Luci in salaaaaaa…
Grazie!
(Diapositiva di un termometro che indica 38)
Febbre. Sapete no? Dolori alle ginocchia, ai reni. Piedi ghiacciati, testa bollente.
Non male, eh? Subito dopo cena. Di mercoledì poi… Dritto a letto senza finire di vedere il programma preferito, tachipirina, freddo, brividi.
(Diapositiva del virus Ebola)
Orribile? Naaaaaa… tanto sonno, spremute, coccole…
(Diapositiva di Rocco Siffredi in “Rocco all’ospedale del sesso”)
No scusate, questo è materiale personale… Dicevo, è andata bene, anche se noi maschietti, quando stiamo male, tendiamo a lamentarci un pochino più del dovuto
(Diapositiva di un lazzaretto)
Peccato sia durato così poco…
(Diapositiva di una coppia a letto. Lui che dorme e lei seduta con le braccia incrociate e il broncio)
Certo, c’è chi l’influenza la vive male, ma sostanzialmente è solo un problema legato alla “permanenza“. In che senso? Beh, se metà della malattia la passi seduto sulla tavoletta del water, mi rendo conto che diventi un periodo… come dire… “irritante” Niente diapositiva, grazie… Poi magari così non è, ma è solo un discorso di compagnia. Se al nostro capezzale c’è gente poco “divertente” (diapositiva di un ragazzo malato con gli occhi spalancati. Sul lato sinistro del letto, Bruno Vespa, sul destro Ratzinger), mi rendo conto che il periodo di malattia può diventare difficile da sopportare senza un adeguato quantitativo di stupefacenti. Ma io sono stato fortunato: ottima permanenza, ottima compagnia. Quindi ne sono uscito bene… un tantino stremato, se posso essere sincero, ma bene.
Cominciamo con i nostri più grandi “IN BOCCA AL LUPO” (diapositiva del lupo di 300, il noto film in questo periodo al cimena) a Claudia e al suo nuovo contratto a Progetto (diapositiva di una piramide egizia in costruzione). Claudia, combatti, stringi i denti, cerca di capire se ti trovi bene. Se tutto funziona, il lavoro ti piace etc, fai in modo da diventare “indispensabile“. I contratti a progetto, ultimanente, diventano “altro” (e stiamo zitti per scaramanzia) con una certa frequenza. Ma prima ambientati, cerca di capire se la cosa può funzionare! Non innamorarti di un qualcosa che tra 2 mesi non funziona, che ti fa ammazzare di fatica e ti regala un momento di piacere ogni tanto! (diapositiva del “super-vibro-ultra-stragodi-2000”)
Poi una salutone a Teresa degli A3+, gli A3+, Vero la tossica, Erika la rivoltosa, Sara con la s minuscola e tutte le affascinanti, bellissime e intelligentissime ragazze che mi seguono… mh? Ah sì… beh, si certo… ok… ciao anche a voi, cosi… si masch… non riesco a dirlo… uominCOFFCOFF… scusate: colpo di tosse… quelle robe lì, dai… i ragazzi, ecco… a posto adesso? Ok, andiamo avanti su…
Veniamo a noi ragazzuoli… niente diapositive scontate, grazie… oggi torniamo in pista con 3 argomenti piuttosto importanti. Non ci riguardano direttamente ma ci coinvolgono; al sodo e non sprechiamo altro tempo!
Un amico mi comunica, con un lungo brivido freddo lungo la schiena, di un annuncio radiofonico che più o meno recitava così:
“Venite a comprare le nostre case in collina. Oggi le pagate X, ma domani, con lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare, avrete una casa sulla spiaggia che varrà 2x!“
Mio Dio… non ci volevo credere. Ho chiesto chiarimenti e numerosi astanti hanno confermato.
MA E’ ORRIBILE! Ma chi DIAVOLO ha proposto una campagna così IDIOTA? E quali erano le alternative che sono state bocciate per favorire QUESTO?!
Già me le immagino…
Alternativa uno: versione umanitaria. Musica in stile Amnesty, immagini sullo sfondo che scorrono di guerre, bambini denutriti, corpi abbandonati in strada… “Ogni anno milioni di persone muoiono di stenti, di fame, di freddo, perseguitate, mutilate, violentate. Ma NON VOI nella VOSTRA NUOVA CASA! Con aria condizionata, per sfuggire al caldo dell’effetto serra, portoncino blindato, per non essere sequestrati nel cuore della notte delle etnie rivali, con idromassaggio per sprecare l’acqua che loro non possono bere” etc etc…
Alternativa due: estinzione del genere umano. Scene di distruzione, città abbandonate. Solo una lunga straziante nota emessa da un violino. “CO2 a livelli irreversibili. Effetto serra. Sconvolgimenti climativi. Se esiste una vita intelligente nell’universo, per il giorno che decidesse di contattarci, potrebbe trovarci estinti. ESTINGUETEVI CON STILE, NEI NOSTRI APPARTAMENTI IN VARI TAGLI!”
Alternativa tre: l’energia. Fumo sospetto che esce da una centrale nucleare (e non da dove dovrebbe uscire), tubo di scappamento di una macchina che improvvisamente si spegne, inquadratura notturna della terra con le città che si spengono una dopo l’altra “L’energia sta per finire. Il genere umano, per troppo a lungo si è affidato a fonti non rinnovabili. E ora è troppo tardi: le riserve non permettono la conversione a quelle rinnovabili e il destino della nostra razza è al buio. MA VOLETE METTERE CHE QUALITA’ DI BUIO, NEI NOSTRI NUOVI APPARTAMENTI?”
Complimentoni signori, veramente… Tanto valeva vendere anche posti barca a Mestre! “Quando Venezia sarà affondata, dove approderete col vostro 25 metri? Compra oggi il tuo posto barca al centro di Mestre!“. Chissà perchè sono SICURO che con questo popolo di imbecilli che siamo, avremmo al centro di Mestre ALMENO DUE O TRE barche poggiate sull’asfalto… Oppure, potevate vendere il chiosco di grattachecca abusivo lungo via laurentina, a Roma. “Il vostro sogno è un bar sulla spiaggia? Intanto comprate il chiosco, al resto ci pensa l’effetto serra!“. Mi immagino la scena orribile di questa estate su via Laurentina con 70 gradi a livello bitume, con un ciccione in costume da bagno, costume hawaiano, cappello di paglia che beve un margarita con l’ombrellino, poggiato al banco del chiosco. Avete sentito anche voi questo brivido freddo?
Ma non è finita… NON PUO’ ESSERE FINITA QUI! Mi torna a casa un pezzo della tribù l’altro giorno (cui facciamo un grosso in bocca al lupo, perchè oggi è il suo primo giorno di lavoro… al tre, ok?
Uno
Due
Tre
…
AUGURI!
…chi ha detto “e mo’ so’ cazzi tua?“, venga fuori lo spiritoso!!!
Andiamo avanti. Dicevo: uno dei componenti della tribù mi viene fuori con un volantino assolutamente geniale. Società immobiliare. Avrete capito
che, nella scala di umanità (delle persone cioè, con cui vorrei condividere il pianerottolo di casa), metto l’agente immobiliare una posizione sotto ai vicini di Erba. Ora, questi signori, urlacchiano, sul loro volantino plastificato e quindi NON riciclabile (e già solo questo…): “SOLO DA NNNNNNOI, chi vende non paga commissione! E in più gli regaliamo un viaggio!“.
Scusate… sappiamo benissimo che non rinuncereste al vostro guadagno nemmeno se toccati negli affetti più cari. Al vostro confronto, le compagnie telefoniche… beh, forse mi sono allargato un po troppo… diciamo che, per quanto riguarda le percentuali, mi fido più di tre spacciatori fatti fino ai capelli di crack dalla pistola facile, che hanno appena rubato due milioni di dollari in cocaina al loro sanguinosissimo capo, che di voi. Giusto per rendere il quadro… voi non solo rinunciate al vostro 3% (che immancabilmente diventa 12) del COMPRATORE (che già ci fa una bagnarolata di soldi sul quell’appartamente disgustosamente sovravvalutato, visti i prezzi di mercato), ma in più gli regalate un viaggio… no, dico: REGALATE. Voi? Ma se il pezzo di merendina, all’asilo, lo cedevate solo in cambio di contanti di piccolo taglio, facilmente smerciabili, con numeri di serie non sequenziali e banconote non segnate? Ma se quando per errore fate l’elemosina, vi fate rilasciare la ricevuta per poterla scalare in quanto “prestazione occasionale”? Ma se persino al cesso andate malvolentieri di corpo, perchè sapete che non riceverete nulla in CAMBIO?! E voi che fate? REGALATE una vacanza… Ora, con la dovuta educazione, mi sia permesso… REGALATE, UN CAZZO! Paga lo stronzo che compra casa! Paga un immobile che vale un terzo della cifra a cui lo spacciate, paga la percentuale SUA, del complice che VENDE e in piu? PURE LA VACANZA DI QUELLO? E il venditore, che fa? Mica ringrazia il povero cretino che compra a 700.000 un seminterrato a 85 km dal raccordo anulare, in una borgata abusiva SENZA ABITABILITA’… NO! Ringrazia l’agenzia immobiliare! Cioè, signori, voi fate pagare gli altri e poi vi prendete tutto il merito… Con tutto il rispetto del caso e senza essere offensivi in alcuna misura verso gli omosessuali, figuriamoci… ma mi sia permesso… solo per rendere l’idea… FACILE FARE I FROCI COL CULO DEGLI ALTRI!!! Ohhh… grazie… scusate ma il “detto” calzava a pennello… ripeto: senza offesa alcuna…
Attenti quindi ragazzi! Soprattutto voi che state comprando di questi tempi… se proprio non volete sputare in mezzo agli occhi del tipo che vi vende a 7500 euro al metro quadro un garage con destinazione d’uso ufficio, con porta basculante, spacciandovela per casa, se proprio non volete crocifiggere quel ladrissimo dell’agenzia che per aver fatto solo due telefonate e aver messo in contatto due esseri umani si becca il 7% della transazione (neanche i pluri-laureati di wall street rubano tanto ai loro clienti), ALMENO, fatevi dire “Grazie“.
Chiudiamo con l’ultimo caso. Già ci era nota la nebbia che nei cervelli degli uomini comuni avvolge il concetto di architetto. Il fatto che un cretino pescato a caso, non saprebbe dove disporre questo tecnico all’interno del processo progettuale, e soprattutto, gli preferirebbe un geometra perchè “costa meno” (come se il geometra fosse un farmaco generico, ma con lo stesso principio attivo dell’architetto)… ma qui c’è un problema di italiano. Mi dicono che da qualche parte a Roma, un non meglio precisato negozio di arredamento, espone un cartello con su scritto <Abbiamo “vero” architetto in sede>
Parliamone… Le cose sono due:
a. avete bisogno di un correttore di bozze. Assumetelo rapidamente, perchè l’analfabeta che ha scritto il cartello non ha la benchè minima idea di come disporre le virgolette. Probabilmente ne ignora bellamente anche il significato.
b. era VOLUTAMENTE ironico. In realtà all’interno del negozio lavora un fesso qualunque e tutti lo chiamano architetto, ma con accezione VOLUTAMENTE ironica… roba del tipo “Architetto, ci sono clienti per lei” e quindi una risata sguaiata, piegati in due, con le lacrime agli occhi, attaccati alla cravatta del cliente per non cadere a terra “Ooooooddio… No, dai veramente” asciugandosi le lacrime “Questi signori hanno bisogno di una cucina” silenzio, guance che si gonfiano col rumore caratteristico di risata trattenuta “Se ne occupa lei, archité?” e giù di nuovo a ridere picchiando sulla scrivania e sulla spalla del cliente sempre più glaciale.
Mi rendo perfettamente conto di quanto sia un “party-pupper” per dirla all’inglese (un cacacazzi, per dirla alla Tor di Quinto), ma è anche vero che la professionalità del signore che lavora lì dentro andrebbe rispettata uno zizzinin di più… Come dice un mio non più giovanissimo amico: ma dove va un paese che prende a scarpe in faccia i suoi giovani laureati? Oh beh… io una risposta ce l’ho. Ma non ditela al venditore immobiliare: non ci va volentieri, non potendo ricavarne nulla in cambio!
Qui Simone, passo e chiudo!
Buona giornata ragazzuoli! Una abbraccio a tutti!