Ssssssiamo pronti! Stamattina l’inizio è stato scoppiettante ragazzuoli: devono aver sentito la mia mancanza qui dentro. Come ho messo piede a studio, un cargo di casini si è incagliato alla mia scrivania. Vani i tentativi di riportarlo a largo o dirottarlo verso qualche altro porto. Quindi a lavoro!
Il weekend qui a Roma è stato meravigliosamente lungo. Talvolta servono 3 giorni di riposo per farti capire che hai bisogno di 3 settimane di riposo. Ok, l’ho capito e mi sento psicologicamente pronto per andare in ferie. A breve scopriremo anche nella capitale se passare la vacanze angosciati perchè abbiamo passato lo scritto dell’esame di abilitazione, angosciati perchè NON abbiamo passato lo scritto dell’esame di abilitazione o angosciati perchè NON SI SA se abbiamo passato lo scritto dell’esame di abilitazione.
Comunque vada, sarà gastrite.
Ma i miei complimenti, abbraccioni e migliori in bocca al lupo vanno alla mia Giglio 82, che piazza il colpo sulla breve distanza e sfonda il muro dello scritto. Sei tutti noi! FACCI SOGNARE! E come dice sempre mia sorella, quando si avvicina un esame particolarmente difficile “Basta sapere le cose per tempo: cosa domanderanno, come rispondere e a chi darla!” (Sì, sono io il maggiore. No, è lei che ha addestrato me e non viceversa…)
Questo breve e delizioso ponte è stato, però, anche pieno di amarezze e dolori. Signori ho raccolto la prima terribile bocciatura della stagione. Per me, la prova costume, è diventata un esame arduo quasi quanto l’odiata abilitazione. Per ora sono stato rimandato… mi impegnerò con tutte le mie forze, ma a partire da DOMANI… ormai è ora di pranzo!
Il tema del giorno è leggero (a proposito di linea…): voglio iniziare con l’esprimere tutto il mio disprezzo per la classe dei traduttori dei titoli di film di questo sempre più ignobile paese. Durante una delle solite chiacchierate della tribù è saltato fuori questo punto. Ora, io consiglio VIVAMENTE a TUTTI la visione di un film di grandissima dolcezza:
“Se mi lasci ti cancello“
Detto così, con la presenza di Jim Carrey, l’idea che viene subito è di una “vanzinata” americana. Ma vi posso garantire che è uno dei più bei film che abbia mai visto (di quelli da lacrimoni e tanta speranza nel cuore, alla fine). Ma come si intitolava il film, VERAMENTE:
“Eternal Sunshine of the spotless mind“
Ora, maledetti principi degli idioti… Ma come vi viene in mente? In base a quale principio? Mi avete massacrato un film bellissimo, costringendo molte persone a non vederlo perchè “dopo quella cretinata di scemo e più scemo, chissà che altra merda avrà fatto Carrey…”
Grazie a questo vostro imbecillissimo iter mentale, mi permetto di riproporre alcune grandi pellicole italiane, ma con i titoli “rivisti”…
“Il piccolo Buddha“, secondo lorsignori, potrebbe diventare “Storia di un giappociccio bimbo mistico“. “Il nome della rosa“? Ah, il nome della rosa potrebbe diventare “Alle dame del castello dell’inquisizione piace fare solo quello“. “8 e mezzo“? Lo tradurebberro “Distinto meno meno“. “Nuova cinema paradiso” diventerebbe “Malinconico teatro all’aperto del sud“. “L’ultimo bacio” mi viene tradotto “Senti che pacco!“, per finire con “L’ultimo imperatore” che potrebbe essere riletto in chiave film d’azione con “Impatto devastante cinese“…
Vi prego… se la traduzione non è proprio bellissima, lasciamolo in lingua originale, no? Altrimenti rischiamo stronzate come queste… vi supplico…
Ma il numero di oggi non finisce qui! Un piccolo appunto: vi prego, d’ora innanzi, di girare con un grosso martello in borsa. Meglio se una mazzetta da campeggio, di quelle leggerissime, ma compatte come un buco nero. Perchè? Per poter scagliare il più lontano possibile la rotula del prossimo principe dei cialtroni che si lamenta delle tasse… sono venuto a sapere di un nuovo appassionante numero nel meraviglioso mondo dell’evasione. Per ovvi motivi di “collegamenti”, non posso entrare nel dettaglio, si sappia solo che il cialtrone di turno, dopo aver impartito ai dipendenti l’ordine perentorio “Non fate ricevute per NESSUN motivo a meno che non lo chieda ESPRESSAMENTE il cliente“, ha avuto il coraggio di lamentarsi delle tasse che gli sono arrivate da pagare. Ripeto: non posso entrare nel dettaglio, ma facendoci due conti, abbiamo determinato che questo personaggio intasca serenamente 800 in un giorno di piena COMPLETAMENTE IN NERO.
Ora… io sono profondamente favorevole alla distruzione degli studi di settore, con rispettivo incendio delle tabelle con cui l’ufficio delle entrate E i rappresentati di categoria (cosa che non tutti sanno) concordano la tassazione e favorevole alla creazione di un sistema differente (come, tanto per sparare un esempio, prendere appuntamento con due funzionari dell’ufficio delle imposte che vengono in loco, prendono visione dei registri, fanno i calcoli e servono il conto in base al guadagno REALE), ma vi prego di smetterla con questa lagna continua del “va tutto male”, se poi siete i PRIMI a non pagare! Volete evadere? Che Dio vi stramaledica, ma almeno mantenete un decoroso silenzio. E vorrei far presente come il ragionamento “se le cose funzionassero, pagherei volentieri, ma visto che vanno così…”, a mio giudizio, dovrebbe essere passibile di tortura.
Mi dicono che invecchiando, sto iniziando a diventare giustizialista. Preferisco “forcaiolo”, grazie…
Detto questo, si torna a lavoro ragazzuoli! La settimana è ancora lunga… maledettamente lunga…
2 risposte a data stellare 02.07.2007