Stamattina voglio partire da lontano. Devo una risposta a Vero, ma dovrete seguirmi in un luuuuungo ragiomento.
Iniziamo dal passaggio numero uno: come ci vede la gente?
Abbiamo già visto ALMENO UN PAIO DI VOLTE cosa succede al momento in cui ci dichiariamo studenti di architettura, laureandi di architettura o dottori in architettura “Ah! Un futuro neo-ricco!“
Vagli a raccontare…
Spesso e volentieri, quando cerco su internet blocchi cad o mi documento su nuove trovate tecnologiche (ultimamente mi è presa la fissa per le luci led, per esempio) mi imbatto nei soliti forum di lavori fatti in casa. Ovviamente c’è sempre il bel donnino convinto che l’architetto non dovrebbe mai andare oltre la costruzione di una chiesa, quell’altro che pensa che sia meglio il geometra, quell’altro ancora che ritiene che l’ingegnere sia un architetto specializzato (se ne leggono di tutti i colori…). Ma quale sarà MAI il thread più diffuso?
AIUTO!!! Parcella architetto!
E leggeremo: ho chiamato un architetto per casa mia. Ovviamente ha solo ricopiato quello che avevo fatto io/ha messo al computer il disegno di mia moglie/ha piazzato le misure nel nostro progetto (anzi, proggetto, come spesso trovo scritto in questi forum). Prima di tutto si è rifiutato di lasciarci il disegno. Ma vi sembra normale?
Beh, se visto che questo stesso utente, pochi thread prima, suggeriva di farsi dare il progetto, fotocopiarlo e poi ridarlo al tecnico dicendo “Ci pensiamo, le facciamo sapere” così non c’è bisogno di pagarlo, forse l’architetto che avete beccato, tutto scemo non è… ma andiamo avanti
Ci ha chiesto 6000 euro! Io non ne capisco nulla, ma non è troppo per un progetto?
Parla parla parla, vien fuori che nei 6000 c’è dentro rilievo, progetto, DIA, direzione dei lavori, collaudo, chipiùnehapiùnemetta… e 6000 son troppi secondo loro… Ogni tanto qualcuno rinsavisce e prova a osare:
Per fare un progetto servono ore al tavolo da disegno, queste cose non si improvvisano, c’è l’università di mezzo etc etc, ma generalmente vengono tacciati con un’inespugnabile risposta: mia moglie in una sera ha fatto 8 progetti… Non c’entrava un cazzo in quel soggiorno eh, ma ne ha fatti 8 la signora… quanto ci vorrà MAI?!
Il punto qual è? Secondo loro, noi costiamo.
Se facessi loro vedere quanto mi ha chiesto il meccanico ieri pomeriggio, pagherebbro senza fiatare, ma non voglio seccarvi con i dettagli…
Il fatto è che non suppongono minimamente che dietro esistano anni di studio, di ricerca, di preparazione. Arriviamo fino al massimo dell’idiozia in un thread in cui domandavano cosa regalare a una neo laureata. La risposta? Un abbonamento a “ville, villette e MAH!” o una roba del genere… io penso che, dopo aver scartato, avrei reagito con un “AH” e già al secondo mese avrei sparato al postino.
L’idea di di avere dentro casa un agglomerato di carta patinata di quel genere mi fa venire i brividi… queste robe improbabili con dentro le foto di sorridenti interior decorators, interior desainers, interior spupazzetor, interior ma non tropp, interior ma quasi exterior e interior doppio malt (che a me, come nome, sa pure di zozzo…) che prendono un sottotetto e ne fanno un salotto… Scusi, ma perchè il tetto è piano? Aveva le falde inclinate… E poi l’altezza minima era di 1.40, come puoi aver messo un armadio 4 stagioni lì? Ma quella parete era di 3 metri e 15, perchè qui lei ha scritto 5 metri? NO, NON MI FREGA NULLA CHE NEL PROSSIMO NUMERO PARLAREMO DEL BAGNO COL GRADINO! A monte…
Cosa desumiamo da quei forum? Che non ci credono dei professonisti. Noi, per la gente, siamo artisti.
Come disarmo i miei clienti alla primo incontro? Vado in giacca e cravatta. Ti aprono la porta con un’espressione che racchiude le seguenti domande:
E tu come cazzo ti sei vestito?
Perchè sei vestito come un ingegnere?
Dove è il tuo cappello con la piuma?
Perchè non indossi una camicia viola e un boa di piume di struzzo?
Perchè hai i capelli corti e pettinati e non lunghi e sporchi?
Perchè non mi dici “buonasera” con un urletto in falsetto?
Perchè non sculetti quando cammini?
Dove hai lasciato i tuoi pantaloni di pelle con i buchi sulle natiche?
Si aspettano una sorta di Punkabbestia con un “leggero” eco di omosessualità.
Se poi per errore gli presentate un progetto fieramente razionalista… o diciamo che siete i tipi che ritengono l’angolo di 90° l’unico esistente in natura…
Ti guardano e pensano “Manco una parete curva… a questo punto chiamavo il geometra!“
Non siamo tecnici.
Meno che mai professionisti.
Artisti, volubili, pazzi, amanti di plastica e porte scorrevoli, idolatori del vetrocemento e sprezzanti dell’angolo retto. Possibilmente un po checche isteriche… ma solo possibilmente diciamo che è elemento preferenziale, via!
Ok, abbiamo chiarito cosa pensa la gente di noi. Appena sentono la parola architetto, associano subito “evasore”. Certo, visto quello che sappiamo, non abbiamo il coraggio di dargli torto…
Come spieghi alle persone che esistono architetti sfruttati? Non ti crede nessuno. Ti guardano come io guarderei Paris Hilton che piange perchè le si è spezzata un’unghia! Scherzo! Salutiamo Paris che ci legge sempre!
(bisbiglio)…non sapevo che ci fosse internet in galera…
(voce fuori campo, sempre bisbigliando) infatti per i prossimi giorni non ci segue
(bisbiglio) ah, e mi pareva infatti…
Dove ero rimasto? Sì, alle unghie spezzate… no, devo aver fatto casino coi fogli…
E questo per quello che riguarda il primo step. Il secondo è rapido e letale… ieri sera ho seguito Santoro…
Come fai a spiegare al metalmeccanico che prende 700 euro al mese che anche noi siamo sfruttati? Cosa racconti al tecnico telefonico che è stato messo in mobilità a 55 anni che ci offrono solo contratti a progetto a 600 euro al mese, lui che ha perso la speranza anche trovare una cosa del genere?
Ragionano in modo semplice e schietto: di architetti che guadagnano miliardi ce n’è… di metameccanici? Di centralinisti? Di impiegati amministrativi?
Ecco perchè quando si parla di legge biagi, di precariato, di contratti a progetto, di fottuti professionisti sfruttatori, noi non veniamo contati. I laureati non vengono contati. Perchè veniamo visti com
e quelli che piangono perchè hanno l’unghia spezzata, quelli che come possono ti rubano 6000 euro sacrosanti con le loro pareti curve, e i loro faretti colorati, quelli che urlano allo sfruttamento solo perchè non gli viene data la loro fetta di torta, quelli che “COMUNQUE, a te, mamma e papà ti han fatto studiare!”.
Quindi, temo, che una puntata di Report che partendo da questo blog, scovi decine e decine di cialtroni non ci sarà mai (anche perchè sai che botto di visite dopo una roba del genere? …ops, scusate… piccolo trip da audience). E allora? Allora ci facciamo largo da soli. Col gomito alto, inventando soluzioni come quella di intasare i siti non controllati di annunci di lavoro fasulli come quello dell’altro giorno, sputando in faccia a chi ci propone i 250 euro al mese, a chi ci fa fare il periodo di prova gratis o a metà stipendio, a chi offre un contratto a progetto di 3 anni. Come ha fatto patri? E’ andata lì e ha detto serenamente “Mi son rotta le palle di farmi mettere lo scarpone in faccia. Questa è una categoria di schiavisti. Io da oggi mordo, graffio e meno” Chi hai di fronte, come reagisce a questa esternazione? Una persona normale non ha motivo di non crederti, parla con te, ti valuta come una persona che ha imparato dalle sue esperienze e manda avanti il colloquio. Un cialtrone intuisce che forse QUI e con QUESTA non è aria e evita a se stesso e a noi una fastidiosa perdita di tempo…
Sputiamo in faccia a chi ci sfrutta, perchè tanto, non troveremo MAI chi lo farà per noi.
Oggi è venerdì, e noi tutti dovremmo essere al lavoro… almeno per qualche altra ora!
Buon fine settimana ragazzuoli!
Vi stritolo!
10 risposte a data stellare 08.06.2007