Questo è il genere di cose che mi manda in bestia. Sì, questo è proprio quel genere di cose che mi fa considerare lo “sterminio” come un atto, tutto sommato, non grave. Anzi, meritevole per molti aspetti.
Chirac se ne va in pensione. Il presidente francese lascia. Voi inizierete a domandarvi quale orribile iter mentale mi ha portato a scrivere ‘ste robe. Qualcuno forse annuserà la mia tazzina del caffè per capire con quale polvere è stato fatto, altri inizieranno a controllarmi l’avambraccio per individuare “prese d’aria” non regolamentari. E INVECE NO! I passaggi mentali, ECCEZIONALMENTE, sono rapidi e micidiali! Il presidente francese, senza troppi giri di parole (suoi e miei) non accetterà la candidatura al terzo mandato, in quanto troppo vecchio. Lascia perchè accompagnato alla porta da una classe dirigente di 20/30 anni più giovane (quarantenni e cinquantenni).
Ecco, questo è ESATTAMENTE il genere di cose che mi manda in bestia…
Cerchiamo di costruire un percorso logico, una volta tanto: se si ragionasse, DA QUESTO ISTANTE, in Italia in questo modo, avremmo il più grave caso di scompenso contributi-pensioni della storia dell’occidente capitalistico (a occhio croce direi anche dell’oriente comunista). Le università? Svuotate! Decine e decine di assistenti allo stato brado, liberi, senza una testa che li governa e li controlla! Che sbattono contro i muri, indietreggiano e ripetono perchè nessun professore ha ordinato loro di cambiare direzione all’ultimo istante; che si allacciano le scarpe fino a segarsi le dita perchè nessun professore ha ordinato loro di ricominciare a lavorare; che si sbattono il palmo della mano sulla fronte continuando a domandarsi ad alta voce “chi gioca in prima base?“. I palazzi di potere? Deserti! I custodi che incuriositi scrutano i banchi del potere vuoti. Qui e lì solo qualche foglio e un paio di bustine sospette. Il mondo dello spettacolo? Vuoto! Decine e decine di stagiste, veline e letterine che escono da sotto le scrivanie domandandosi cosa è successo. I ragazzi del grande bordello lasciati nella casa a morire di fame, senza più nessuno che se ne curi (mi piacciono quei ghigni che vedo sui vostri volti). E il mondo professionale? No dico… vogliamo parlare del mondo professionale? Tanto per iniziare più nessuno a manifestare in piazza PER i giovani CONTRO i minimi tariffari. E già solo questo varrebbe la candela… E poi? Stipendi pagati regolarmente, ferie riconosciute, contratti firmati a iosa… siamo seri ragazzi: l’Italia come la conosciamo SVANIREBBE! Senza i vecchi tromboni, ma io, DI COSA CACCHIO SCRIVEREI MAI?! A sentire loro siamo noi che non “spingiamo“. Loro fanno la parte del dente che non viene spinto via da quello sotto, perchè quello sotto non “preme”. E’ piuttosto difficile, lasciatemelo dire, premere fuori un dente che si è fissato all’osso con tiranti d’acciaio e ha serrato le mascelle col mastice. E nel frattempo? La bocca marcisce, il tartato ricopre il vecchio dente, la masticazione non funziona e il corpo deperisce. Ma ci stanno lavorando! Dobbiamo dargliene atto! Ci stanno lavorando! Dopo aver sfruttato la nostra generazione fino a svuotarla di ogni energia, stanno provvedendo a spappolare il cervello dei nostri fratelli minori e (in alcuni casi) dei nostri figli, proponendo modelli da seguire come paris hilton; programmando lobotomizzatori in prima serata capaci di catalizzare l’attenzione e svuotare il cervello di ogni sogno/ambizione/desiderio, come i vari grandi fratelli, gli amici degli amici di maria, eccetera eccetera. Ogni volta che viene fuori un’idea valida, la relegano in terza o quarta serata, perchè non sia mai che qualcuno di questi riprenda a pensare! Ogni tanto un giornalista si sveglia dal sonno criogenico e con un ritardo che oscilla tra i 6 mesi e i 5 anni scrive un terzo di trafiletto in cui piiiiiiiccolo piiiiiiicolo denuncia i ricercatori in fuga, i laureati presi a scarpe in faccia, il lavoro in nero… Principi della carta stampata e (soprattutto) degli idioti, basta seguire un neolaureato per un anno e poi lascialo parlare per ottenere, senza la fatica di fare copia-incolla da internet, le stesse notizie! Anzi: più fresche e meglio approfondite!
Come ho scritto qualche giorno fa a baby in posta: questi cialtroni hanno un punto debole. Achille aveva il tallone, la FIAT le automobili, l’inter il gioco del calcio. Non sopportano le rotture di palle. Questa gente è dove è perchè non ha mai faticato veramente un solo giorno. Sono professioniti che hanno preso il concorso vinto da altri, sono re di regni che non gli appartengono, hanno soldi di cui non conoscono l’origine. Non hanno MAI combattuto per la loro indipendenza, per la loro forza individuale. Loro sono convinti di sì, ma non hanno fatto altro che tessere tele, inganni e inciuci tutta la vita. Questo non è combattere: è tramare. E come chi non ha mai difeso i suoi ideali, non ha mai sprecato sangue e sudore, questi signori hanno una pazienza piuttosto limitata. ERGO non sopportano i rompicoglioni. E nel mio piccolo lo farò! Dio mi stramaledica, se non mi tramuterò nel peggiore dei rompicoglioni (dite che sono sulla buona strada, eh?)! Volete uscirne? Ok, questa, secondo me, è la via! Poi possiamo scrivere le lettere a Santoro, possiamo andare a Ballarò… se siamo fortunati ci fanno parlare una sera, qualcosa si smuoverà nelle coscienze, ma giusto il tempo di dimenticare nuovamente, poi tocca cambiar canale, perchè la pubblicità sul canale del grande fratello ormai sarà finita…
Se poi volete usare le loro stesse armi… Qualche giorno fa, Pier mi manda questa chicca… le 13 regole per diventare famosi! Ci teneva a far comparire il suo nome perchè “se vuoi pubblicarlo puoi metterlo a mio nome; se mi denunciano vuol dire che cambiero’ paese un’altra volta”. Lungi da me voler far traslocare da solo Pier, quindi mi unisco a lui…
Come diventare architetti famosi
1 – Non c’è difficoltà a diventare famosi, ma non apettarti troppo: non ti
assicurerà né la ricchezza né l’ingresso nell’alta società. Ma se proprio vuoi
diventarlo, siamo qui per spiegarti come fare.
2 – Innanzi tutto va in una libreria ben fornita e compra tutte le riviste di
architettura che trovi: da quelle capirai cosa NON devi fare.
3 – Ai remainders acquista un libro di architettura pieno d’illustrazioni, di
almeno 10-15 anni fa: abbastanza perché gli edifici pubblicati siano
completamente fuori moda e pertanto ottimi da copiare.
4 – Tornando a casa trova un no
me per il tuo studio: qualcosa di incisivo,
magari un po’ stupido, che però riveli pretese artistiche. Non ci sono regole
precise, ma evita assolutamente “studio”, “architettura” o “urbanistica”. Il
nome deve dare un’immagine di efficienza, suggerire che si trova in una zona
alla moda della città e che hai dei dipendenti formidabili. Nessuno deve
sapere che in realtà lavori tutto solo nella tua camera da letto.
5 – Ora che hai il nome dello studio, ti serve il primo progetto. Sarà una
casa favolosa, con un nome indimenticabile: basta aggiungere la parola “casa”
a una parola o frase che va per la maggiore. Se suona bene, vuol dire che va
bene. Scansiona delle immagini dal libro preso ai remainders e col Photoshop
combinale con altre che ti piacciono. Lavoraci su finché l’immagine ti sembra
bella e credibile. Guarda che non somigli troppo alle immagini delle riviste.
6 – Ora è il momento di sviluppare la tua “mistica”. È quella, che venderai,
pertanto è importantissima. Se non ti daranno da progettare nulla nei prossimi
10 anni, dovrai viverci, di quella mistica. La tua mistica è quel che dici e
il modo in cui lo dici. Se sei un europeo, sei già a cavallo. Se non lo sei,
fingi almeno di esserlo. La tua mistica deve sottintendere una politica
rivoluzionaria e una filosofia francese (comunque evita di parlare
direttamente di quest’ultime due cose, perché non interessano ad alcuno e
potrebbero farti fare confusione).
7 – Per allertare le riviste devi scrivere un comunicato stampa, profuso della
tua mistica, stuzzicante. E non scordare di metterci il tuo numero di telefono.
8 – Considera che ti rivolgi a dei giornalisti alla disperata ricerca di
qualcosa d’interessante (l’architettura è per lo più molto noiosa). Fai
dichiarazioni bizzarre, dì loro tutto quel che ritengono sbagliato,
soprattutto esprimi opinioni radicali su tutti gli argomenti che affronti.
Stamperanno tutto e te ne saranno grati.
9 – Manda il comunicato stampa alle riviste (i loro numeri di fax li trovi nei
fascicoli che hai acquistato).
10 – Ma ancora non rilassarti. Prepara delle buste, perché nei giorni che
seguono potresti essere troppo occupato a rispondere alle telefonate. Nelle
buste mettici il disegno della casa, accompagnandolo con frasi ad effetto
(vedi com’è stato opportuno sviluppare una “mistica”.
11 – Tutte le volte che il telefono squilla, sai cosa fare: parla
dell’incisivo nome dello studio, della tua affascinante mistica,
dell’eccitante nome della casa. Quando non ti telefonano più vai all’ufficio
postale a spedire le buste.
12 – Finalmente puoi rilassarti. Corri in un bar alla moda fra gli architetti
(lo riconosci dal look da fabbrica riconvertita, dal costo esagerato degli
snack e dai curiosi occhiali che la gente porta). Divertiti pure, ma non
scordare la tua mistica. E acquista le riviste che ti pubblicano.
13 – Sii il benvenuto fra le star internazionali.
Nota: come giustamente fattomi notare da Marco, le 13 regole sono state scritte dal gruppo londinese FAT!
Sto lavorando (senza impegno e nei ritagli di tempo) alle 13 regole per laurearsi in tempi brevi… e state tranquilli che non suggeriranno di studiare tanto… Che dite? Le volete leggere?
Un abbraccio ragazzuoli! Buon proseguimento!
6 risposte a data stellare 14.01.2007