cosa: sono sempre stato un tipino pepato, ma dotato di un certo umorismo. Anzi, dell’umorismo, io, ne ho fatto il mio punto di forza (come son ridotto male, eh?). Per me la svolta fu a metà degli anni 90. Prima di allora ancora andava il “bello e misterioso“. Come cantavano gli 883? “Bicchiere sempre in mano e sguardo da duro”. Da quando arrivò la moda dell’uomo che “fa ridere“, iniziai finalmente a vederla (la luce… siamo smaliziati, eh?!)! Ovviamente non puoi essere come Simona Ventura, che pretende di scherzare sugli altri ma le girano palesemente quando si scherza su di lei. La presa in giro deve essere reciproca, magari anche pesante. Con ironia, in base all’ambiente, puoi scherzare su un tuo difetto fisico, su tua sorella, sul tuo lavoro, sul tuo abbigliamento. Quindi penso di essere un tipino pepato, ok, ma dotato pur sempre di un certo umorismo. Diciamo auto-ironia. Quindi, io, allo scherzo ci sto.
Ma adesso mi hanno fatto girare le palle.
E lo voglio proprio scrivere. I due elementi, inizialmente, non avrebbero nemmeno fatto troppo danno. Almeno singolarmente. Ma in combo… Ma andiamo con ordine… prima mi becco “porta a porta” dell’altro giorno, e ecco che ci sparano un bel servizio sui trentenni. I giornalisti italiani sono delle brutte bestie, sapete: sparano a mille una notizia, generalmente, vecchia come il cucco.
L’MP3 INVADE L’ITALIA. Ciccio, son 3 anni che c’ho il lettore
Il GIOCO DI RUOLO, NUOVA MODA. E’ nato negli anni 70, babbeo. E vedessi negli anni ’80 che botto che han fatto
L’ultimo album è davvero UNA BOMBA. Kretino è uscito 6 mesi fa!!!
Senza contare il linguaggio… filosofi di 60 anni SUONATI che vogliono usare il linguaggio “giovane” dei “giovani” (ammiccamento).
Guardi, per cortesia, parli come una persona seria. E per favore non ammicchi mai più, che mi fa impressione.
Il bello è la “voce“. Li senti dalla voce che quando “loro” erano ragazzini, il passaggio alla maggiore età era segnato dall’allungamento dei pantaloni. Senti queste vocette gracchianti di pseudo-intellettuali-sensazionalisti, sicuramente lì a sfruttare il lavoro di qualche collega di 30 anni stagista, cui fregano l’idea e poi scrivono LORO l’articolo. Con che risultati? Che hai la voce della Montalcini (dai facciamo come per radio? Sìsì dai… Dottoressa, ci perdoni, si fa per scherzare! Un saluto alla Montalcini che ci segue sempre! …che figata ragazzi!) la voce della Montalcini, dicevo, che parla con termini quali “sghicio“, “regolare“, “jurassico“. E cosa mi dicono a porta a porta? Che i giovani 30enni stanno a casa con mamma e papà prchè non hanno voglia di lavorare. E se lavorano, non vanno a vivere per conto loro, perchè con mammà, è più comodo.
Voi mi direte: “Simo, perchè ti incazzi? Lo sai che sono imbecilli e dicono sempre le stesse cose!“. Perchè poi, mi capita di avere tra le mani, un annuncio di lavoro di questo tipo:
Studio professionale cerca Architetto di massimo 30 anni (quindi il nostro target).
Si richiede conoscenza di cad, 3d studio, photoshop, office.
Si richiede possesso di mezzo proprio.
Si richiede esperienza nella redazione di DIA, Fascicolo del Fabbricato, Accatastamenti, etc.
Si richiede persona “giovane” (e se c’ho 30 anni massimo, specie di idiota…), “dinamica” (e c’ho il mezzo mio! Scusate, mi è venuta spontanea, questa… non lo faccio più… promesso…), con tanta voglia di lavorare nel settore dell’architettura
Si offre 1 ANNO DI STAGE CON RIMBORSO DI 500 EURO AL MESE
POSSIBILE INSERIMENTO AL TERMINE DELLO STAGE CON CONTRATTO A PROGETTO O COLLABORAZIONE PROFESSIONALE
E l’immancabile: No perditempo e privi requisiti
Quante volte abbiamo visto cialtroni di questo tipo? Sappiamo tutto, no? E anche qui… “Simo, perchè ti incazzi?” MA PERCHE’ ‘STI GIORNALISTI NON LE LEGGONO ‘STE COSE?!
Respiro pronfondo
…un altro…
Ok, sono calmo.
Brutte teshte di c…
Altro respiro…
Dicevo…
Ok, se è uno scherzo, non l’ho capito. E cmq non sono dotato si sufficiente auto-ironia per una roba del genere.
Da una parte ho dei Kretini che mi dicono che stare a casa con mammà è bello, sghicio e quella roba lì. E che se il lavoro lo abbiamo, non ce ne andiamo perchè non ci “va”… non ci “va”. Dio mio, se potessi guardare negli occhi chi ha scritto ‘sta roba… Allora, io non vivo più con i miei. Ho un lavoro. Mio papà, Dio lo benedica, mi ha portato tante volte in un parcheggio vuoto con la macchina e mi ha detto “adesso guida tu“. Tante volte. Anche professionalmente. E famo a capisse… Quindi il mondo del lavoro lo conosco bene. Molto. MA GUARDA CASO, so anche che vuol dire pagare l’affitto puntuale, chiamare l’acea per far presente che mi hanno associato per errore al contatore dei laboratori del Gran Sasso e che sono un paio di milioni di KW/H sotto e la loro lettura è fuori dalla Grazia Divina; parlare col numero fatto di persone là, che a sentire le risposte sembra un numero di persone “fatte”, ma andiamo avanti… Questo a dire: non parlo per difendere le MIE posizioni PERSONALI, ma cerco di offrire un punto di vista “esterno”. Ora, tu, giornalista “medio”, egregio signor qualsiasi, preso dal mucchio della categoria… ma quando devi scrivere un articolo, pensi? Ti documenti? O ti fai dare della “gran carta” e ti chiudi nel pensatoio (ma sì, quello col grande vaso di ceramica bianca!)? Come pretendi che io possa uscire da casa dei miei con 500 euro al mese? Chi mi affitta casa? La caritas? Chi mi paga gli alimenti? L’ONU? Chi mi porta le bollette? I CASCHI BLU?! Sei un cialtrone, caro il mio giornalista qualunque! Perchè vivi di luoghi comuni, perchè non affronti il problema, perchè non ti andava di lavorare e hai usato concetti triti e ritriti e PUNTUALMENTE FALSI! In una città come Roma, dove gli affitti si aggirano attorno ai 1000-1200 euro per UNA CAMERA E UN SOGGIORNINO, con cosa dovrei vivere? Eh, ti trovi un compagno di stanza. Ok, in due facciamo 1000 euro, con lo stipendio che mi pagherebbe quell’altro disgraziato dell’annuncio… come mangio? Come pago le bollette? Allora, rimanere dai miei, è la soluzione più logica o NO?! In banca hanno inventato il mutuo per i precari. IL MUTUO PER I PRECARI. Ma sì, parliamone…
1) Non arriva a 200.000 euro. E con 200.000 non ci FAI UNA MAZZA in città come Roma, Firenze, Venezia, Torino, Milano, Genova, Napoli. Non ci compri NIENTE e se ci COMPRI, vai a finire in un quartiere dove devi rientrare prima del tramonto e dove persino CHUCK NORRIS ha paura di girare! Eh vabbè (risata da cardinale innamorato), ma allora dì che vuoi l’attico a piazza navona! No, maledetto Kretino, voglio una casa in un quartiere dove possa camminare per strada, senza essere visto dai ragazzotti del posto come “bottino“, dove la sera sia possibile prendersi un gelato e fare due passi, e magari avere un angolo verde con una panchina! E’ una follia?!
2) Puoi saltare la prima rata… puoi saltare la seconda rata… anche la terza. Ma la sesta HAI DA PAGARLA. Ora… questo cosa vuol dire? Che senza lavoro ci posso stare al massimo 6 mesi… MA SE SONO ANNI CHE PERMETTIAMO A DEFICIENTI COME QUELLO DELL’ANNUNCIO SOPRA DI FARE IL MERCATO DEL LAVORO, IO COME TI PAGO LA RATA? Semplice: paga papà che ha fatto da garante… e siamo al solito punto: a questo punto, piuttosto che SPREMERE I MIEI COME LIMONI, sto con loro! Perchè arrivato a un certo punto, entra in ballo la coscienza, caro il mio giornalista e caro il mio datore di lavoro a 500 euro al mese per un anno (non ti muovere che adesso arrivo pure a te, brutto cialtrone). Ascoltate, voi che la coscienza l’avete messa nel bicchiere sul comodino assieme la dentiera: come posso disintegrare la pensione o lo stipendio di uno dei miei due genitori e/o polverizzargli il TFR andando a vivere in una casa di MERDA (e pure voi padroni di casa medi… QUANTO vi vorrei vedere morire di FAME), a lavorare in un posto di MERDA, prendendo uno stipendio di MERDA? Ma devo stringere i denti un anno! Dopo un anno, aprirò la partita IVA o mi faranno un BEL contratto a progetto a 800 euro al mese LORDI e ALLORA SI’!AHAH! …come si farà un nodo scorsoio?
Un architetto… Dio mio, io poi parlo degli architetti, ma chissà quanti poveri figli delle più disparate professioni staranno come noi, se non peggio! 5 anni di università, l’abilitazione (quando la si passa, perchè ci sono anche quelli che scrivono quegli articoli e quelli che offrono quei lavori, nelle commissioni delle abilitazioni… o no?) e quanto mi paghi, brutto cialtrone? 500 euro al mese… e mentre mi schiavizzi e mi strappi la pelle di dosso, tu dove cazzo sei? A MANIFESTARE IN PIAZZA CONTRO L’ABOLIZIONE DEI MINIMI TARIFFARI!!! E’ geniale signori! E’ ASSOLUTAMENTE GENIALE! Mando 3 dei miei 4 figli a combattere nella guerra di secessione, contro i sudisti negrieri… ma il quarto mi serve qui per frustare questi schiavi maledetti! E’ l’opera di un genio. E cosa ci aggiunge? “con tanta voglia di lavorare nel settore dell’architettura“… Mortacci tua! Pure gli schiavi in egitto che trascinavano i blocchi delle piramidi, allora, lavoravano nel settore dell’architettura! Questo maledetto vi sta richiedendo qualifiche da 2000 euro mensili e ve ne offre 500! Non gli rispondete!!! Ricordate SEMPRE di chiedere l’inquadramento contrattuale, la retribuzione, le garanzie e le tutele che sono un OBBLIGO nel mondo civile! Questi sono schiavisti maledetti, cialtroni senza cervello ne doti!
Ma che razza di vita ci offrono? Che cosa ci stanno dando, in cambio di sangue, vita, anima, cuore, e PREPARAZIONE (una preparazione che LORO NON HANNO, MALEDETTE CAPRE)? Una “mancetta”. Perchè quello non è uno stipendio. Loro, maledetti cani, lo chiamano “rimborso spese” (con la “o” chiusa a boccuccia). EVASORI! Quella è una mancetta da ragazzino di bottega! Una mancetta, con cui, secondo quell’altro Kretino del giornalista, noi dovremmo pagarci il mutuo/affitto, pagare le bollette, fare la spesa… e quando avrò qualcosa per ME? Eh beh, risparmiando, faticando, mettendo da parte un soldino alla volta. Ma io adesso lo voglio fare… voglio risparmiare… ogni giorno, come una formichina paziente. Un soldino. Un altro. Un altro ancora… e dai su! Quanto potrà MAI costare un kilo di C4?!
4 risposte a data stellare 19.02.2007